Una storia che unisce creatività infantile e innovazione alimentare quella che ha visto protagonista Margherita, una bambina di nove anni di Genova. Con una semplice lettera indirizzata a Gianluca Di Tondo, amministratore delegato di Barilla, Margherita ha presentato un’idea originale: una nuova forma di pasta che, secondo lei, avrebbe dovuto ricordare un tappo. Questa iniziativa ha attirato l’attenzione dell’azienda, che ha risposto con entusiasmo alla proposta della giovane inventrice, rivelando come la creatività possa davvero fare la differenza nel mondo degli alimenti.
La lettera della giovane creatrice
Nel mese di luglio 2024, Margherita, appassionata mangiatrice di pasta Barilla, ha preso carta e penna per comunicare direttamente con l’amministratore delegato dell’azienda. Nella sua missiva, redatta con una penna blu, esprimeva il desiderio di vedere un nuovo formato di pasta che potesse trattenere più sugo. “Ciao Gianluca Di Tondo, ho nove anni e mezzo e mangio sempre la vostra pasta. Oggi ho pensato di crearne un nuovo tipo: i tappi”, scriveva la piccola. Questo gesto rappresenta non solo un atto di invenzione, ma anche la capacità di un bambino di immaginare qualcosa di innovativo in un settore tradizionale come quello della pasta. La forma proposta ricorda quella del tappo di un pennarello, suggerendo, in modo semplice e diretto, come la creatività possa essere applicata anche agli alimenti.
La risposta dell’azienda
La lettera di Margherita non è rimasta senza risposta. Poco tempo dopo, Gianluca Di Tondo ha scritto a Margherita una lettera personale, scusandosi per il ritardo dovuto ai suoi impegni lavorativi. Nella comunicazione, ha espresso il suo apprezzamento per l’idea e ha confermato di averla inoltrata al team di sviluppo della Barilla, incaricato di ideare nuovi formati di pasta. “Inventare nuovi formati di pasta non è facile, ma i tuoi tappi sarebbero davvero buonissimi”, ha affermato Di Tondo, sottolineando l’importanza della proposta e riconoscendo il valore della creatività che proviene anche dai più giovani. Non solo un ringraziamento, ma anche un incentivo per Margherita a continuare a pensare fuori dagli schemi.
La realizzazione del prototipo
Dopo qualche settimana dalla risposta iniziale, Margherita ha ricevuto un pacco da parte della Barilla, contenente il primo prototipo della sua idea: la pasta a forma di tappo. Questo gesto ha dimostrato come l’azienda prenda seriamente in considerazione le proposte dei suoi consumatori, specialmente quelle che nascono dall’immaginazione dei più giovani. Nel messaggio accompagnatorio, Di Tondo ha spiegato che la pasta era stata realizzata utilizzando una tecnologia innovativa: la stampa 3D. Questo processo ha permesso di creare un campione fisico di un’idea che, altrimenti, sarebbe rimasta su carta. “Ci potrebbe volere un po’ di tempo per riuscire a produrli su larga scala, ma volevamo farti avere prima di tutto una prima versione”, ha affermato l’amministratore delegato.
La storia di Margherita e della sua pasta a forma di tappo non è solo un esempio di creatività spontanea, ma rappresenta anche un’importante interazione tra i consumatori e le aziende, dimostrando che le idee possono tradursi in realtà anche grazie all’ascolto e al supporto delle grandi imprese.