La questione del rinnovo dell’accreditamento per il presidio di riabilitazione estensiva extraospedaliera gestito dalla Karol Betania sta sollevando preoccupazioni nel territorio calabrese. Il commissario alla Sanità ha recentemente rigettato l’istanza di rinnovo, scatenando una forte reazione da parte della Cisl Fp Magna Grecia di Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia. L’organizzazione sindacale critica il provvedimento, evidenziando una contraddizione normativa da parte della Regione Calabria che non solo mette a rischio i posti di lavoro, ma crea anche difficoltà per le persone fragili che necessitano di assistenza.
Le contraddizioni dell’ente regionale
Il provvedimento del commissario non è solo visto come un ostacolo per la Karol Betania, ma come un esempio di incoerenza nell’approccio della Regione Calabria. Da un lato, la Regione ha autorizzato l’occupazione sine die di 20 posti letto dedicati alla riabilitazione estensiva a ciclo continuativo all’interno della Fondazione Betania. Dall’altro, questo accordo ha portato a un conflitto che ha impedito alla Karol Betania di utilizzare gli stessi posti letto per cui richiedeva il rinnovo dell’accreditamento.
Questa situazione crea una paradossale mancanza di risorse per il presidio, mentre altre strutture senza dubbio beneficiano di tali posti letto sembrano scoraggiare la concorrenza. L’assenza di una strategia chiara da parte dell’ente regionale fa emergere, secondo la Cisl Fp, una gestione inefficace del servizio sanitario nella regione.
Il rischio per i lavoratori e i pazienti
Antonino D’Aloi, segretario generale della Cisl Fp Magna Grecia, ha sottolineato come il provvedimento risulti non solo inspiegabile, ma anche dannoso per le conseguenze che porterà. Le famiglie che si avvalgono dei servizi offerti dalla Karol Betania sono a rischio, poiché la mancata autorizzazione influisce sulla continuità delle cure e sulla qualità dell’assistenza ricevuta.
Inoltre, il blocco dell’accreditamento rappresenta anche una minaccia concreta per i 136 posti di lavoro coinvolti. Molti operatori che da anni offrono prestazioni con professionalità e dedizione si trovano in una situazione di incertezza, con il potenziale di perdere i loro posti a causa di decisioni amministrative che non tengono conto delle reali necessità del territorio.
L’unità sindacale per la salvaguardia del servizio
Di fronte a questa situazione, la Cisl Fp ha espresso il suo pieno supporto alla Karol Betania. L’organizzazione sindacale sottolinea la necessità di intraprendere azioni concrete per rivedere il provvedimento in modo da garantire la salvaguardia dei posti di lavoro e la qualità dell’assistenza per le persone fragili del territorio. Daniele Gualtieri, segretario generale della Cisl Magna Grecia, ha ribadito l’importanza di affrontare questa vicenda con un approccio costruttivo, mirato al bene della comunità e dei lavoratori coinvolti.
Il supporto della Cisl Fp si traduce quindi in una mobilitazione attiva per assicurare che i diritti e la dignità dei lavoratori e dei pazienti siano rispettati, mentre simultaneamente si richiede una maggiore chiarezza e serietà nelle politiche sanitarie regionali. Un’affermazione di intenti che potrebbe influenzare positivamente non solo il futuro della Karol Betania, ma anche quello di molti operatori e utenti dei servizi sanitari in Calabria.