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Nuovo libro esplora la storia di Ari attraverso il suo castello e la famiglia Nolli

Nuovo libro esplora la storia di Ari attraverso il suo castello e la famiglia Nolli - Bagolinoweb.it

Recentemente, ad Ari, un piccolo comune nella provincia di Chieti, è stato presentato un volume significativo dal titolo “Ari e il suo Castello,” scritto da Roberto Tomassetti e pubblicato da Edizioni Carabba. Questo libro non si limita a documentare la storia architettonica del palazzo baronale di Ari, ma racconta anche le vicende della famiglia Nolli, una delle dinastie più influenti della zona, contribuendo a fare luce su un periodo ricco di eventi storici e culturali.

La storia della famiglia Nolli

Il libro di Tomassetti getta un’interessante luce sulle figure principali della famiglia Nolli, a partire da Rodrigo Nolli, un politico attivo che nel 1861 divenne deputato al Parlamento del Regno d’Italia. Non solo è stato un rappresentante a livello nazionale, ma ha anche ricoperto il ruolo di sindaco di Napoli, evidenziando l’importanza della sua famiglia non solo a livello locale ma anche nazionale. Anni più tardi, suo figlio Mario Nolli seguì le orme del padre, servendo come vicesindaco di Napoli e successivamente come sindaco di Ari. La figura del barone Eduardo Picton Nolli completa la narrazione, offrendo una panoramica delle generazioni che hanno lasciato un’impronta significativa nella storia di Ari e oltre.

Il volume approfondisce anche il contesto storico in cui vissero questi personaggi, mostrando come le loro azioni politiche e sociali abbiano influenzato l’evoluzione del territorio. Attraverso aneddoti e documenti d’epoca, il libro offre un quadro completo che non solo onora la memoria di questi importanti esponenti, ma aiuta anche a comprendere il ruolo della nobiltà nell’Italia che si andava formando nel XIX e XX secolo.

Un palazzo come cenacolo culturale

Oltre alla storia politico-familiare, “Ari e il suo Castello” esplora il palazzo di Ari come punto di incontro per pensatori e artisti tra la fine del XIX secolo e metà del XX secolo. L’autore descrive come il castello non fosse solo una residenza aristocratica, ma un vero e proprio cenacolo dove si riunivano figure di spicco della cultura e della letteratura. Gabriele D’Annunzio, Luigi Pirandello, e Beatrice O’Brien, moglie di Guglielmo Marconi, sono solo alcuni dei nomi celebri che frequentarono il palazzo.

Queste personalità non solo contribuirono alla vita culturale dell’epoca, ma anche alla diffusione e alla promozione di idee innovative che segnarono profondamente la società italiana. Il libro di Tomassetti riporta aneddoti e curiosità su questi incontri, evidenziando come il castello di Ari fosse un luogo di dibattito e confronto intellettuale, un ambiente stimolante che ha favorito la nascita di concetti e opere che avrebbero poi avuto risonanza in tutto il Paese.

Presentazione del volume ad Ari

La presentazione del libro si è svolta recentemente presso il centro polivalente “Italo Porfilio” di Ari, su iniziativa di Franca De Felice Nolli, un evento che ha attirato l’attenzione di numerosi cittadini e appassionati di storia locale. Roberto Tomassetti ha avuto l’opportunità di illustrare i contenuti del suo lavoro, affiancato da diversi relatori tra cui il docente Nicola Ranieri e lo storico Giacomo De Crecchio. Presenti anche il sindaco Fabio Santone e il sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale Daniele D’Amario, i quali hanno sottolineato l’importanza di preservare e valorizzare la storia locale.

L’evento ha offerto un’importante occasione di riflessione sulla identità culturale del comune di Ari e sulla necessità di tramandare la propria storia alle future generazioni. La partecipazione attiva della comunità è stata una testimonianza del valore che i cittadini attribuiscono alla propria eredità culturale e alla figura della famiglia Nolli. Qui, la storia non è solo un passato da celebrare, ma un presente da integrare in una narrazione continua che continua ad influenzare la vita quotidiana della comunità.