Il dibattito sulla sicurezza dei giovani all’Aquila continua ad attirare l’attenzione della comunità locale, in particolare riguardo al campo di calcetto situato in Piazza Simon Bolivar. Questa area, essenziale per il divertimento e la socializzazione dei ragazzi, da mesi è oggetto di preoccupazioni a causa della sua inaccessibilità e delle gravi problematiche strutturali. Alessandro Tomassoni, consigliere comunale per il movimento “Il Passo Possibile“, ha recentemente sollevato la questione attraverso una nota, evidenziando non solo i progressi nella riqualificazione del campo, ma anche i rilevanti rischi legati alla sua sicurezza.
L’emergenza della chiusura del campo di calcetto
Nel mese di giugno, Tomassoni ha denunciato l’improvvisa chiusura del campo di calcetto di Piazza Simon Bolivar, un importante luogo di incontro per bambini e ragazzi nel quartiere Torrione. Questa struttura ha sempre rappresentato un punto di riferimento per le attività sportive e sociali dei più giovani, ma la sua inaccessibilità ha suscitato preoccupazioni tra i residenti della zona. La situazione è ulteriormente peggiorata a causa delle difficoltà iniziali nell’ottenere risposte concrete dalle autorità comunali riguardo alle problematiche strutturali che affliggono il campo.
Dopo quasi quattro mesi di attesa, solo durante l’ultima seduta consiliare è stata data risposta, seppur parziale, con l’annuncio di una riqualificazione del campo di calcetto. Questo intervento, sostenuto da un investimento di 150.000 euro, fa parte di un accordo quadro volto a migliorare le aree ricreative comunali. Tuttavia, nonostante l’apprezzabile sforzo per riportare alla normalità questa struttura, la questione della sicurezza rimane aperta e di fondamentale importanza.
Le problematiche di sicurezza persistono
La dichiarazione di inagibilità del campo da parte dei Vigili del fuoco e dei tecnici del Comune ha messo in evidenza difetti strutturali significativi, inclusa una situazione di pericolo relativa a un muro di sostegno instabile e alla rete di recinzione perimetrale danneggiata. Secondo Tomassoni, è inaccettabile che, nonostante l’identificazione di questi rischi, il campo sia rimasto aperto e accessibile ai ragazzi.
L’assenza di una delimitazione adeguata dell’area di gioco e la mancanza di un’ordinanza della Polizia municipale per vietare l’accesso hanno esacerbato la situazione. Un semplice nastro adesivo non può considerarsi una misura di sicurezza adeguata, poiché non offre alcuna protezione reale per i ragazzi che continuano a frequentare un luogo dichiarato inagibile.
L’impegno dell’Assessore a risolvere la questione è stato espresso durante la seduta consiliare, ma il fatto che questa situazione critica persista da tempo solleva interrogativi su quanto sia prioritario e tempestivo l’intervento delle autorità competenti per garantire la sicurezza dei giovani cittadini.
Uno sguardo al futuro: riqualificazione e sicurezza
Sebbene sia stato dato il via a un piano di riqualificazione, resta da vedere come e quando verranno implementati realmente questi cambiamenti. La comunità locale si aspetta un intervento rapido per preventivare problemi di sicurezza ulteriori e possibili incidenti che potrebbero verificarsi a causa della situazione attuale. La responsabilità di garantire uno spazio sicuro per i ragazzi non deve essere sottovalutata, e l’adozione di misure preventive è fondamentale per evitare disastri futuri.
Il campo di calcetto in Piazza Simon Bolivar non è solo un luogo di sport; è una parte integrante della vita sociale e ricreativa dei giovani dell’Aquila. Pertanto, l’attenzione da parte delle autorità cittadine è cruciale per restituire questo spazio alla comunità in modo sicuro e adeguato. La speranza è che le promesse di riqualificazione vengano accompagnate dalle necessarie misure di sicurezza, per garantire un ambiente protetto dove i ragazzi possano continuare a giocare e socializzare senza timori.