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“Omni – Omnia mutantur, nihil interit”: un viaggio attraverso l’arte e la metamorfosi a Fagnano Alto

“Omni – Omnia mutantur, nihil interit”: un viaggio attraverso l'arte e la metamorfosi a Fagnano Alto - Bagolinoweb.it

La mostra d’arte “Omni – Omnia mutantur, nihil interit”, promossa dall’associazione 1CONA di San Demetrio ne’ Vestini, si propone di esplorare il tema della trasformazione, tanto nella natura quanto nell’arte. Situata nella suggestiva chiesa sconsacrata di San Sebastiano di Corbellino, la rassegna offre un percorso espositivo che mette in risalto dieci artisti le cui opere abbracciano scultura, pittura, installazioni e performance artistiche. L’inaugurazione è programmata per il 5 ottobre, arricchendo il territorio aquilano di cultura, innovazione e partecipazione.

La mostra e il suo percorso espositivo

La mostra, curata da Irene Marotta, Alessandra Bianchi e Debora Bella, è concepita per sfidare il pubblico a una riflessione profonda sulla metamorfosi. Il concetto “Omni – Omnia mutantur, nihil interit” trae ispirazione dalle celebri citazioni di Ovidio ed Eraclito, sottolineando come tutto sia in continua evoluzione. La chiesa di San Sebastiano, restaurata dopo il sisma del 2009, funge da cornice ideale per le opere esposte, trasformandosi anch’essa in un centro vitale per la cultura locale. Questo spazio rappresenta non solo un luogo d’arte, ma anche un ambiente in cui la comunità può ritrovarsi e partecipare a eventi significativi.

Dal 5 ottobre al 3 novembre, la mostra sarà visitabile ogni fine settimana, mentre sono previste aperture straordinarie durante la settimana su prenotazione. Questo approccio mira a coinvolgere un pubblico ampio, comprendente non solo gli appassionati d’arte, ma anche le famiglie e i turisti in cerca di esperienze culturali uniche. Le opere variano da installazioni monumentali a sculture di grande impatto visivo, ognuna delle quali porta il segno distintivo dell’artista selezionato.

Gli artisti protagonisti e le loro opere

La rassegna presenta una varietà di talenti provenienti da diverse località, ciascuno dei quali offre una visione unica sulla metamorfosi. Elena Mussi, artistessa piemontese, espone opere come “L’ombelico del mondo” e “Abisso”, mentre Yoselin Giovani, originaria del Venezuela e ora residente a Popoli, presenta “Movimenti-Statici”. La napoletana Roberta Matuozzo, attualmente studentessa all’Accademia delle Belle Arti de L’Aquila, esplora la figura di Marco Cavallo, creando un dialogo tra storia e arte contemporanea.

Tra gli altri artisti figurano Silvio Cascioli da Giulianova con “Il seme della vita”, il chietino Davide Febbo con “Il reale è razionale” e Debora Panaccione, la cui ricerca sulla fotografia tratta il tema dei Buchi Bianchi. Un momento di grande impatto è rappresentato dall’installazione “Il martirio di San Sebastiano” di Sebastian Alvarez, peruviano residente a Fontecchio. La tessitrice Valeria Befani, con “Metamorfosi della lana”, e Pasquale Liberatore con “I corpi e le forme dei semi” completano una selezione che unisce tradizione e innovazione.

Un omaggio particolare va a Pasquale De Carolis, noto come lo “scultore degli uccelli”, la cui eredità artistica rimane viva anche dopo la sua scomparsa avvenuta nel 2023. La sua abilità nel lavorare la pietra ha lasciato un’impronta significativa nel panorama artistico locale, contribuendo a dare valore al senso di continuità e mutamento presente nella mostra.

Attività collaterali e aperitivi settimanali

La mostra “Omni” non si limita a esporre opere d’arte ma si arricchisce di eventi interattivi volti a coinvolgere il pubblico in modo attivo e creativo. Il 6 ottobre, ad esempio, il pubblico avrà l’opportunità di partecipare a una “Passeggiata patrimoniale” nella natura incontaminata del comune di Fagnano, un percorso di 4 chilometri che promuove la scoperta delle frazioni storiche e delle bellezze naturali circostanti.

Inoltre, diversi workshop sono stati programmati durante il mese dell’esposizione. Tra questi, il workshop di candele artigianali a cura di Art House Candle il 12 ottobre e il laboratorio di tessitura su telaio guidato da Valeria Befani il 26 e 27 ottobre. L’offerta si arricchisce di azioni performative che stimolano l’immaginazione e la partecipazione creativa. L’intento degli organizzatori è quello di rendere l’arte accessibile e di stimolare la comunità a riflettere su temi attuali attraverso esperienze artistiche.

Il finissage della mostra del 3 novembre culminerà in una performance teatrale con l’attore aquilano Marco Valeri, segnando la chiusura di un mese dedicato alla trasformazione e alla creatività. Oltre a essere un evento culturale, questa manifestazione mira a sottolineare l’importanza della sinergia tra arte, comunità e territorio, promuovendo un dialogo creativo tra diverse espressioni artistiche. Sostenuta da istituzioni locali, associazioni e imprese del territorio, la mostra si presenta come un faro per la cultura aquilana.

In sintesi, “Omni – Omnia mutantur, nihil interit” si propone non solo come un’esperienza artistica, ma anche come un’opportunità di crescita per la comunità, rinnovando il legame tra arte e vita quotidiana attraverso la bellezza e la riflessione.