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Pasquale Manna torna sui social dopo il sequestro dell’autosalone: la vendita prosegue in modo illegale

Pasquale Manna torna sui social dopo il sequestro dell'autosalone: la vendita prosegue in modo illegale - Bagolinoweb.it

Pasquale Manna, noto tiktoker e imprenditore nel settore delle automobili, ha ripreso le sue attività sui social media dopo un periodo di silenzio dovuto al sequestro del suo autosalone a Pozzo Nuovo, Napoli. Con un video accompagnato da un motivazionale “Rialzati, ricomincia e risplendi più che puoi”, Manna ha annunciato il suo ritorno in grande stile, attirando immediatamente l’attenzione dei suoi follower e dell’opinione pubblica. Tuttavia, il suo rientro non è passato inosservato, sollevando interrogativi e polemiche riguardo la legittimità delle sue attuali operazioni commerciali.

Il sequestro dell’autosalone e il ritorno sui social

Recentemente, il deposito di Pasquale Manna è stato sequestrato dai carabinieri a causa di numerose irregolarità riscontrate nelle sue attività. In risposta a questo intervento delle autorità, Manna ha deciso di riemergere sui social con un video che riflette il suo spirito combattivo e la sua determinazione a non lasciarsi abbattere dalle avversità. Il tiktoker è noto per il suo linguaggio colorito e la sua personalità vivace, che nel suo nuovo video non mancano di esprimersi attraverso una serie di urla promozionali per i veicoli in vendita.

In un arco di tempo ridotto, Manna ha pubblicato diversi video, in cui, usando il dialetto napoletano, continua a pubblicizzare la sua attività, dimostrando di voler mantenere un legame con i suoi follower. La ripresa delle pubblicazioni è stata accolta con curiosità, ma anche con un certo scetticismo, specialmente dopo il sequestro del suo legittimo punto vendita.

Vendita abusiva di automobili e nuove modalità operative

Nonostante il sequestro dell’autosalone, Pasquale Manna ha trovato un modo alternativo per continuare la sua attività. Secondo quanto riportato sui social, ora i veicoli sono esposti in un cortile di un’abitazione privata, trasformando questo spazio in una vera e propria concessionaria abusiva. I follower hanno subito notato la situazione e non hanno tardato a esprimere le loro preoccupazioni attraverso commenti e domande sui social media, chiedendosi se Manna avesse trovato un’area alternativa per gestire la sua attività.

La risposta del tiktoker ai suoi seguaci è stata veloce e incisiva, cercando di mantenere viva l’attenzione e l’interesse attorno al suo lavoro. Tuttavia, la questione del vendere automobili in un contesto non conforme alla legge suscita non poche polemiche. Si sottolinea infatti che l’operato di Manna potrebbe rischiare di suscitare ulteriori interventi da parte delle autoritè competenti, dato che la vendita irregolare di automobili rappresenta un reato che può avere conseguenze significative, oltre che legali.

Critiche e attenzione delle autorità

L’attenzione intorno a Pasquale Manna è aumentata ulteriormente grazie a un tweet del deputato Francesco Borrelli, il quale ha denunciato pubblicamente la situazione sul suo profilo social. Nelle sue parole, Borrelli ha messo in evidenza che, nonostante il sequestro del deposito di via Pozzo Nuovo, Manna continua a portare avanti la sua attività in modo irregolare. La denuncia si inserisce nel contesto di un più ampio dibattito sul rispetto delle normative relative alla vendita di beni di consumo, in particolare in un settore come quello dell’automobile, spesso associato a dinamiche di illegalità.

Questa situazione non solo solleva interrogativi sulla legittimità del comportamento di Manna, ma invita anche a riflessioni più ampie sul sistema di controlli e sugli strumenti normativi adottati per garantire il rispetto delle leggi. Infatti, rimanere in attività nonostante il sequestro rappresenta un chiaro segnale della resilienza di alcuni operatori, ma mette anche in discussione la capacità delle autorità di intervenire efficacemente in contesti di illegalità economica.

Il caso di Pasquale Manna continua a essere un tema caldo sui social media, lasciando aperti molti interrogativi riguardo il rispetto delle leggi e il confine tra imprenditorialità e illegalità.

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