Truescreen, una startup italiana che sta rapidamente guadagnando attenzione internazionale, ha raccolto 2,4 milioni di euro per affermarsi nel campo della cybersecurity, con l’ambizioso obiettivo di diventare lo standard internazionale nell’acquisizione e gestione di dati incontestabili. Con un focus sulle informazioni digitali, Truescreen si propone di garantire autenticità e valore legale a contenuti multimediali, affrontando la crescente sfida della disinformazione e delle fake news che caratterizza l’era digitale moderna.
Un round di finanziamento significativo per una tecnologia promettente
L’operazione di finanziamento è stata guidata dal fondo Cysero EuVECA, l’unico fondo italiano dedicato a settori innovativi come cyber, robotica e intelligenza artificiale, promosso da Avm Gestioni Sgr in collaborazione con Kilometro Rosso, un parco scientifico e tecnologico situato a Bergamo. Al fianco di questi attori di spicco, hanno partecipato investitori di rilievo, tra cui Mariano Spalletti, Managing Director di Qonto Italia, e Alessandro Petazzi, co-fondatore di Musement. La lista comprende anche altre entità come Smeup, Growth Engine e Fin+Tech Accelerator, un programma di accelerazione dedicato al Fintech e Insurtech.
Giovanna Dossena, Principal di Avm Gestioni Sgr, ha sottolineato l’importanza dell’ingresso del fondo nel capitale di Truescreen, evidenziando come ciò le consentirà di crescere più rapidamente grazie al supporto e alle competenze messe a disposizione. Questo investimento si inserisce perfettamente nella missione di Cysero, che mira a sostenere le imprese che mostrano grande potenziale di innovazione nel loro settore di attività. In questo contesto, Growth Capital, una banca di investimento concentrata sull’ecosistema del Venture Capital, ha diretto l’operazione, chiudendo il round nell’ambito di A-Road, un programma di accelerazione e fundraising.
Truescreen: tecnologie per una nuova era digitale
Le risorse recentemente acquisite saranno destinate a migliorare la tecnologia proprietaria di Truescreen, ampliando la gamma di funzionalità del proprio prodotto SaaS e creando nuove partnership strategiche. Questi sviluppi mirano anche a potenziare il team di vendita e marketing, in vista di un’estensione dell’attività sul mercato nazionale e internazionale.
Fabio Ugolini, CEO e co-fondatore di Truescreen, ha chiarito che l’evoluzione esponenziale della tecnologia, compresa l’intelligenza artificiale, sta amplificando la necessità di garantire l’affidabilità delle informazioni digitali. “In un contesto in cui i dati possono essere facilmente manipolati, è fondamentale fornire soluzioni che assicurino l’integrità delle informazioni, fin dalla loro origine,” ha dichiarato Ugolini. Il funding consentirà a Truescreen di consolidare ulteriormente il proprio posizionamento sul mercato e di accelerare la crescita, non solo in Italia ma anche all’estero.
L’obiettivo di Truescreen: diventare il punto di riferimento per dati sicuri
Tra le ambizioni di Truescreen c’è quella di diventare un punto di riferimento internazionale per l’acquisizione e gestione di dati incontestabili. La startup offre soluzioni avanzate e sicure per l’acquisizione forense di contenuti multimediali, garantendo la loro autenticità attraverso la certificazione e la firma digitale. La tecnologia Truescreen è già utilizzata da multinazionali, società di consulenza e istituzioni pubbliche, e si rivela particolarmente efficace in settori strategici come assicurativo, bancario, immobiliare, logistico e giornalistico.
La piattaforma, operante in modalità SaaS, è accessibile tramite mobile app e piattaforma web, e può essere facilmente integrata attraverso API e SDK. Inoltre, Truescreen è attenta alle normative internazionali sulla gestione dei dati, contribuendo così a prevenire frodi, contestazioni e disinformazione, aspetto cruciale nei tempi moderni. La startup punta a proporre tecnologie che garantiscano l’affidabilità dei dati, dal momento della loro acquisizione fino alla loro gestione, per aiutare imprese, istituzioni e cittadini a navigare in un mondo dove avevamo bisogno di più trasparenza e autenticità.