Il recente annuncio del nuovo volo diretto tra Venezia e Shanghai ha acceso un’importante luce sui potenziali scambi commerciali e culturali tra Italia e Cina. Sotto la guida del presidente del Veneto, Luca Zaia, questa iniziativa si propone di rafforzare le connessioni tra le aziende venete e il mercato cinese, con l’obiettivo di ottimizzare i tempi di consegna e potenziare le collaborazioni tra i settori industriali. In base ai dati forniti dal Rapporto Istat 2023, attualmente circa 120 imprese venete interagiscono attivamente con partner commerciali cinesi, prevalentemente nei campi del manifatturiero e della tecnologia. Questo nuovo volo potrebbe rappresentare un impatto significativo sul prodotto interno lordo, con un potenziale di generazione di 100 milioni.
Le ricorrenze che legano Italia e Cina
L’inaugurazione del collegamento aereo si colloca all’interno di un contesto storico di interazioni tra Italia e Cina, segnando degli anniversari significativi. Venticinque anni fa, nel marzo 1999, il presidente cinese Jiang Zemin visitava Venezia, avviando un percorso di relazioni diplomatiche e commerciali con l’Europa. Nel luglio 2024, si celebrerà il 20° anniversario del Partenariato Strategico Globale tra i due paesi, sottolineando l’importanza crescente di tali relazioni. Inoltre, il 2024 segna anche i 700 anni dalla morte di Marco Polo, il celebre esploratore veneziano che ha storicamente rappresentato un ponte tra Europa e Asia, rendendo ancor più rilevante il momento attuale per il ripristino e l’intensificazione degli scambi internazionali.
Questi eventi non solo rievocano la lunga storia di collaborazioni, ma pongono anche le basi per un futuro di opportunità reciproche, particolarmente attraverso il nuovo volo che servirà come catalizzatore per nuove iniziative commerciali e culturali. Il legame tra Veneto e Cina resta cruciale, e questa riattivazione dei collegamenti aerei è vista come un modo per cementare tali relazioni.
Il valore del nuovo volo per le imprese venete
Enrico Marchi, presidente del Gruppo SAVE, ha descritto il nuovo volo come un risultato di un’importante sinergia tra vari attori: aziende, istituzioni e governi. La definizione « lavoro di squadra » evidenzia che l’iniziativa non è frutto del caso, ma di anni di preparazione e dialogo costruttivo, in particolare con la compagnia aerea China Eastern. L’investimento economico e le analisi approfondite sono state essenziali per garantire il successivo sviluppo delle relazioni commerciali tra le due nazioni.
Marchi ha sottolineato che questo volo rappresenta non solo una nuova rotta aerea, ma anche l’alba di una stagione di scambi e relazioni più forti con la Cina e l’Estremo Oriente. Le attese rivolte verso il futuro si traducono in speranze di ulteriori sviluppi di nuove rotte aeree, rafforzando il dialogo con un’area del mondo che, storicamente, è parte integrante dell’identità veneziana.
Venezia come crocevia internazionale
Venezia si conferma come il terzo scalo intercontinentale italiano, un dato che le conferisce un ruolo strategico nel panorama dei trasporti aerei europei. Secondo il presidente Zaia, l’apertura di questo nuovo volo è il risultato di una visione strategica, proiettando il Veneto verso un orizzonte di nuove opportunità. Questo collegamento aereo rappresenta un traguardo simbolico, incarnando l’ambizione della regione di diventare un punto di riferimento nei rapporti internazionali.
Zaia ha affermato che il Veneto è pronto a esplorare le vaste potenzialità del mercato asiatico, considerandolo un passo fondamentale per la crescita economica del territorio. Il progetto si distingue come un’opportunità per attrarre investimenti e sviluppare sinergie tra attori economici europei e asiatici. Il governo regionale guarda oltre, mirando a stabilire relazioni ancora più solide e a tracciare rotte innovative nel panorama globale.
Il nuovo volo Venezia-Shanghai si configura quindi come un importante passo verso una rete di collegamenti internazionali più ampia e articolata, assumendo un ruolo chiave nel favorire scambi e relazioni che possano beneficiare non solo le aree coinvolte, ma l’intera economia. Il contesto attuale sembra promettere un futuro all’insegna della collaborazione e della prosperità condivisa.