Mathias Olivera: L’ambizione del Napoli per la Coppa Italia e la vita nella città partenopea
Mathias Olivera, esterno del Napoli, è tornato a parlare delle ambizioni della squadra in un’intervista a Radio CRC. La sua analisi si concentra non solo sui recenti successi, ma anche sulla preparazione e l’adattamento al nuovo metodo dell’allenatore Antonio Conte. Il calciatore, uruguayano di origine, offre uno sguardo approfondito sulla vita a Napoli, sulla sintonia con i compagni di squadra e sulla sua carriera.
La vittoria contro la Juventus e la compattezza della squadra
Un’importante vittoria
Il Napoli ha recentemente ottenuto una vittoria di rilievo contro la Juventus, una delle formazioni più prestigiose del campionato italiano. Olivera ha sottolineato l’importanza di questa partita, sia per il morale della squadra che per la sua strategia difensiva, rimanendo imbattuti in una sfida così impegnativa. “Abbiamo fatto una grande partita contro una grande squadra,” ha affermato Olivera, evidenziando come il lavoro svolto nei mesi precedenti stia dando i suoi frutti. Questo risultato non è frutto del caso, ma di un impegno costante che la squadra ha messo in atto fin dall’inizio della stagione.
Il segreto del successo
La ritrovata compattezza del Napoli è il risultato di un incessante lavoro di gruppo. Olivera ha descritto come la preparazione con il nuovo allenatore sta apportando notevoli miglioramenti. L’adattamento a un sistema di gioco con una difesa a tre rappresenta una novità per molti giocatori, compreso lui, che si sente comunque a proprio agio anche nel supportare la squadra in varie posizioni.
Obiettivo Coppa Italia: una competizione da conquistare
L’importanza della Coppa Italia
La Coppa Italia rappresenta un traguardo molto ambito per il Napoli. Olivera ha espresso chiaramente che vincere un trofeo è un obiettivo concreto, soprattutto ora che la squadra ha affrontato un avversario di alto calibro come la Juventus. “Credo che una coppa in più da vincere sia sempre un obiettivo importante,” ha affermato, indicando come la squadra volga ora il suo sguardo verso il prossimo incontro contro il Palermo. Il desiderio di conquistare il trofeo è palpabile e riflette la mentalità competitiva del gruppo.
I tifosi e il supporto del Maradona
Il coinvolgimento dei tifosi è fondamentale per la formazione partenopea. Olivera ha lanciato un appello affinchè il pubblico riempia lo stadio di Fuorigrotta, esprimendo la fiducia che la presenza massiccia dei sostenitori possa fare la differenza nelle partite cruciali. “Vogliamo un Maradona pieno e puntiamo a vincere, pensando partita dopo partita,” ha dichiarato, evidenziando il forte legame tra la squadra e la sua tifoseria.
Collegamenti con i compagni e vita a Napoli
La sintonia con Spinazzola
Un altro tema rilevante è la buona intesa con il compagno Leonardo Spinazzola, di cui Olivera ha elogiato le qualità come calciatore e come persona. “E’ un grandissimo calciatore: calcia con entrambi i piedi, è fortissimo,” ha dichiarato, sottolineando non solo le abilità tecniche, ma anche la professionalità e la personalità del compagno.
L’esperienza in città
Vivere a Napoli è un’esperienza unica, specialmente per un giocatore straniero come Olivera. Per lui, è un motivo di orgoglio, paragonando il calore della città a quello del Sudamerica. “Il Napoli è simile al Nacional, per il clima e la passione,” ha affermato, evidenziando il suo affetto per la squadra e la cultura locale. La connessione con la città va oltre il calcio, trasmettendo un senso di appartenenza che è emozionante per lui e la sua famiglia.
Obiettivi personali e consumo di caffeina
Aspirazioni individuali
L’attenzione di Olivera non è rivolta solo al successo della squadra, ma anche al suo sviluppo personale. Aspettandosi il primo assist stagionale, ha affermato che contribuire al successo della squadra rimane la sua priorità principale. Il focus è sull’efficacia in campo, piuttosto che su statistiche personali.
Le tradizioni culinarie
Infine, Olivera ha condiviso una curiosità sulla cultura alimentare del suo paese. Pur apprezzando il caffè italiano, non ha potuto fare a meno di sottolineare l’importanza del mate nella tradizione uruguaiana, descrivendolo come qualcosa di più di una bevanda: “è una tradizione che va avanti da tanti anni.” Questo piccolo dettaglio offre uno spaccato della personalità del calciatore, che intreccia il legame con le proprie radici anche nel contesto della sua carriera sportiva in Italia.