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Omicidio di Paolo Stasi: la madre difende il figlio e parla del coinvolgimento nella droga

Omicidio di Paolo Stasi: la madre difende il figlio e parla del coinvolgimento nella droga - Bagolinoweb.it

L’omicidio di Paolo Stasi, un giovane di 19 anni tragicamente assassinato il 9 novembre 2022 a Francavilla Fontana, continua a sollevare emozioni e tensioni all’interno del tribunale di Brindisi. Nel corso dell’udienza tenutasi recentemente, Annunzia D’Errico, madre della vittima, ha rilasciato dichiarazioni significative sul presunto coinvolgimento del figlio nella droga e sulle circostanze che hanno portato al suo omicidio, difendendo la sua memoria e sottolineando l’innocenza di Paolo.

La testimonianza della madre e l’omicidio del giovane

Durante l’udienza davanti alla Corte d’assise di Brindisi, Annunzia D’Errico ha esposto con evidente emozione le sue convinzioni riguardo all’omicidio del figlio. “Mio figlio è stato ucciso senza ragione”, ha affermato la donna, negando le voci secondo cui Paolo avrebbe avuto debiti significativi con Luigi Borracino, già condannato a 20 anni di reclusione per il delitto. D’Errico ha specificato che il debito, se esistente, sarebbe stato al massimo di mille euro, un dettaglio che cerca di ridimensionare le circostanze motivazionali dell’omicidio.

La risonanza del caso è amplificata non solo dalla tragedia personale ma anche dall’elemento della gioventù dei protagonisti coinvolti. Infatti, Borracino, al momento dell’omicidio, aveva solo 17 anni. In questo contesto, la madre di Paolo ha voluto chiarire il suo punto di vista, coinvolgendo anche il processo giudiziario in corso che include accuse di omicidio volontario in concorso anche per un altro imputato, Cristian Candita, che si trova presente in aula.

Le accuse di detenzione di droga e il contesto familiare

Oltre alla delicata questione dell’omicidio, si aggiunge un’altra dimensione al caso: le accuse di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, che coinvolgono non solo Annunzia D’Errico ma anche altri cinque coimputati. In particolare, la donna ha confermato di aver condiviso con il figlio l’abitudine di fumare spinelli, un’attitudine che si protrae da un anno. Tuttavia, ha tagliato corto su ogni forma di accordo o lucro derivato dalla presenza di droga in casa, affermando con fermezza che non c’era un’intenzione di guadagno legata agli stupefacenti.

Queste dichiarazioni pongono interrogativi sulla dinamica familiare e su come le sostanze stupefacenti possano influenzare le relazioni tra i membri. D’Errico ha dichiarato di aver più volte richiamato Paolo sull’argomento, sottolineando il carattere mite del ragazzo, che si sarebbe trovato spesso a essere raggirato dalle circostanze. Ha specificato di non conoscere gli altri imputati, a parte Borracino, e ha affermato che il marito non era a conoscenza della situazione riguardante la marijuana in casa.

Il dibattito in aula e le aspettative

Le udienze del processo per l’omicidio di Paolo Stasi si stanno rivelando particolarmente intense e cariche di emozione, sia per le famiglie coinvolte che per la comunità locale. L’aspetto che emerge dalla testimonianza di D’Errico è un desiderio di giustizia per il figlio e una ricerca di verità che si intrecciano in un drammatico racconto di vita familiare segnata dalla tragedia.

Le dichiarazioni di Annunzia D’Errico contribuiranno nel loro insieme a formare un quadro complesso della vicenda, dove le responsabilità e le motivazioni dietro l’omicidio si mescolano con questioni di droga e dinamiche familiari. Mentre il processo continua, ci si attende che vengano fatte emergere ulteriori prove e testimonianze, capaci di delineare con maggiore chiarezza la verità dietro questa triste storia.

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