Menu
in

Un traguardo significativo per il documentario “Italianesi” al Tirana Film Festival 2023

Un traguardo significativo per il documentario “Italianesi” al Tirana Film Festival 2023 - Bagolinoweb.it

Il documentario “Italianesi”, diretto dal regista Saverio La Ruina, ha conquistato il prestigioso premio nella categoria Panorama Reflecting Albania alla 22ª edizione del Tirana Film Festival. Questo traguardo rappresenta non solo un riconoscimento artistico, ma anche una significativa opportunità di esplorare una pagina poco conosciuta della storia italiana, in particolare quella relativa alla presenza degli italiani in Albania tra gli anni della Seconda guerra mondiale e il dopoguerra.

Riflessioni sul tema centrale di “Italianesi”

“Italianesi” affronta una tematica storica complessa: il destino di circa 25.000 italiani che, alla fine della Seconda guerra mondiale, rimasero intrappolati in Albania, divisi tra civili e militari. Molti di loro verranno rimpatriati, ma migliaia di italiani rimarranno bloccati nel paese fino alla caduta del regime comunista nel 1991. Questo documentario si propone di dare voce a queste storie dimenticate, raccontando il particolare percorso di personaggi come Pierino Cieno, la cui vita è stata segnata dall’interruzione forzata e dalle difficoltà di una doppia identità.

Attraverso testimonianze dirette e ricostruzioni storiche, il film di La Ruina illumina le esperienze di chi ha vissuto questo dramma, fornendo al contempo uno spunto di riflessione per gli albanesi contemporanei sulla loro storia recente. La narrazione diventa quindi un mezzo per analizzare non solo il passato, ma anche le implicazioni identitarie e sociali di un popolo che convive con le sue radici storiche e culturali.

La serata di apertura e l’accoglienza al festival

La prima mondiale del documentario si è svolta il 24 settembre presso l’Agimi Art Center di Tirana ed è stata un evento di grande richiamo, arricchita dalla presenza del regista Saverio La Ruina e del direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Tirana, Alessandro Ruggera, nonché della Calabria Film Commission. La scelta di presentare “Italianesi” in questa cornice prestigiosa sottolinea l’importanza di riportare alla luce storie che meritano di essere raccontate e di ricevere il giusto riconoscimento.

L’atmosfera durante la proiezione è stata carica di emozione, con il pubblico albanese che ha accolto la pellicola con interesse e curiosità. Tale accoglienza non solo segna un successo per La Ruina e il suo team, ma offre anche una piattaforma di discussione più ampia sulle vite degli italiani in Albania e sui contrasti tra le identità nazionali che emergono da queste vicende storiche.

Le parole del regista Saverio La Ruina

Dopo aver ricevuto il premio, Saverio La Ruina ha condiviso la propria emozione e soddisfazione per il riconoscimento. Il regista ha rimarcato l’importanza di portare alla luce una parte di storia che è rimasta nell’ombra per troppo tempo. La Ruina ha citato un’amicizia con un cineasta albanese, enfatizzando che guardare le esperienze di quegli italiani offre un nuovo punto di vista sulla realtà della popolazione albanese durante i difficili anni del regime.

Nel suo intervento, il regista ha messo in evidenza come “Italianesi” non solo racconta una storia di oppressione e speranza, ma stimola anche la riflessione sull’identità, l’appartenenza e il significato di essere contemporaneamente italiani e albanesi. Le sue parole invitano tutti a interrogarsi su come la storia possa influenzare le relazioni sociali e culturali, facendo emergere una maggiore consapevolezza riguardo alla complessità delle identità nazionali nel contesto contemporaneo.

Un’esplorazione della storia comune tra Italia e Albania

Il documentario “Italianesi” si propone quindi come un importante contributo alla storiografia sia italiana che albanese, esplorando un capitolo spesso trascurato della Seconda guerra mondiale e del primo dopoguerra. La lotta per riconquistare la libertà e il desiderio di appartenenza di personaggi come Pierino Cieno simboleggiano le sfide che gli italiani in Albania hanno affrontato e continuano ad affrontare nella loro ricerca di identità e accettazione.

Il documentario è anche un’occasione per il pubblico di entrambi i paesi di riconnettersi e riflettere sulle proprie storie condivise, sottolineando l’importanza della memoria storica come strumento di unione e consapevolezza. La pervasiva ricerca di identità in un contesto di migrazioni e cambiamenti globali rende “Italianesi” non solo un’opera da vedere, ma un invito a comprenderne il significato per le generazioni future.

Leave a Reply

Exit mobile version