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Stato dell’edilizia scolastica in Italia: il rapporto allarmante di Cittadinanzattiva

Stato dell’edilizia scolastica in Italia: il rapporto allarmante di Cittadinanzattiva - Bagolinoweb.it

Un recente report presentato a Roma da Cittadinanzattiva ha messo in luce una situazione critica riguardante l’edilizia scolastica in Italia. Attraverso dati raccolti a livello regionale, il documento evidenzia non solo l’età avanzata degli immobili scolastici, ma anche la carenza di interventi di manutenzione, situazione aggravata dalla limitata disponibilità di fondi. Questo quadro complessivo solleva domande importanti sulla sicurezza delle strutture che accolgono ogni giorno i nostri studenti.

Un panorama preoccupante: l’età degli edifici scolastici

Uno dei dati più significativi emersi dal XXII Rapporto sulla sicurezza a scuola è l’età degli edifici. Il 47% delle scuole italiane è stato costruito prima del 1976, corrispondendo a un totale di 18.889 istituti. La situazione è particolarmente grave nel Sud Italia, dove oltre il 18% degli edifici è considerato vetusto e solo il 13% è stato realizzato seguendo le normative antisismiche. Questo contesto sottolinea l’urgenza di interventi per garantire la sicurezza degli alunni e del personale scolastico.

Negli ultimi anni, l’attenzione del governo viene spesso rivolta ai progetti di ristrutturazione e ammodernamento delle strutture, ma i dati raccolti nel report rivelano che le azioni intraprese sono tuttora insufficienti. In molte regioni, particolarmente nel sud, le risorse destinate a tali lavori sono state scarse, compromettendo gravemente la sicurezza degli studenti. La mancanza di investimenti adeguati ha portato a una situazione critica, sollevando preoccupazioni sull’incolumità degli alunni.

Certificazioni di agibilità e prevenzione incendi: dati allarmanti

Il report di Cittadinanzattiva ha messo in evidenza anche la mancanza di certificazioni di agibilità e di prevenzione incendi per un gran numero di edifici scolastici. In Italia, quasi il 60% delle scuole non possiede la necessaria certificazione di agibilità, mentre il 58% non ha alcun sistema di prevenzione incendi a norma. In Calabria, per esempio, su 2.163 edifici scolastici, solo 540 sono dotati della certificazione di agibilità, pari al 24,37%. Questo scenario è preoccupante, dato che le scuole dovrebbero garantire non solo un buon ambiente di apprendimento, ma anche la sicurezza in caso di emergenze.

Le cause alla base di questa mancanza di certificazioni variano: dalla vetustà degli edifici, la cui età media è di circa 53 anni, alla quasi totale assenza di finanziamenti pubblici per oltre due decenni. A partire dal 2015, l’attenzione verso l’edificio scolastico è aumentata, ma i risultati sono ancora lontani da ciò che sarebbe necessario per garantire la sicurezza dei nostri figli. Mancanza di fondi, interventi insufficienti e disinteresse generale sembrano essere le parole chiave che caratterizzano un fenomeno di cui si parla troppo poco.

Impianti di riscaldamento e ventilazione: un altro nodo critico

Un altro tema importante emerso dal report riguarda la situazione degli impianti di riscaldamento e ventilazione nelle scuole italiane. Su un totale di 3.346 sedi scolastiche in Calabria, solo il 70,5% è dotato di impianto di riscaldamento, mentre la presenza di condizionatori è limitata al 6,6% degli edifici. A livello nazionale, la situazione varia notevolmente, con solo il 6% delle scuole che dispone di sistemi di condizionamento e ventilazione adeguati.

Questa realtà è ancor più grave se si considera il contesto post-pandemia, che ha reso l’adeguata ventilazione e la gestione delle temperature un tema cruciale per garantire la salute degli studenti e del personale. Nonostante le promesse di miglioramenti nell’infrastruttura scolastica durante il periodo di emergenza sanitaria, i dati attuali mostrano risultati deludenti, con un disinteresse persistente per gli investimenti necessari.

La questione della sostenibilità: impianti solari e progetti futuri

Il report non trascura nemmeno la questione della sostenibilità ambientale riguardante gli impianti solari termici, evidenziando che in Calabria solo il 2,3% degli edifici scolastici è dotato di tali impianti. A livello nazionale, il numero di scuole con impianti solari scende ulteriormente al 2%. Anche gli interventi previsti dal Pnrr per la riqualificazione energetica sono insufficienti rispetto al fabbisogno reale: si calcola che solo 166 nuove scuole possano beneficiare di ristrutturazioni, una cifra ben lontana dal numero totale di edifici obsoleti.

In questo contesto, molti esperti e rappresentanti di Cittadinanzattiva stanno sollevando interrogativi rispetto alle recenti proposte per rivedere il calendario scolastico, sollecitando un cambiamento radicale che possa adattarsi alle nuove sfide legate alle condizioni climatiche in evoluzione. La frammentazione delle vacanze potrebbe, infatti, supportare un apprendimento continuo e mitigare il rischio di “learning loss”, garantendo così una formazione più efficace e mirata.

La sfida dell’edilizia scolastica in Italia si conferma essere complessa e multifattoriale, ma è evidente che azioni tempestive e investimenti mirati siano fondamentali per garantire un futuro sicuro e sostenibile per le generazioni future.

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