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L’Ucraina ribadisce la fermezza sulla restituzione dei territori occupati dalla Russia

L'Ucraina ribadisce la fermezza sulla restituzione dei territori occupati dalla Russia - Bagolinoweb.it

Con il conflitto fra Ucraina e Russia che si protrae da oltre due anni e mezzo, la posizione di KIEV rimane invariata: non ci sarà alcuna concessione territoriale per giungere a un accordo di pace. Il Ministero degli Esteri ucraino ha sottolineato l’importanza del completo ritiro delle forze russe dai confini riconosciuti a livello internazionale, condizione non negoziabile nel piano di pace proposto dal presidente VOLODYMYR ZELENSKY.

La situazione attuale dei territori occupati

Attualmente, la Russia controlla circa un quinto del territorio ucraino, compresa la penisola di CRIMEA, annessa nel 2014. La guerra, iniziata formalmente nel 2022, ha visto un intensificarsi delle ostilità e una crescente difficoltà per innumerevoli civili. Questo contesto si è tradotto in una serie di difficoltà economiche e sociali per l’Ucraina, portando a una sistematica distruzione di infrastrutture e alla perdita di vite umane. Le autorità ucraine hanno chiarito che la soluzione a lungo termine non può realizzarsi mentre siano in atto occupazioni militari.

Il Ministero degli Esteri ha affermato che le soluzioni temporanee non possono garantire una pace duratura, bensì rischiano di prolungare il conflitto. In un contesto internazionale caratterizzato da numerose critiche verso la Russia, KIEV avverte che è fondamentale intensificare la pressione affinché Mosca si ritiri completamente dai territori occupati. La dichiarazione del Ministero ha delineato un piano di azione per ottenere un supporto internazionale e costruire alleanze utili per ripristinare la pace.

Il discorso di Zelensky all’Assemblea generale dell’Onu

Oggi, il presidente ZELENSKY si preparerà a presentare la sua visione all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, un evento che segna la sua terza partecipazione da quando la Russia ha lanciato l’invasione. La sua presenza è accompagnata dalla necessità di ribadire l’importanza di un intervento internazionale attivo nella crisi ucraina e la richiesta di un supporto incondizionato per il ripristino della sovranità nazionale.

In occasione di questo incontro, il ministro degli Esteri russo, SERGEI LAVROV, avrà il suo turno di parola nei giorni seguenti, ma la figura del presidente RUSSO VLADIMIR PUTIN è assente, non partecipando dal 2015. Il discorso di Zelensky rappresenterà un’importante opportunità per il leader ucraino di incanalare il sostegno degli Stati membri nel corso della sessione autunnale dell’Onu.

Il presidente ucraino ha già svolto vari incontri, tra cui quello con la presidente del Consiglio italiano, GIORGIA MELONI. ZELENSKY ha messo in evidenza l’importanza dell’impegno italiano e il supporto dimostrato in ambito internazionale, sottolineando l’intenzione di proseguire sulla strada della cooperazione strategica per una pace duratura.

La posizione dell’Italia nel sostegno all’Ucraina

Malgrado la distanza fisica, GIORGIA MELONI parteciperà all’incontro tramite videocollegamento, sostenendo fermamente che la posizione italiana a favore dell’Ucraina rimane costante. In risposta alle speculazioni sulla possibilità di un cambiamento, la presidente ha affermato che non ci sono in atto revisioni significative della politica estera del governo italiano. Ha espresso gratitudine a ZELENSKY per la sua determinazione nel rivolgersi alla comunità internazionale, evidenziando i progressi raggiunti sotto la presidenza italiana del G7.

MELONI ha altresì sottolineato che la coerenza della posizione italiana sia essenziale non solo per il prestigio della nazione, ma anche per la credibilità dell’Italia sulla scena mondiale. Nell’affermare che l’Italia sta dimostrando di essere un’alleata seria e affidabile, ha negato ogni tentativo di insinuare che ci possano essere adattamenti nel sostegno all’Ucraina, lasciando ben chiaro che la linea politica è ben definita e coerente con gli impegni presi a livello internazionale.