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Maxi-operazione antimafia a Milano: azzerate le curve di Inter e Milan per estorsione

Maxi-operazione antimafia a Milano: azzerate le curve di Inter e Milan per estorsione - Bagolinoweb.it

Un’importante operazione della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano ha portato a un’azione decisiva contro il crimine organizzato legato alle tifoserie calcistiche. Questa operazione ha smantellato le dirigenze delle curve di Inter e Milan, facendo emergere un sistema di estorsioni e associazione per delinquere che ha avuto ripercussioni notevoli nel mondo del calcio. Il procuratore di Milano, Marcello Viola, ha chiarito che le due tifoserie avevano stabilito un patto di non conflitto per massimizzare i profitti, con l’intento apparentemente velato di proteggere le società calcistiche.

Un’operazione di grande portata

La vasta operazione condotta ieri ha visto l’arresto di numerosi capi delle curve di Inter e Milan, accusati di essere in una rete di associazione per delinquere finalizzata alle estorsioni in ambito sportivo. Durante una conferenza stampa tenutasi a Milano, il procuratore Viola ha informato la stampa e le televisioni su come dietro questa facciata si nascondesse un attivismo criminale volto principalmente all’ottenimento di vantaggi economici. Inter e Milan, secondo il procuratore, risultano quindi danneggiati da tali pratiche deleterie, rendendo le tifoserie protagoniste di un quadro preoccupante per la sicurezza e l’integrità sportiva.

Alla conferenza hanno preso parte anche figure di spicco, come il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo, e vari rappresentanti delle forze dell’ordine, che hanno collaborato attivamente a questa indagine. Melillo ha evidenziato come da tempo il suo ufficio sia impegnato nella creazione di unità specializzate per contrastare le infiltrazioni mafiose nei contesti sportivi, in particolare nelle logiche che consentono atteggiamenti razzisti e antisemiti negli stadi italiani.

I reati contestati e il quadro normativo

Le accuse mosse ai capi delle curve comprendono numerosi reati: associazione per delinquere con l’aggravante mafiosa, estorsione, e reati connessi come lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. In aggiunta, l’inchiesta ha portato alla scoperta di false dichiarazioni in atti destinati all’autorità giudiziaria e possesso di documenti di identificazione falsi. È importante sottolineare che, contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, l’inchiesta non ha rilevato attività legate ai traffici di droga, confermando piuttosto l’esistenza di un’organizzazione mirata a sfruttare l’ambiente calcistico.

Per mettere in atto quanto emerso dall’inchiesta, sono state eseguite decine di perquisizioni nei confronti di ulteriori indagati. Inoltre, la Divisione Anticrimine della Questura di Milano ha iniziato il processo per applicare divieti di accesso, i cosiddetti Daspo, a vari soggetti coinvolti. Questa serie di misure indica la volontà delle autorità di affrontare con fermezza la problematica delle infiltrazioni criminali nel panorama calcistico, puntando a garantire la sicurezza negli stadi e a preservare l’integrità delle competizioni sportive.

Conseguenze per il panorama calcistico milanese

Le ripercussioni di questa maxi-operazione potrebbero essere significative per il calcio milanese e, più in generale, per il movimento calcistico italiano. Azzerare le curve di due delle squadre più importanti del paese avrà effetti non solo sulla sicurezza negli stadi, ma anche sul clima degli eventi sportivi, spesso influenzato da dinamiche di violenza e intimidazione da parte di gruppi organizzati. Il fatto che le due principali squadre milanesi siano state danneggiate dalle attività illecite delle loro tifoserie mette in evidenza la corruzione radicata e il bisogno di una sorveglianza continua.

La questione della criminalità negli sport, in particolare nel calcio, è un tema complesso che deve essere affrontato con attenzione per evitare che questi fenomeni compromettano la passione e la competitività sportiva. Le misure cautelari e le indagini in corso sono segni di un impegno delle autorità nel voler proteggere l’integrità del calcio e nel contrastare qualsiasi fenomeno di violenza o intimidazione associato al tifoso organizzato.