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Movida notturna a Bari: giovani in strada e tensioni nel quartiere San Pasquale

Movida notturna a Bari: giovani in strada e tensioni nel quartiere San Pasquale - Bagolinoweb.it

La vita notturna a Bari continua anche dopo l’imposizione di alcune restrizioni da parte delle autorità locali. Nonostante la musica sia spenta, i giovani si radunano in gran numero lungo le vie dell’Umbertino e nel vicino quartiere di San Pasquale, sfidando le lamentele dei residenti che chiedono maggiore silenzio. Questo articolo esplora la situazione attuale della movida notturna a Bari, i suoi effetti sulla comunità e le iniziative intraprese dall’amministrazione comunale per affrontare il problema.

La movida notturna in Via Abrescia

Venerdì notte, alle 1.30, Via Abrescia, il cuore pulsante dell’Umbertino, è stato teatro di una vivace festa. Nonostante i locali siano stati costretti a spegnere la musica per rispettare le ordinanze comunali, i giovani hanno trovato modo di animare l’atmosfera con le loro chiacchiere e risate. Questo comportamento ha sollevato l’attenzione dei residenti, alcuni dei quali hanno lamentato un eccessivo rumore notturno che rende difficile il sonno e la tranquillità domestica.

Le strade, affollate di ragazzi, sono diventate impraticabili; marciapiedi stracolmi costringono i passanti a camminare sulla carreggiata, dove il traffico scorre senza particolari difficoltà. Questo afflusso di giovani ha sollevato preoccupazioni tra i residenti, che hanno esposto le loro lamentele già durante la precedente legislatura, mettendo in luce la necessità di un intervento più incisivo da parte delle autorità locali.

L’impegno dell’amministrazione comunale

Dopo le segnalazioni relative al baccano notturno, il sindaco Vito Leccese ha promesso di affrontare il problema. In particolare, è stata istituita la figura di un consigliere delegato alla gestione della movida notturna, Lorenzo Leonetti, noto anche come “sindaco della notte“. La sua nomina ha l’obiettivo di facilitare il dialogo tra i residenti e gli esercenti, mirato a raggiungere un compromesso tra le esigenze di tranquillità dei cittadini e il diritto degli imprenditori a gestire le proprie attività senza incorrere nell’etichetta di alimentatori dell’illegalità.

L’amministrazione ha già avviato incontri con entrambe le parti per discutere e cercare soluzioni condivise. Allo stesso tempo, la questione della movida notturna è diventata un tema centrale nei dibattiti pubblici, sebbene non sembri suscitare l’attenzione necessaria per una risoluzione rapida e soddisfacente.

I giovani e la loro percezione della movida

Intervistati a proposito della vivace atmosfera notturna che caratterizza l’Umbertino, molti giovani si sono espressi con una certa indifferenza alle esigenze dei residenti. La loro posizione è chiara: “Perché dovremmo andare altrove? Siamo sul mare e abbiamo un clima ideale per divertirci.” Questa mancanza di consapevolezza sulle conseguenze del loro comportamento crea una distanza tra le generazioni e solleva interrogativi sulla responsabilità condivisa nelle dinamiche di vita di quartiere.

Il fenomeno della malamovida, pur essendo circoscritto all’Umbertino, si fa comunque notare anche in altre zone come Via Volta, sebbene in misura ridotta. Qui, i giovani si radunano con meno frequenza ma il rumore e il caos non sembrano diminuire. Questa situazione sottolinea la necessità di un approccio più integrato da parte dell’amministrazione, unendo le forze delle componenti sociali per garantire una convivenza armoniosa tra vita notturna e abitabilità del quartiere.

Le tensioni in aumento tra giovani e residenti potrebbero indicare la necessità di approcci più proattivi per gestire la movida, con l’obiettivo di creare spazi di aggregazione che possano soddisfare tutti. La ricerca di un equilibrio tra divertimento e tranquillità è essenziale per il futuro della comunità di Bari.

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