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Un accordo storico per il futuro di Chieti: il piano di razionalizzazione delle sedi statali

Un accordo storico per il futuro di Chieti: il piano di razionalizzazione delle sedi statali - Bagolinoweb.it

Nel novembre del 2014, è stata siglata a Chieti una intesa considerata di fondamentale importanza per la razionalizzazione delle sedi pubbliche nella città abruzzese. Questo accordo, firmato alla presenza dell’allora sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, mirava a generare un risparmio di circa 2 milioni di euro sui canoni di locazione e a garantire 15 milioni per la ristrutturazione dell’ex caserma Berardi, un’iniziativa che avrebbe dovuto trasformare l’area e riunire diverse funzioni pubbliche sotto un unico tetto.

L’importanza dell’ex caserma Berardi

L’ex caserma Berardi, estesa su 23.000 metri quadrati, era destinata a diventare un polo logistico-amministrativo nel cuore di Chieti. Il piano prevedeva la realizzazione di importanti strutture pubbliche, tra cui la nuova sede del Liceo Scientifico “Filippo Masci” con una palestra annessa, oltre all’allocazione di vari uffici statali. Tra questi, avrebbero dovuto trovar posto l’Agenzia delle Entrate, il Demanio, l’Intendenza di Finanza, e un ampio spazio per servizi comunali, compresa la sede della polizia municipale.

In aggiunta, il progetto includeva una palazzina per gli alloggi destinati ai Carabinieri in servizio, così come il Comando Provinciale e le stazioni dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. La proposta rappresentava un cambiamento significativo per l’amministrazione pubblica e i servizi a Chieti, promuovendo una maggiore efficienza e un uso più razionale degli spazi pubblici.

La situazione attuale e le criticità emerse

A dieci anni di distanza dall’accordo, le promesse fatte si sono dimostrate parzialmente disattese. Secondo Mario Colantonio, capogruppo della Lega in consiglio comunale, solo la nuova sede del Liceo Scientifico “Filippo Masci” è stata completata, ma quest’ultima si trova priva della palestra programmata. L’altro edificio previsto, che avrebbe dovuto affiancare il liceo, è stato demolito, ma i lavori si sono arrestati a causa di controversie burocratiche.

Attualmente, i lavori per l’Agenzia delle Entrate sono in corso, tuttavia si svolgono con notevole lentezza, alimentando le preoccupazioni e le domande sulle eventuali responsabilità riguardo a questo rallentamento. Colantonio ha richiesto maggiore chiarezza e trasparenza, sollecitando gli enti preposti a far luce su questa situazione.

Le prospettive future e il ruolo del Comune

Tutte le progettazioni e le gare d’appalto legate al progetto sono state affidate al Provveditorato Generale per le Opere Pubbliche dell’Abruzzo, che ha assunto il compito di stazione appaltante. Gli interventi sono previsti per concludersi entro il 31 dicembre 2024, e si stima un investimento totale di circa 40 milioni di euro. Il Prefetto della città di Chieti è stato designato dallo Stato per monitorare e coordinare l’andamento dei lavori, mentre il ruolo del Comune è stato relegato a quello di osservatore, in seguito a un significativo cambiamento urbanistico.

Questa iniziativa non solo punta a ristrutturare spazi pubblici vitali per la comunità, ma rappresenta anche una risposta alle necessità di razionalizzazione e modernizzazione della pubblica amministrazione nella regione. Nonostante le attuali difficoltà, la speranza è che il progetto riesca a decollare e a portare benefici reali per i cittadini di Chieti nel prossimo futuro.

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