La questione delle autorizzazioni per manifestazioni che si svolgono in aree protette sta diventando sempre più pressante. Le recenti notizie riguardanti la tappa mondiale della gara dei motoscafi, categoria X cat, sollevano gravi preoccupazioni circa la salvaguardia dell’ambiente marino. Nonostante l’importanza di questa zona, gli organizzatori sembrano ignorare il rispetto delle procedure autorizzative, creando un pericolo per la biodiversità locale e per chi partecipa a tali eventi.
La rilevanza del sito Natura 2000 Mare della Magna Grecia
Negli ultimi anni, il sistema Natura 2000 ha visto l’inclusione di aree cruciali per la protezione della fauna e della flora. Tra queste, il sito IT9220300 – Mare della Magna Grecia si distingue per la sua ricca biodiversità. Questo habitat è di fondamentale importanza per diverse specie di mammiferi marini, tra cui delfini, megattere e capodogli. Tra le specie più vulnerabili troviamo il Tursiops truncatus, il delfino comune, e la Caretta caretta, la tartaruga marina, famosa per il suo riproduzione sulle coste lucane.
La presenza di queste specie in pericolo è motivo di particolare attenzione da parte degli enti governativi. L’Ufficio Parchi Biodiversità Tutela della Natura ha avviato un progetto pilota chiamato “MTC e Piani di Gestione ZSC”, che si integra nel Programma INNGREENPAF. Scopo di questo programma è quello di attuare azioni concrete per mitigare gli impatti ambientali e promuovere pratiche sostenibili nei siti marino-costieri della Basilicata. Tra le misure previste, c’è la raccolta dei rifiuti marini e interventi mirati a ridurre i danni che le attività umane possono arrecare all’ecosistema.
Il ruolo dei comuni e le responsabilità locali
Il coinvolgimento dei comuni costieri nel progetto di tutela ambientale è fondamentale per garantire una gestione responsabile dell’area. Pisticci, in particolare, ha recentemente consentito lo svolgimento della gara di motoscafi, senza considerare le implicazioni di tale decisione per l’ecosistema. Questo comportamento mette in evidenza una grave negligenza delle autorità locali nella vigilanza e nella protezione dell’ambiente marino.
Il fatto che la tappa del campionato mondiale beneficì delle risorse finanziarie da parte della Regione solleva ulteriori interrogativi. Le autorità regionali sembrano non aver preso in considerazione le specifiche normative che proteggono l’area, evidenziando una carenza di comunicazione tra gli enti. È evidente che ci sia una dissociazione fra gli sforzi di salvaguardia messi in atto e le decisioni assunte in merito a eventi che possono compromettere l’integrità dell’habitat marino.
La necessità di coordinamento tra enti
Una mancanza di coordinamento tra il Comune di Pisticci e la Regione Basilicata è lampante. Nonostante gli impegni assunti a livello europeo, non si è fatto nulla per spostare la gara in un’area meno sensibile. Questo scenario non solo espone rischi per la biodiversità del Mare della Magna Grecia, ma crea anche sfide per la governance ambientale dell’intera regione. È fondamentale che le autorità locali e regionali prendano coscienza delle loro responsabilità e avviino un dialogo costruttivo per garantire una gestione sostenibile del territorio.
Rimanere in silenzio di fronte a problematiche così significative non può essere un’opzione. L’auspicio è che nel prossimo futuro ci sia una maggiore attenzione e un intervento concreto da parte di chi gestisce queste aree, per preservare non solo l’ambiente marino, ma anche il tessuto culturale e sociale che dipende da esso.