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Luciano Spalletti in visita al Policlinico Sant’Orsola di Bologna: un gesto di supporto e vicinanza

Luciano Spalletti in visita al Policlinico Sant'Orsola di Bologna: un gesto di supporto e vicinanza - Bagolinoweb.it

Questa mattina, il Commissario Tecnico della Nazionale Italiana di Calcio, Luciano Spalletti, ha visitato il Policlinico Sant’Orsola di Bologna su invito del Presidente della Fanep, un gesto che sottolinea l’importanza del supporto morale e della solidarietà nel mondo dello sport. In un momento in cui il calcio è spesso al centro di polemiche e pressioni, l’incontro di Spalletti con le famiglie e il personale medico testimonia un lato più umano e sensibile del suo ruolo.

Incontro con il personale medico e le famiglie

Alle 10 del mattino, Spalletti è stato accolto dalla direttrice dell’Unità Operativa Complessa di Neuropsichiatria Infantile e Adolescenza, Simone Chiodo. Durante l’incontro, il CT ha avuto l’opportunità di parlare non solo con la dottoressa, ma anche con un gruppo di famiglie che affrontano sfide quotidiane legate alla salute e al benessere dei propri bambini. Questi momenti di confronto sono cruciali per creare un legame tra diversi ambiti di intervento, dove il calcio e la medicina si incontrano sulla base di valori umani ed emotivi. Spalletti ha messo in risalto l’importanza di un approccio empatico nei confronti dei giovani pazienti, affermando che “i miei calciatori debbono sentire che gli voglio bene, per me è fondamentale.”

Le parole di Spalletti non sono solo un’affermazione di principio, ma riflettono una filosofia che cerca di trasmettere un senso di comunità e sostegno. La sua visita ha offerto un momento di gioia e speranza a coloro che si trovano in situazioni difficili, dimostrando che anche le figure pubbliche possano svolgere un ruolo positivo al di là dei campi di gioco.

La riflessione personale di Spalletti

Luciano Spalletti ha condiviso con i presenti la sua esperienza agli Europei, dove ha vissuto momenti di difficoltà, e il percorso di riscatto avviato con la vittoria in Nations League contro la Francia a Parigi. Questo contrasto tra il fallimento e la rinascita serve a sottolineare il valore della resilienza, non solo nel calcio, ma nella vita di tutti i giorni. Il CT ha esemplificato come le interazioni umane, come quelle vissute in questa visita, diventino un patrimonio emotivo e motivazionale per affrontare le sfide della carriera, sia sportive che personali.

Spalletti ha enfatizzato il significato di apprendere e trarre insegnamenti da ogni esperienza, affermando che contatti e confronti come quello di oggi alimentano un “grande patrimonio.” Le sue parole incoraggiano le persone a vedere oltre le loro difficoltà e a trarre forza dalle relazioni umane.

Un gesto di umanità al Policlinico

Dopo l’incontro con le famiglie, il Commissario Tecnico si è diretto al primo piano dell’Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi. Qui, Spalletti ha visitato i malati, interagendo con i volontari di Fanep, i medici e gli operatori sanitari. Questo incontro ha rappresentato un momento di umanità e sensibilità, in cui la figura del CT ha assunto un’importanza simbolica, oltre che sportiva.

La presenza di Spalletti al Policlinico non è stata solo una visita, ma un vero e proprio messaggio di supporto a tutti coloro che lavorano nel settore della salute, spesso in situazioni difficili e gravose. In questo modo, il calciatore, molto amato in Italia, diventa un portavoce dei valori di cui lo sport è portatore: passione, dedizione e umanità.

L’incontro di oggi dimostra come lo sport possa andare oltre il campo, toccando le vite delle persone e contribuendo a formare una comunità più solidale e unita.