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Mantide della Brianza: la difesa di Tiziana Morandi si apre a risarcimenti durante il processo d’appello

Mantide della Brianza: la difesa di Tiziana Morandi si apre a risarcimenti durante il processo d'appello - Bagolinoweb.it

Tiziana Morandi, nota come “Mantide della Brianza“, è al centro di un caso giudiziario che continua a suscitare interesse e preoccupazione. Condannata nel dicembre 2023 dal Tribunale di Monza a 16 anni e 5 mesi di reclusione per una serie di rapine orribili, Morandi ha attirato l’attenzione dell’opinione pubblica non solo per la gravità dei reati commessi, ma anche per le modalità ingannevoli con cui ha prelevato denaro da vittime vulnerabili. La modalità di contatto attraverso i social e l’uso di sostanze narcotiche sono solo alcuni degli angoli più inquietanti di questa vicenda. Durante il processo di secondo grado, tenutosi oggi a Milano, è emersa una nuova dinamica che potrebbe cambiare il corso del procedimento.

Le accuse formulate nei confronti di Tiziana Morandi

Tiziana Morandi è stata condannata per aver raggirato e rapinato nove persone di età compresa tra i 27 e gli 83 anni. I suoi crimini, perpetrati in gran parte tramite l’utilizzo di benzodiazepine, evidenziano sia una premeditazione sia una malefica strategia volta a sfruttare le debolezze altrui. Le vittime, secondo le accuse, venivano contattate attraverso piattaforme social e, una volta adescate, Morandi somministrava loro sostanze per incapacitarle, per poi portare a termine le rapine. La condanna ricevuta in primo grado ha suscitato shock e indignazione, sottolineando la fragilità delle vittime e la gravità delle azioni della donna.

Il processo di appello si svolge ora in un contesto di tensione, con i legali che presentano nuove strategie difensive. Una delle questioni centrali emerse nel dibattito giuridico riguarda la responsabilità morale e penale di Morandi, a cui è stato richiesto di affrontare un risarcimento nei confronti di una delle sue vittime, l’unico che ha scelto di costituirsi parte civile nel processo. Questa dinamica introduce un possibile cambiamento nel clima del processo e nella valutazione delle colpe di Morandi.

La mossa della difesa e le potenziali conseguenze

Oggi in aula, il legale di Tiziana Morandi, avvocato Angelo Leone, ha chiesto un rinvio per approfondire un’interlocuzione con l’avvocata Barbara Giulivi, che rappresenta la giovane vittima che si è costituita parte civile. Questo approccio segna una strategia difensiva volta a esaminare la possibilità di un risarcimento che potrebbe compromettere le dichiarazioni della vittima e, secondo la difesa, influenzare la valutazione del tribunale riguardo la pena da infliggere.

Il rinvio del processo, deliberato dal giudice e accettato dalla procura generale, porta a una riprogrammazione dell’udienza per il 10 dicembre. Si sospetta che l’intenzione della difesa sia quella di forzare una negoziazione con la parte civile per facilitare un eventuale accordo di risarcimento, che potrebbe anche tradursi in uno sconto della pena per Morandi. È ormai evidente come la scelta di considerare il risarcimento non sia solo una questione monetaria, ma anche una manovra per alleggerire la posizione dell’imputata.

La posizione della procura e il futuro del caso

La sostituta procuratrice generale, Maria Pia Gualtieri, ha manifestato la propria indisponibilità a opporsi alla richiesta di rinvio presentata dalla difesa di Morandi. Questo atteggiamento potrebbe essere indicativo di una maggiore apertura da parte della procura a esplorare soluzioni alternative che possano favorire la risoluzione dell’intero caso, riducendo così anche il carico di lavoro per il sistema giudiziario.

Il dibattito si svolge ora su più livelli, da questioni legali riguardanti i risarcimenti a considerazioni sulla sanità mentale dell’imputata. La richiesta di perizia psichiatrica potrebbe essere nuovamente sollevata in appello, nonostante fosse stata negata in primo grado. Si attende che queste dinamiche si approfondiscano nel prossimo incontro tra le parti coinvolte, mentre cresce l’interesse e la preoccupazione dell’opinione pubblica riguardo l’esito di questo caso complesso e angosciante.