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Storie dimenticate della scuola nelle montagne del Pollino: un’iniziativa a Latronico

Storie dimenticate della scuola nelle montagne del Pollino: un'iniziativa a Latronico - Bagolinoweb.it

Un evento di grande rilevanza si terrà sabato 28 settembre 2024 alle ore 17 presso la Biblioteca comunale di Latronico. Due figure centrali dell’incontro saranno Michela D’Alessio, docente di Storia della pedagogia, e l’Associazione ArtePollino, in collaborazione con il Comune di Latronico. L’incontro si propone di far luce su storie dimenticate legate alla scuola nelle suggestive montagne del Pollino, un territorio ricco di tradizioni e memoria collettiva.

Riscoprire le scuole dimenticate del Pollino

Il progetto mira a creare un laboratorio nomade che esplorerà le storie e le scuole ancora esistenti nelle aree montane del Pollino, focalizzandosi in particolare su Latronico e le sue contrade. Questi luoghi, spesso trascurati, raccontano un’epoca in cui l’istruzione era un cammino arduo, ma fondamentale, per le comunità rurali. Il laboratorio intende ripercorrere “i difficili cammini dell’alfabeto”, che simboleggiano non solo un viaggio fisico, ma anche culturale e sociale.

L’iniziativa non si limita a un’incontro accademico, ma si prefigge di coinvolgere attivamente la comunità locale. Scuole, famiglie e cittadini saranno chiamati a partecipare in modo partecipativo, contribuendo così a un patrimonio condiviso. Saranno organizzati prestiti e donazioni di ricordi, oggetti, fotografie e testimonianze riguardanti la vita scolastica del passato, offrendo l’opportunità di rivivere un’epoca attraverso gli occhi di chi l’ha vissuta.

Testimonianze viventi di ex-maestre

Un momento centrale dell’evento sarà la raccolta di testimonianze dalla viva voce di alcune ex-maestre. Queste narrazioni porteranno in vita storie di insegnamento, sacrifici e passione, che hanno caratterizzato le esperienze scolastiche dei giovani del Pollino. La memoria di queste figure, spesso dimenticate, riemerge con forza e si propone di illuminare il ruolo che hanno avuto nel plasmare le vite di intere generazioni.

Le testimonianze non solo riveleranno curiosità e aneddoti, ma rappresenteranno anche un importante veicolo di memoria storica. Attraverso i racconti delle ex-maestre, il pubblico potrà immergersi in una dimensione educativa che va oltre il semplice apprendimento accademico, abbracciando valori umani e sociali di grande attualità.

La memoria scolastica e il suo impatto sulla comunità

Il tema della memoria scolastica dal basso si configura come un elemento chiave per comprendere la cultura e l’identità di un territorio. I luoghi dimenticati e i maestri antifascisti che hanno operato nelle scuole del Pollino diventano simboli di resistenza e di continuità culturale. Il progetto di riscoperta si pone come obiettivo non solo la valorizzazione del patrimonio culturale locale, ma anche la necessità di una rigenerazione della memoria identitaria della comunità.

In questo contesto, il patrimonio ambientale, culturale e scolastico del Pollino viene messo in relazione con le sfide contemporanee. Riscoprire storie locali può fungere da catalizzatore per una nuova consapevolezza collettiva, incoraggiando le nuove generazioni a rispettare e valorizzare le radici culturali del territorio. L’iniziativa si propone così di costruire un ponte tra passato e futuro, favorendo un dialogo costruttivo sulle identità locali.

Un passo verso la sostenibilità culturale

La ricostruzione delle storie scolastiche dimenticate si configura come un passo significativo verso la sostenibilità culturale del Pollino. L’attività non solo si propone di valorizzare un patrimonio da recuperare, ma anche di rafforzare i legami all’interno della comunità. L’idea di coinvolgere le scuole e i cittadini in un progetto condiviso rappresenta un’opportunità unica per creare rete e rafforzare l’identità collettiva.

La cultura, quindi, viene vista come un elemento dinamico, in grado di contribuire al benessere delle comunità locali. Far rivivere la memoria scolastica significa anche stimolare la curiosità e l’interesse dei più giovani verso la storia, incentivandoli a riconoscere il valore delle proprie origini. Attraverso questo approccio, l’iniziativa offre una visione futuristica che incoraggia il rispetto e la valorizzazione del patrimonio culturale, aiutando a costruire un’identità culturale solida e condivisa.

Sabato 28 settembre rappresenterà, dunque, non solo un evento di commemorazione, ma un punto di partenza per una nuova fase di esplorazione e valorizzazione delle storie scolastiche del Pollino. La comunità di Latronico avrà l’occasione di essere protagonista nel racconto della propria identità, respingendo l’oblio a cui spesso sono condannate le storie dimenticate.