Il mondo del teatro sta vivendo un interessante afflato innovativo, tornando alle radici della Commedia dell’Arte. Questa forma d’arte, storicamente caratterizzata dall’interpretazione in viaggio e dalla vicinanza al pubblico, viene rivisitata in chiave moderna dalla compagnia Scavalcamontagne. Composta da cantanti, attori e musicisti, la compagnia ha intrapreso una tournée attraverso i piccoli paesi della Sicilia, portando con sé non solo spettacoli di alto valore artistico, ma anche una ventata di freschezza e spontaneità, che rinforza il concetto di teatro come esperienza comunitaria.
Radici storiche e un percorso contemporaneo
La storicità del teatro itinerante si intreccia con il percorso degli Scavalcamontagne, che trae spunto dalle tradizioni dei comici dell’arte del ‘600. Questi artisti, espressione di un periodo di grande fermento culturale, si muovevano in giro per i piccoli borghi con le loro performance uniche. La portavoce della compagnia, Irene Geninatti Chiolero, spiega come l’idea di portare il teatro in piazza sia nata durante l’epidemia, un momento in cui l’arte è stata costretta a reinventarsi. «Non potevamo usare i teatri, quindi abbiamo deciso di tornare alle origini, camminando tra le piazze e i paesini», afferma. Questo approccio ha non solo permesso di restituire l’arte dell’interpretazione al pubblico, ma ha anche favorito l’incontro con comunità che, altrimenti, non avrebbero avuto accesso a produzioni teatrali di alta qualità.
Ogni giorno, gli Scavalcamontagne percorrono circa 18 chilometri, sfidando le intemperie, armati di zaini e attrezzi, in una vera e propria celebrazione dell’arte del camminare e del raccontare storie. Proprio come nei secoli passati, la compagnia mira a riscoprire gli angoli più reconditi dell’Italia, pur mantenendo viva l’avventura e la sorpresa che il teatro sa offrire. Attraverso una serie di rappresentazioni che spaziano dalla lirica al musical, la compagnia riesce a destare l’interesse e la meraviglia del pubblico, realizzando vere e proprie performance pop-up nei luoghi più suggestivi.
Un viaggio di oltre 600 chilometri e spettacoli originali
Partiti a giugno da Cuneo, gli Scavalcamontagne hanno in programma di attraversare cinque regioni italiane e percorrere oltre 600 chilometri, una vera odyssey artistica. Se un tempo i comici dell’arte si muovevano con un carro trainato da cavalli, oggi la compagnia si sposta con un piccolo furgone, caricando costumi e attrezzature necessarie per i loro spettacoli. Questo progetto, ambizioso e innovativo, è stato ideato dal Teatro della Caduta di Torino Open Lab, e manifesta un chiaro obiettivo di portare l’arte ai margini, avvicinandola alle persone, oltre i consueti circuiti teatrali.
Tra le tappe più recenti della loro tournée ci sono stati spettacoli in luoghi iconici come la Valle del Belìce, con omaggi speciali a illustri figure come Frank Capra. Il repertorio degli Scavalcamontagne include rivisitazioni ironiche di operette storiche come ‘Al cavallino bianco‘ e ‘La vedova allegra‘, il che consente di mantenere viva l’attenzione del pubblico con toni freschi e coinvolgenti. A Burgio, ad esempio, gli attori presenteranno ‘Se mi lanci non vale‘, un coinvolgente musical ambientato nella New York degli anni ’50, con storie di amore e frustrazioni.
Teatrabilità e interazione col pubblico
Una delle caratteristiche distintive degli Scavalcamontagne è la loro capacità di interagire con il pubblico in modo diretto e coinvolgente. Non si tratta solo di assistere a uno spettacolo, ma di vivere un’esperienza collettiva dove anche il pubblico diventa parte fondamentale dell’evento teatrale. Al termine di ogni rappresentazione, gli attori invitano il pubblico a contribuire a coprire le spese attraverso offerte libere, proprio come avveniva un tempo con i gironi di cappello, un rito che crea una connessione tra artisti e spettatori.
A Sambuca, un esempio di questa interazione si concretizza in uno spettacolo che mescola cucina e opera lirica: una bistecca alla tartara accompagnata dalla celeberrima ‘Habanera’ della Carmen di Bizet, un esperimento che sottolinea l’universalità del linguaggio teatrale. Gli attori, tra cui nomi come Danilo Ramon Giannini, Claudio Pinto Kovacecic, Daniela D’Aragona e il pianista Stefano Nozzoli, dimostrano la loro versatilità, attraversando generi e stili con una maestria che affascina il pubblico.
La tournée si propone non solo di far rivivere la magia del teatro nei luoghi meno accessibili, ma di stabilire un dialogo duraturo con le comunità locali, portando la cultura in contesti dove spesso è assente. Con una proposta artistica ricca e diversificata, gli Scavalcamontagne continuano a dimostrare che il teatro, anche nei momenti più difficili, può essere un forte veicolo di sostegno, unione e creatività.