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Rischi della criminalità giovanile: confronto al Liceo Classico “D’Annunzio” di Pescara

Immagine generata da intelligenza artificiale

Nell’ambito di un’iniziativa del Comune di Pescara contro la violenza sulle donne, si è svolto un interessante incontro al Liceo Classico “D’Annunzio”. La mattina è stata caratterizzata da un confronto tra gli studenti e il Magistrato del Tribunale dei Minori, Angela D’Egidio, focalizzato sui rischi associati alla criminalità che coinvolgono i giovani. L’incontro ha messo in evidenza la necessità di fornire ai ragazzi strumenti e informazioni adeguate per riconoscere situazioni pericolose, anche all’interno dell’era digitale, nonché il ruolo cruciale dell’educazione e della consapevolezza.

I rischi della navigazione irresponsabile online

Negli ultimi anni, il modo in cui i giovani interagiscono con le tecnologie ha subito una trasformazione radicale. L’uso diffuso di smartphone e social network ha portato a una navigazione spesso incontrollata e avventata. Angela D’Egidio ha messo in risalto come questa disinvoltura possa esporre i ragazzi a situazioni estreme, che vanno dai comportamenti di cyberbullismo all’esposizione a contenuti inappropriati. La diffusione di immagini personali e la mancanza di privacy sono diventate problematiche comuni e, talvolta, possono portare a conseguenze legali gravi.

La Magistrata ha sottolineato la necessità di sviluppare una maggiore consapevolezza riguardo ai danni potenziali legati ad azioni che potrebbero sembrare innocue, come condividere una foto o commentare un post. È fondamentale chiarire che questi atti possono trasformarsi in reati. Le scuole, quindi, giocano un ruolo chiave non solo nell’istruire i giovani circa le responsabilità legate all’uso della tecnologia, ma anche nell’innescare un dialogo che aiuti i ragazzi a esprimere i propri dubbi e paure.

Bullismo e violenza nei contesti giovanili

L’incontro ha anche trattato il tema del bullismo, un fenomeno sempre più invadente nelle scuole. Angela D’Egidio evidenzia che la violenza può assumere forme fisiche e psicologiche, manifestandosi sia in ambito scolastico che in rete. La testimonianza di studenti ha evidenziato la frequenza e la normalizzazione di comportamenti aggressivi, che spesso sfuggono al controllo. Le fasi di crescita, da adolescenti a giovani adulti, possono essere afflitte da dinamiche relazionali tossiche, amplificate da un ambiente scolastico che, in alcuni casi, non riesce a intervenire in modo tempestivo.

È fondamentale che gli educatori siano preparati non solo a riconoscere segnali di allerta, ma anche a promuovere un clima di collaborazione e rispetto tra gli studenti. Le verità emerse durante il dibattito sono preoccupanti e indicano l’urgenza di strategie educative efficaci e costanti.

Impatti della pandemia e dell’uso eccessivo dei social

La pandemia di COVID-19 ha profondamente ristrutturato le abitudini sociali dei ragazzi, spingendoli a rifugiarsi non solo nei social media per connettersi tra loro, ma anche per affrontare l’isolamento. Angela D’Egidio ha tracciato un collegamento tra la crescente dipendenza da queste piattaforme e l’aumento di comportamenti a rischio. In un contesto in cui l’interazione faccia a faccia è stata limitata, molti giovani hanno trovato nell’online il loro unico spazio di socializzazione, con tutte le conseguenti problematiche legate a un utilizzo sovrabbondante e, talvolta, tossico.

La Magistrata ha esortato a considerare con serietà quanto possa essere dannosa una vita trascorsa completamente online, enfatizzando l’importanza del bilanciamento tra le relazioni virtuali e quelle reali. La consapevolezza dei rischi online, associata a una preparazione adeguata, può costituire un salvagente per le giovani generazioni, che si trovano a navigare un mondo ricco di insidie.

La mattinata di confronto al Liceo Classico “D’Annunzio” ha rappresentato uno spunto importante per un’analisi approfondita delle esperienze giovanili moderne, orientate a costruire un dialogo costruttivo e a formare cittadini più consapevoli e responsabili.

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