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L’oro di Capri fa il suo debutto a Terra Madre: l’evento di Slow Food a Torino

L'oro di Capri fa il suo debutto a Terra Madre: l'evento di Slow Food a Torino - Bagolinoweb.it

L’importante manifestazione di Slow Food, Terra Madre Salone del Gusto, si svolgerà a Torino dal 26 al 30 settembre, raccogliendo l’attenzione di produttori, cuochi e attivisti provenienti da tutto il mondo. Quest’anno, per la prima volta, L’Oro di Capri sarà presente, portando con sé la storicità e le tradizioni dei suoi uliveti secolari. L’evento rappresenta un’opportunità per esplorare la cultura agricola locale e le pratiche sostenibili messe in atto nell’isola di Capri.

Terra Madre Salone del Gusto: un evento globale

Terra Madre Salone del Gusto è uno degli eventi più significativi per la comunità agroalimentare globale. Organizzato da Slow Food, riunisce ben 150 paesi, creando un ambiente fertile per il dialogo tra produttori, consumatori e attivisti. Questo anno, l’evento si svolgerà al Parco Dora di Torino, un’area che è stata oggetto di riqualificazione e rappresenta un simbolo di rinascita urbana.

Il festival è caratterizzato da una serie di laboratori, conferenze e degustazioni, mirate a esplorare le varie sfaccettature delle tradizioni culinarie e agricole. I visitatori potranno conoscere i produttori, condividere esperienze e apprendere pratiche sostenibili. Questa iniziativa si inserisce in un contesto globale di crescente attenzione verso l’alimentazione sostenibile e il recupero delle tradizioni culturali legate all’agricoltura.

L’oro di Capri: tradizione e innovazione

La partecipazione de L’Oro di Capri a Terra Madre non è solo un’occasione per mettere in mostra un prodotto di alta qualità, ma anche per raccontare una storia di recupero e valorizzazione del paesaggio agricolo dell’isola. L’Associazione L’Oro di Capri, attiva dal 2014, ha dedicato anni di lavoro al ripristino degli uliveti, che sono parte integrante della cultura locale e del patrimonio agricolo. Gli ulivi di Capri, alcuni secolari, non sono solo una risorsa economica, ma anche un simbolo della resilienza e dell’identità locale.

Durante l’evento di Torino, si svolgerà un laboratorio di degustazione in programma venerdì 27 settembre, dove esperti del settore illustreranno le tecniche moderne di coltivazione affiancate alle tradizioni storiche. Questo contribuirà a sensibilizzare i partecipanti sull’importanza di preservare le pratiche agricole locali mentre si abbraccia l’innovazione.

Eventi in programma: laboratori e presentazioni

L’Oro di Capri sarà protagonista di due eventi chiave durante il festival. Il primo, un laboratorio di degustazione di legumi e olio extravergine d’oliva, si svolgerà il 27 settembre. Qui, guidati da esperti e chef, i partecipanti avranno l’opportunità di assaporare prodotti d’eccellenza, comprendendo il valore delle vecchie colture accanto a tecniche agricole moderne.

Il secondo incontro, fissato per sabato 28 settembre, vedrà la presentazione del libro illustrato “Gli olivi di Capri, una storia di agricoltura eroica”, realizzato da Simonetta Capecchi. Questo volume racconterà non solo la storia degli uliveti ma anche il percorso compiuto dall’associazione per rigenerare le terre dimenticate, focalizzandosi sulla costa sud-occidentale di Capri. Sarà un’importante occasione per riflettere sui risultati ottenuti in dieci anni di lavoro e sulle sfide future.

Un futuro promettente per l’olivicoltura a Capri

Le prospettive per l’olivicoltura a Capri si presentano incoraggianti. Secondo l’agronomo Angelo Lo Conte, ci si aspetta una produzione di alta qualità grazie a condizioni climatiche favorevoli e buone pratiche agronomiche. Si prevede un raccolto di circa 7000 litri d’olio da oltre 50 ettari di uliveti, con frutti di dimensioni eccezionali e sani. Questi dati non solo testimoniano il lavoro degli olivicoltori, ma pongono anche l’accento sull’importanza della sostenibilità e della qualità nel settore agroalimentare locale.

La partecipazione a Terra Madre rappresenta un’opportunità non solo per L’Oro di Capri, ma per tutta la comunità agricola dell’isola di interagire con altre realtà globali, riflettendo sulle pratiche che possono portare a una maggiore sostenibilità e valorizzazione delle risorse locali.