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Nuove deroga per abbruciamenti: ampliato l’elenco dei comuni interessati in Campania

Nuove deroga per abbruciamenti: ampliato l'elenco dei comuni interessati in Campania - Bagolinoweb.it

La Regione Campania ha recentemente ampliato l’elenco dei comuni della provincia di Avellino e Salerno coinvolti nelle deroghe degli abbruciamenti legate al settore castanicolo. Questa decisione, salutata con entusiasmo dai circoli del Partito Democratico del Vallo di Lauro, rappresenta un importante passo verso il sostegno dei produttori agricoli locali e la salvaguardia delle pratiche tradizionali di gestione dei castagneti.

L’ampliamento dell’elenco dei comuni

Nel contesto di un decreto pubblicato il 24 settembre 2024, la Direzione Generale Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ha accolto le richieste formulate dai sindaci dei comuni di Moschiano, Quindici, Taurano e Calabritto in provincia di Avellino e di Tramonti, Scala e Ravello in provincia di Salerno. In precedenza, tali comuni non erano stati inclusi nell’elenco dei comuni considerati castanicoli, il che aveva creato notevoli difficoltà per i produttori locali.

Grazie a questo atto, ora ben sette nuovi comuni possono avvalersi delle deroghe previste per gli abbruciamenti, essenziali per le operazioni di pulizia che precedono la raccolta delle castagne. La decisione è stata accolta con grande soddisfazione da Francesco Iovino, segretario del circolo Pd di Lauro, il quale ha sottolineato l’importanza di una risposta rapida da parte della Regione. Inoltre, Iovino ha evidenziato come l’attenzione della giunta De Luca verso le necessità locali sia un segnale di impegno per il territorio.

L’ampliamento dell’elenco è parte di una strategia più ampia per supportare un settore chiave per l’economia rurale campana, che è da sempre collegato alla tradizione e cultura locale.

Il ruolo chiave del castagno da frutto in Campania

Il castagno da frutto è un elemento centrale per molte realtà agricole in Campania, in special modo nelle aree interne della regione. Con una produzione annuale di circa 261.000 quintali, la Campania rappresenta oltre il 50% della produzione nazionale di castagne. Questo prodotto non solo riveste un’importanza economica, ma è anche parte del patrimonio culturale della regione, riconosciuto con marchi di Indicazione Geografica Protetta per alcune varietà.

Negli ultimi anni, il settore ha affrontato gravi crisi fitosanitarie che hanno compromesso le produzioni. Tuttavia, grazie agli sforzi della Regione e alla reazione positiva dei produttori, si sta assistendo a una netta ripresa. La possibilità di effettuare abbruciamenti controllati è fondamentale per garantire una corretta preparazione del letto di caduta delle castagne, essenziale per una raccolta efficiente.

Di conseguenza, il ripristino e la regolamentazione delle pratiche di abbruciamento non solo faciliteranno le operazioni agricole, ma contribuiranno a garantire la qualità delle castagne, un prodotto molto apprezzato sia a livello regionale che nazionale.

Normative e misure di sicurezza per gli abbruciamenti

Con l’estensione delle deroghe per gli abbruciamenti, la Regione Campania ha stabilito un insieme di regole rigide per garantire che queste attività siano svolte in sicurezza. Tra le misure previste, è specificato che le operazioni di bruciatura devono avvenire a una distanza minima di 100 metri dai boschi e in spazi sgombri da vegetazione secca.

Ulteriori regolamenti stabiliscono che gli abbruciamenti possono essere eseguiti solo al mattino, dall’alba alle 9, e in assenza di vento, per ridurre i rischi di incendio. È obbligatorio che gli operatori siano presenti in numero adeguato e che dispongano di strumenti e attrezzature per spegnere eventuali focolai. Inoltre, deve essere fornita comunicazione alle autorità competenti almeno 48 ore prima dell’inizio delle operazioni.

Il mancato rispetto di tali prescrizioni sarà soggetto a sanzioni severe, evidenziando l’importanza della sicurezza nella gestione delle attività agricole e nella prevenzione degli incendi boschivi.

I comuni già inclusi nella deroga

Il provvedimento arriva in un momento in cui si cerca di garantire un adeguato supporto ai comuni già inclusi nel settore castanicolo. Tra i comuni irpini presenti nell’elenco vi sono Montella, Bagnoli Irpino, Cassano Irpino e altri, ognuno con le proprie tradizioni legate alla coltivazione del castagno.

Inoltre, anche i comuni della provincia di Benevento e Caserta, così come quelli di Napoli, beneficiano di queste misure, contribuendo a una strategia complessiva di supporto al settore agricolo e alla valorizzazione delle produzioni tipiche campane. L’inclusione di ulteriori comuni mira a creare un ambiente favorevole alla produzione sostenibile di castagne, di fondamentale importanza per l’economia agricola della regione.

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