A fronte di un crescente numero di aggressioni al personale sanitario nelle strutture ospedaliere italiane, il Questore di Teramo, Carmine Soriente, insieme al suo vicario Alessandro Di Blasio, ha effettuato un sopralluogo presso il Pronto Soccorso e la sala videosorveglianza dell’ospedale Mazzini. La visita ha avuto un duplice scopo: valutare l’attuale situazione di sicurezza e delineare nuove strategie da implementare per contrastare il fenomeno. Con un incremento delle violenze registrate, è diventato prioritario adottare misure più incisive a tutela degli operatori di salute.
La visita del questore e le nuove misure di sicurezza
Durante il suo sopralluogo, il Questore Carmine Soriente ha ribadito l’importanza dell’integrazione tra forze di polizia e strutture sanitarie. La progettazione di un intervento imminente prevede l’assegnazione di un ispettore al posto di polizia dell’ospedale, aumentando da tre a quattro le unità di sicurezza presenti in loco. Soriente ha dichiarato: “Il nostro scopo è migliorare la sicurezza in ospedale, visti gli episodi di violenza che si registrano in tutt’Italia.” Tra le proposte discusse, spicca l’idea di istituire una linea diretta che permetta al personale del Pronto Soccorso di contattare immediatamente la sala operativa della questura, garantendo così un intervento tempestivo in caso di emergenze.
In aggiunta, è stato identificato un nuovo locale che sarà trasformato in un posto di polizia, strategicamente situato nelle immediate vicinanze del Pronto Soccorso. Questo passo è stato pensato per fungere non solo da supporto operativo, ma anche come deterrente per potenziali aggressori. Il progetto di riallineamento delle forze di sicurezza si inserisce in un contesto di crescente attenzione verso la protezione del personale sanitario.
Il piano della ASL di Teramo per la prevenzione della violenza
Il Direttore Generale della ASL di Teramo, Maurizio Di Giosia, ha ringraziato la questura per l’attenzione dedicata al problema della sicurezza ospedaliera. In risposta agli episodi di violenza, l’ASL ha ideato un Piano Integrato per la Prevenzione della Violenza Sugli Operatori. Questo piano include una serie di misure specifiche, come corsi di formazione che forniscono agli operatori gli strumenti necessari per affrontare situazioni pericolose e difendersi, sia in caso di aggressioni dirette che per proteggere i pazienti e i loro familiari.
Particolare attenzione è riservata al Pronto Soccorso e al processo di triage, dove si registrano la maggior parte delle aggressioni. Ad oggi, il Pronto Soccorso di Teramo ha visto la registrazione di 2-3 aggressioni verbali al giorno, per un totale di circa 500 episodi dall’inizio dell’anno. Analizzando un periodo più ampio, dal dicembre 2021, sono state ufficialmente riportate 21 aggressioni, il 72% delle quali si verifica durante il triage. Questi eventi, divenuti più frequenti con la fine della pandemia e l’aumento degli accessi, sono motivo di grave preoccupazione per la direzione dell’ospedale.
Contromisure e monitoraggio della situazione
Anna Rita Gabriele, Direttore del Dipartimento di Emergenza e Urgenza, ha evidenziato che la ASL di Teramo ha già implementato alcune contromisure per affrontare il fenomeno delle aggressioni. Tra gli interventi, la figura dell’“infermiere facilitatore” svolge un ruolo cruciale nel monitoraggio di pazienti e nell’offerta di informazioni chiare riguardo ai tempi di attesa. Questo approccio mira a migliorare l’interazione tra pazienti e personale sanitario, riducendo così le frustrazioni che spesso sfociano in aggressioni.
Il sistema di triage, supportato da codici di colore e priorità, è accessibile anche tramite il sito web della ASL di Teramo, rendendo trasparente il percorso di assistenza sanitaria. Nonostante la maggiore rischiosità nel Pronto Soccorso, il report sugli infortuni legati ad aggressioni nella ASL di Teramo ha mostrato risultati meno allarmanti rispetto ad altre strutture. In totale, nel 2023, sono stati registrati 17 infortuni dovuti ad aggressioni, cifra già destinata a crescere nei mesi successivi.
L’iniziativa della questura, accompagnata dalle nuove misure della ASL, rappresenta un passo significativo verso la creazione di un ambiente di lavoro più sicuro e protetto per il personale sanitario operante nell’ospedale di Teramo.