È tornato alla ribalta il depurato processo contro tre uomini di cittadinanza pakistana, coinvolti in attività terroristiche, che si sta svolgendo presso la Corte d’Assise di Sassari. Al centro delle accuse vi è l’attività di una cellula terroristica che operava in Sardegna con propensioni a sostenere attacchi di matrice islamica in Pakistan. La questione è diventata di rilevanza nazionale dopo il recente annullamento di sentenze precedenti da parte della Cassazione, che ha riaperto la strada per un nuovo processo.
I dettagli del processo e le accuse
Nella nuova fase del procedimento, i protagonisti sono Muhammad Hafiz Zulkifal, l’ex imam di Zingonia, Alì Zubair e Muhammad Siddique. Quest’ultimo, però, ha già riportato la sua morte, costringendo la difesa a fornire un certificato di morte ufficiale. Gli imputati sono accusati di avere non solo partecipato alla programmazione di attacchi terroristi in Pakistan, ma anche di aver allestito una rete di raccolta fondi in Sardegna per supportare i gruppi estremisti attivi nel loro paese d’origine.
In prima istanza, il 7 marzo 2022, la Corte d’Assise di Sassari aveva emesso una sentenza di non luogo a procedere, che è stata confermata in Appello il 5 giugno 2023. Gli imputati erano già stati sottoposti a un processo riguardante le stesse accuse, quindi era stato stabilito che non fosse opportuno procedere ulteriormente contro di loro. Tuttavia, il verdetto della Cassazione ha messo in discussione questo approccio, in quanto ha ritenuto che i reati contestati nei vari procedimenti fossero differenti.
Le decisioni della cassazione
La Cassazione ha chiarito che i reati attribuiti agli accusati non si sovrapponevano completamente, dando quindi avvio alla riapertura del caso. Il massimo organo giudiziario italiano ha ordinato la ripresa del procedimento e ha trasferito gli atti alla Corte d’Assise di Sassari per il nuovo processo. Questa evoluzione rappresenta un importante passo nel sistema giudiziario italiano, enfatizzando la complessità delle accuse legate al terrorismo internazionale e la necessità di un’analisi profonda e dettagliata dei singoli casi.
Le eccezioni mosse dalla difesa
Durante la prima udienza del nuovo processo, il collegio difensivo ha presentato delle eccezioni riguardo alla competenza territoriale e ai capi di imputazione, già inclusi nel dibattito legale. Gli avvocati Franco Villa, Maria Luisa Lai, Carolina Scarano e Anna Barone rappresentano i tre imputati e si preparano a sostenere le loro argomentazioni nella prossima udienza, fissata per il 10 dicembre. La Corte si pronuncerà su queste eccezioni, e l’esito di questa decisione avrà un impatto significativo sull’evoluzione del processo e sulla posizione legale dei tre uomini accusati.
Il caso di Sassari si inserisce in un contesto più ampio di lotta contro il terrorismo, evidenziando le sfide che le autorità italiane e internazionali devono affrontare per garantire la sicurezza e combattere attivamente le organizzazioni che operano ai margini della legalità. La comunità e le istituzioni sono particolarmente attente alle prossime fasi processuali per monitorare l’evoluzione della situazione giuridica di questi imputati.