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Rapinatori professionisti arrestati dopo colpi in ufficio postale a Grottarossa

Rapinatori professionisti arrestati dopo colpi in ufficio postale a Grottarossa - Bagolinoweb.it

Un’operazione dei Carabinieri del Trionfale ha portato all’arresto di due malviventi responsabili di due rapine nello stesso ufficio postale, a Grottarossa. Filippo Giuffrida, 52 anni, e Luciano Terzini, 67 anni, sono stati catturati grazie a indagini approfondite e all’uso di video di sorveglianza, che hanno rivelato il loro modus operandi e le loro caratteristiche fisiche distintive, tra cui i tatuaggi che li hanno incastrati.

il modus operandi delle rapine

I due rapinatori hanno colpito con audacia l’ufficio postale di via di Grottarossa in due occasioni, il 3 novembre 2023 e il 9 aprile 2024. Durante il primo assalto, i malviventi hanno fatto irruzione armati e, con toni minacciosi, hanno preso in ostaggio la direttrice e i dipendenti. La rapina, coordinata in modo impeccabile, ha visto uno dei rapinatori costringere un dipendente ad aprire il caveau, mentre l’altro si dirigeva verso gli Atm. L’operazione si è conclusa con un bottino di oltre 188mila euro.

Il secondo colpo, avvenuto all’alba del 9 aprile 2024, ha seguito uno schema simile: i dipendenti, sorpresi all’apertura, sono stati obbligati a fornire i codici di accesso per le casseforti, consentendo così ai rapinatori di fuggire con oltre 161mila euro. Entrambi i colpi sono stati caratterizzati da un approccio aggressivo e dall’uso di pistole, con i malviventi che intimavano continuamente alle vittime di non tentare di attivare allarmi o di chiamare soccorsi.

Il travestimento dei rapinatori è stato particolarmente notevole; uno indossava un berretto, una felpa e una mascherina chirurgica, mentre l’altro era vestito con un camice e pantaloni bianchi simili a quelli di un salumiere. Questa attenzione ai dettagli nel loro aspetto e il loro accento romanesco hanno ulteriormente complicato le indagini, poiché i dipendenti hanno successivamente confermato di aver riconosciuto i due.

arresto dei malviventi

Le indagini hanno preso una piega decisiva grazie ai video delle telecamere presenti nell’ufficio postale e nell’area circostante. I carabinieri hanno potuto risalire all’auto utilizzata per la fuga, una Passat di proprietà del figlio di Terzini. Parallelamente, un elemento chiave nelle indagini è stato un tatuaggio distintivo di Giuffrida, una croce sul dorso della mano sinistra, immortalato da un’inquadratura delle telecamere. Questo dettaglio ha infine portato a un monitoraggio più attento dei sospettati.

Giuffrida ha una carriera criminale piuttosto nota, avendo già tentato una rapina lo scorso luglio all’ufficio postale di via Veglia, nel quartiere Montesacro. Anche in quella occasione, egli aveva fatto pressioni sui dipendenti facendoli inserire i codici per attivare una procedura di apertura temporizzata, consentendo così l’accesso al denaro. Gli inquirenti hanno rapidamente collegato i due rapinatori, considerando il loro passato di attività criminali, che include colpi in diverse località d’Italia, da Rieti a Forlì, fino a incursioni recenti in città come Roma e Firenze.

Entrambi i malviventi sono stati arrestati e portati in carcere, mentre le indagini continuano per verificare se potrebbero essere coinvolti in altri crimini simili che hanno avuto luogo nel corso degli ultimi anni nel territorio nazionale.

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