Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha espresso forti preoccupazioni sul rischio di un incidente nucleare durante il suo intervento all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Allerta la comunità internazionale sulla situazione dell’impianto nucleare di Zaporizhzhia, attualmente sotto occupazione russa, e denuncia i potenziali attacchi alle installazioni nucleari ucraine. Zelensky ha ribadito l’impossibilità di accettare un accordo di pace imposto e ha fatto appello per un sostegno internazionale contro l’aggressione di Mosca.
Il monito sulla sicurezza nucleare
Nel suo intervento, Zelensky ha sottolineato l’allerta riguardante il rischio di un disastro nucleare, evocando l’ombra di Chernobyl. “Il primo punto della mia formula di pace è sulla sicurezza nucleare, il mondo capisce cosa c’è in ballo”, ha affermato. Secondo varie fonti di intelligence, le forze russe starebbero programmando attacchi mirati alle infrastrutture nucleari ucraine, intensificando le preoccupazioni per la sicurezza in una regione già in crisi. La presenza di armi nucleari e la possibilità di incidenti gravissimi pongono l’accento sulla vulnerabilità dell’impianto di Zaporizhzhia, uno dei più grandi d’Europa. Zelensky ha sollecitato la comunità internazionale a pressare per misure di sicurezza più rigorose e a monitorare attivamente la situazione.
Zelensky ha chiarito che il benessere della sua gente è il fulcro della sua battaglia, e che una pace giusta è in cima alle sue priorità: “Non accetteremo mai un accordo di pace imposto”; ogni soluzione proposta deve garantire i diritti fondamentali e giustizia per il popolo ucraino. L’enfasi del presidente sulla sicurezza nucleare indica non solo una strategia diplomatica, ma anche un tentativo di stimolare il sostegno internazionale e di alleggerire le pressioni che il suo paese sta subendo.
La strategia russa per minare l’Ucraina
Durante il suo discorso, Zelensky ha anche criticato l’approccio della Russia nel gestire la guerra, puntando l’attenzione sulle tattiche del Cremlino di “spezzare lo spirito ucraino”. Ha evidenziato l’intensificarsi degli attacchi alle infrastrutture energetiche ucraine e ha accusato Mosca di cercare di sabotare la rete elettrica nazionale e le centrali termoelettriche. “La Russia ha distrutto tutte le nostre centrali termoelettriche e gran parte della nostra capacità idroelettrica”, ha detto, riferendosi agli sforzi russi di creare una crisi energetica in Ucraina, specialmente in vista dell’inverno. Questa strategia, secondo Zelensky, ha come obiettivo ultimo quello di indurre i civili ucraini alla sofferenza e alla rassegnazione.
Il presidente ha esortato la comunità internazionale a non rimanere indifferente a questa situazione, affermando che “l’alternativa alla pace è più sofferenza e più disastri”. Ha chiesto unità agli Stati membri delle Nazioni Unite, sottolineando che è fondamentale non dividersi. La sicurezza e la stabilità possono essere raggiunte solo mediante la cooperazione collettiva e una visione condivisa per la pace.
La risposta russa e l’arma dei droni
Nel contesto di queste tensioni, la Russia sta intensificando le proprie operazioni militari e ha avviato recentemente un programma per lo sviluppo di droni d’attacco a lungo raggio in collaborazione con la Cina. Per l’esattezza, la sussidiaria russa IEMZ Kupol ha già testato un nuovo modello di drone, Garpiya-3 , in Cina, con la prospettiva di produrre questi droni su larga scala. Tali droni saranno presumibilmente utilizzati contro l’Ucraina, evidenziando una nuova dimensione della guerra che coinvolge anche alleanze globali e la corsa agli armamenti.
Da New York, il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov ha confermato la determinazione russa, affermando che “raggiungeremo la vittoria” e rendendo noto che il paese si sta unendo di fronte a quella che definisce una guerra scatenata dall’Occidente. Nel suo discorso, ha lasciato intendere che la Russia non intende retrocedere e considera la guerra inevitabile anche di fronte alle pressioni della comunità internazionale.
Propaganda e minacce nucleari
Un aspetto inquietante di questo conflitto è la diffusione di propaganda russa, che alimenta minacce di attacchi nucleari. Un canale televisivo russo ha rilasciato un video allarmante riguardante un attacco nucleare a Londra, evidenziando una strategia di intimidazione nei confronti dell’Occidente. Tale propaganda è stata lanciata in un momento in cui il Regno Unito sta analizzando la possibilità di fornire missili Storm Shadow all’esercito ucraino per colpire obiettivi in territorio russo.
Il silenzio di Donald Trump su Zelensky
Nonostante le tensioni globali, si segnalano anche sviluppi politici significativi. Secondo quanto riportato, Donald Trump non incontrerà Volodymyr Zelensky durante la sua visita negli Stati Uniti, contrariamente a quanto trapelato in precedenza. Fonti della campagna dell’ex presidente hanno riferito che non è stato programmato alcun incontro tra i due leader. Questo sviluppo evidenzia come le relazioni internazionali si sviluppano a più livelli e l’importanza delle interazioni diplomatiche, in un periodo in cui l’Ucraina cerca costantemente maggior supporto internazionale per la sua causa.