Lucia Pica, make-up artist di fama internazionale, racconta il suo straordinario percorso professionale e personale, che la porta dalle strade di Napoli alle passerelle di moda di Londra. Nel suo dialogo con l’autrice Valeria Parrella, Lucia esplora temi quali l’identità, la vulnerabilità e il potere del trucco come forma di espressione. Questo articolo offre uno sguardo approfondito sulla vita e sulle esperienze che hanno plasmato la carriera di una delle figure più influenti nel mondo della bellezza.
La luce di Napoli e la vita a Londra
Incontrare Lucia Pica è un’esperienza illuminante, non solo per la sua personalità vivace ma anche per le storie che racconta. Cresciuta a Napoli, Lucia è fortemente legata alla bellezza della sua città natale, descrivendola come un luogo di luce, colore e intensa vitalità. “Tornare a Napoli significa riscoprire la luce arancione e rosa dei pomeriggi estivi,” esprime con entusiasmo, parlando della nostalgia che prova per l’atmosfera partenopea. Vivendo a Londra da 23 anni, avverte la mancanza della comunità e dell’intimità che caratterizzano Napoli. In contrasto con la vita frenetica di una grande città come Londra, dove le persone spesso non si conoscono nemmeno tra vicini di casa, il senso di appartenenza a Napoli è per lei fondamentale.
Nel suo racconto, Lucia rivela che la sua passione per il trucco è iniziata in tenera età, grazie a una vicina di casa che la introduce all’universo dei cosmetici. Non sapeva ancora di voler fare la make-up artist, ma l’amore per la moda era già presente. “A dieci anni passavo ore a truccarmi di nascosto,” ricorda, con un sorriso, mostrando come già allora si sentisse attratta dalla trasformazione e dall’estetica. La sua carriera prende forma quando a 19 anni decide di partire per Londra, inizialmente per una nuova esperienza di vita.
Dalla scoperta del talento alla carriera internazionale
Lucia si imbatte nel mondo del trucco in un modo piuttosto fortuito. Grazie all’incoraggiamento di un’amica, si iscrive a un corso di trucco che cambierà il corso della sua vita. Dopo soli pochi mesi, l’insegnante riconosce il suo talento e la coinvolge in un’esperienza lavorativa su un set di James Bond. “Iniziai a stalkerare le truccatrici, chiedendo di poter lavorare con loro,” racconta divertita. La sua perseveranza e determinazione la portano ad entrare nel team di Charlotte Tilbury, una delle make-up artist più rispettate al mondo.
“Un giorno, dopo un anno di insistenze, l’agente di Charlotte mi chiama,” prosegue. Questo è il primo passo verso una carriera straordinaria. Lavorando a stretto contatto con Tilbury, Lucia riesce a crescere professionalmente, diventando la prima assistente della truccatrice e iniziando così il suo percorso verso il successo. Dopo otto anni di collaborazioni, Lucia persegue un altro grande obiettivo: diventa la direttrice creativa di Chanel, dove ha la responsabilità di creare collezioni e campagne pubblicitarie. Oggi, dopo anni di esperienza, collabora con Byredo, continuando a innovare e portare la sua visione artistica nel mondo della bellezza.
L’arte del trucco come espressione personale
Per Lucia, la creatività è influenzata da tutto ciò che la circonda. Si lascia ispirare da esperienze quotidiane, conversazioni e persino dalla noia. “A volte ho bisogno di annoiarmi per ferire la mia creatività,” racconta, spiegando come i momenti di inattività possano scatenare idee e nuove visioni. Ogni sua collezione si costruisce attraverso un mix di ispirazione, passione personale e emotività. “La mia vulnerabilità è un tema ricorrente nel mio lavoro,” afferma, evidenziando come questa si manifesti attraverso le sue scelte artistiche.
Lucia punta molto sul potere delle emozioni nel trucco. “Quando trucco qualcuno, voglio evocare un ricordo o una reazione interiore,” spiega. La sua visione della bellezza non è mai superficiale; al contrario, crede che ogni trucco debba riflettere l’individualità. Prendendo come esempio il suo angioma, condivide come la sua crescita personale l’abbia portata ad accettare e valorizzare le sue peculiarità, trasformando la vulnerabilità in un punto di forza.
Il potere terapeutico del makeup
Per Lucia, il trucco è molto più di una semplice applicazione di cosmetici; è un modo per comunicare e connettersi con gli altri. Sottolinea l’importanza di prendersi cura di sé e del proprio aspetto come un atto di amore per se stessi. “Il trucco non deve essere visto come un modo per nascondere le imperfezioni, ma come un’opportunità per mettere in risalto la propria bellezza unica,” afferma. Credere nella propria bellezza, al di là dei canoni imposti dalla società, è un messaggio centrale nella sua filosofia.
Lucia evidenzia anche l’importanza di fare scelte consapevoli riguardo alla propria immagine. “La vera libertà sta nel decidere come vogliamo presentarci al mondo, senza sentirci obbligati a seguire pressioni esterne,” afferma. Questo approccio rappresenta un invito a riflettere sul proprio modo di esprimersi, incoraggiando l’accettazione delle proprie vulnerabilità.
Il viaggio continua
L’arte di Lucia Pica va oltre il trucco; è un vero e proprio viaggio di auto-esplorazione e accettazione. La sua storia spinge a considerare il make-up come uno strumento di espressione personale, in grado di valorizzare l’autenticità e la vulnerabilità. Ogni giorno Lucia continua a scoprire nuove sfide e opportunità nel suo lavoro, trasformando esperienze personali in arte e bellezza, portando una luce unica nel mondo della moda e oltre.