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Sette città competono per il titolo di capitale italiana della cultura 2027

Sette città competono per il titolo di capitale italiana della cultura 2027 - Bagolinoweb.it

Il Ministero della Cultura ha ufficialmente reso noto l’elenco delle diciassette città che hanno presentato la loro candidatura per diventare la Capitale italiana della Cultura nel 2027. Ognuna di queste città ha consegnato un dossier progettuale entro la scadenza fissata al 26 settembre 2023. Tra le candidate, cinque sono situate in Campania, inclusa la provincia di Napoli, rivelando un forte impegno culturale da parte di diverse regioni italiane.

Le città candidate e i loro progetti

Le candidature, che spaziano da progetti storici a innovativi, raccolgono tematiche variegate che riflettono l’identità culturale e storica delle rispettive aree. Di seguito il dettaglio delle candidate e i titoli dei loro progetti:

  1. Acerra : “I segreti di Pulcinella” offre uno sguardo sulla tradizione napoletana e sul famoso personaggio teatrale.

  2. Aiello Calabro : “Ajello terra antica et grossa et nobile et civile…” celebra la storia e la nobiltà della sua terra.

  3. Alberobello : “Pietramadre” si concentra sulle tradizioni architettoniche e culturali della città.

  4. Aliano : “Terra dell’altrove” presenta un progetto che esplora la bellezza e la diversità del territorio.

  5. Brindisi : “Navigare il futuro” intende promuovere il porto come simbolo di sviluppo e interazione culturale.

  6. Caiazzo : “La bellezza delle piccole cose” propone un percorso culturale che valorizza il quotidiano.

  7. Gallipoli : “La bella tra terra e mare” pone l’accento sul legame con l’ambiente naturale circostante.

  8. La Spezia : “Una cultura come il mare” utilizza il mare come metafora per la diversità culturale.

  9. Mazzarino : “Mazaris, il grano e le identità plurali” esplora le radici agricole della comunità.

  10. Morano Calabro : “Morano Calabro: Le Quattro Porte del Sapere” unisce cultura, scienza e spiritualità.

  11. Pompei : “Pompei Continuum” si ispira all’eredità archeologica della città.

  12. Pordenone : “Pordenone 2027. Città che sorprende” vuole stupire con idee innovative.

  13. Reggio Calabria : “Cuore del Mediterraneo” sottolinea la centralità culturale della regione.

  14. Sant’Andrea di Conza : “Incontro tempo” esamina il concetto di tempo attraverso la cultura locale.

  15. Santa Maria Capua Vetere : “Cultura Regina Viarum – Spartacus Resurgit” fa riferimento all’importanza storica della città.

  16. Savona : “Nuove rotte per la cultura” evidenzia la tradizione marittima e commerciale.

  17. Taverna : “Bellezza interiore” si rivolge alla cultura interiore e alla bellezza spirituale.

Modalità di valutazione e selezione delle città finaliste

I dossier presentati contengono dettagli accurati riguardo ai progetti culturali della durata di un anno, con cronoprogrammi e attività previste. Una giuria di esperti esaminerà questi dossier per selezionare un massimo di dieci città finaliste, decisione che sarà comunicata entro il 12 dicembre 2024. Questa fase è cruciale, poiché offre a ogni città l’opportunità di mostrare le potenzialità del proprio progetto.

Dopo la selezione, si avvieranno audizioni pubbliche in programma entro il 12 marzo 2025. Durante queste audizioni, ogni città avrà la possibilità di presentare e approfondire il proprio dossier, fornendo ulteriori dettagli e chiarimenti alla giuria. Queste audizioni saranno un momento fondamentale per le città, poiché la giuria dovrà valutare aspetti come l’innovazione, la fattibilità e la sostenibilità economico-finanziaria dei progetti presentati.

Proclamazione e opportunità per la città vincitrice

La città che riceverà il riconoscimento ufficiale di Capitale italiana della Cultura sarà annunciata entro il 28 marzo 2025. Questo titolo non solo rappresenta un prestigio culturale, ma prevede anche un significativo contributo finanziario di un milione di euro, destinato a finanziare le attività programmate nel progetto di candidatura. Pertanto, la vincitrice avrà l’opportunità di mettere in risalto la propria eredità culturale e di sviluppare ulteriormente le proprie potenzialità nell’arco di un anno.

Essere nominati Capitale italiana della Cultura consente non solo di elevare il profilo della città a livello nazionale ed internazionale, ma anche di stimolare lo sviluppo locale attraverso turismo e investimenti culturali. Le città candidate quindi non si stanno solo preparando a una competizione, ma stanno anche tracciando il percorso per un futuro culturale e economico più ricco e dinamico.