Una decisione di proroga dei contratti di tre assistenti sociali sta generando una forte reazione e discussione all’interno dell’Amministrazione Comunale. Tradizionalmente, al termine di contratti a tempo determinato nel settore pubblico, era prassi consolidata effettuare una gara pubblica per la riassegnazione dei posti. La recente scelta, che va contro questa consuetudine, ha portato a controversie politiche e accuse tra gli amministratori.
La decisione senza precedenti
Negli ultimi vent’anni, la gestione dei contratti per il personale esperto nel settore dei servizi sociali ha sempre seguito un protocollo ben definito. Infatti, alla scadenza dei contratti di assistenti sociali a tempo determinato, l’Amministrazione Comunale ha sistematicamente avviato delle gare pubbliche per garantire la massima trasparenza e imparzialità. Quest’anno, però, la situazione è cambiata drasticamente.
I contratti di Donato Guercio e Antonio Nuzzolo, rispettivamente presidente e direttore del Consorzio Assi, sono stati prorogati senza il precedente passaggio attraverso una competizione di bando. Questa scelta ha destato preoccupazione e costernazione da parte di vari membri dell’opposizione, i quali sollevano interrogativi sulla legittimità di tale decisione. La mancanza di una procedura trasparente ha generato una serie di critiche, poiché molti consiglieri ritengono che il metodo adottato possa ledere i principi di equità e giustizia amministrativa.
Non tutti, comunque, sono in disaccordo con questa scelta. Coloro che supportano la proroga sostengono che la continuità nel lavoro degli assistenti sociali possa garantire una maggiore stabilità nelle politiche sociali della città.
I dubbi in commissione
La questione della proroga è stata al centro di un acceso dibattito nella Commissione Politiche Sociali del Comune, dove i consiglieri di opposizione hanno avanzato seri interrogativi. Durante la riunione, è emerso il timore che questa decisione possa infrangere le normative vigenti in materia di assunzioni e gestione del personale pubblico.
Particolare attenzione è stata posta sul fatto che un’eventuale proroga dei contratti, in assenza di un bando aperto, potrebbe configurarsi come una violazione dei principi di trasparenza e uguaglianza che dovrebbero guidare le scelte di un’Amministrazione Pubblica. Questo ha portato a una richiesta collettiva di chiarimenti sui motivi che hanno condotto alla situazione attuale.
Alcuni membri della Commissione hanno fatto notare come il precedente sistema di selezione avesse non solo garantito una concorrenza leale ma avesse anche contribuito a migliorare la qualità dei servizi offerti ai cittadini. La polemica si è intensificata, e sono stati richiesti incontro e approfondimenti per esaminare le potenziali implicazioni legali di tali azioni.
Le tensioni politiche all’interno del Consiglio Comunale rimangono alte, mentre si attende una risposta chiara da parte dell’Amministrazione riguardo a quest’importante dilemma.
In sintesi, la questione della proroga dei contratti per gli assistenti sociali sta sollevando un acceso dibattito, riaccendendo così le polemiche attorno alla gestione delle risorse umane del Comune e chiedendo un ripensamento delle pratiche amministrative in atto.