in

Liste d’attesa nella sanità lucana: il governo regionale a rischio sui diritti dei cittadini

Liste d'attesa nella sanità lucana: il governo regionale a rischio sui diritti dei cittadini - Bagolinoweb.it

In Basilicata, le liste d’attesa per visite mediche e prestazioni sanitarie continuano a costituire una problematica urgente che necessita di risposte concrete. Durante una conferenza stampa tenutasi al Palazzo del Consiglio Regionale, Giovanni Vizziello, Presidente del Gruppo Consiliare Basilicata Casa Comune, ha esposto un piano per affrontare questo fenomeno con misure che potrebbero migliorare l’accessibilità ai servizi sanitari. Accanto a lui, i consiglieri regionali di centrosinistra hanno sostenuto l’importanza di garantire a tutti i cittadini l’accesso equo a cure necessarie, richiamando l’attenzione sulla crisi attuale del sistema sanitario.

La situazione delle liste d’attesa e i diritti dei cittadini

Durante l’incontro, Vizziello ha evidenziato come le lunghe attese per le prestazioni sanitarie possano compromettere i principi di equità e universalità delle cure, elementi fondanti della Costituzione italiana. “Le liste d’attesa stanno minando i diritti dei cittadini – ha affermato – creando un sistema dove solo chi può permettersi di pagare prestazioni nel privato ha accesso alla salute, mentre gli altri vengono costretti a rimanere in una condizione di attesa inaccettabile.”

Il leader ha messo in evidenza come l’attesa prolungata possa portare a gravi conseguenze per la salute pubblica, rendendo alcuni interventi indispensabili solo per coloro che possono affrontare spese aggiuntive, spesso significative. Un’analisi approfondita dei costi sostenuti da famiglie lucane ha mostrato che, nell’ultimo anno, sono stati spesi circa 1200 euro a famiglia per prestazioni che avrebbero dovuto essere fornite dal servizio sanitario nazionale. Questo rappresenta una vera e propria tassa occulta, che aumenta il divario tra chi può e chi non può permettersi cure adeguate.

Proposte per un miglioramento della sanità

Per ridurre le liste d’attesa, Vizziello ha sottolineato l’importanza di attuare delle misure suggerite dalla legge, come la possibilità di tenere aperti i laboratori medici e diagnostici anche in orari serali e durante il fine settimana. Tali interventi, secondo il presidente, sono previsti dal Decreto Schillaci e possono giocare un ruolo cruciale nel migliorare i tempi di attesa delle prestazioni. Inoltre, è stata proposta l’adozione di centri unici di prenotazione, che accorperebbero le agende delle strutture sanitarie pubbliche e private, rendendo più agevole l’accesso alle cure necessarie.

Un altro aspetto essenziale del piano riguarda l’introduzione di un sistema di sanzioni per le strutture ospedaliere che non rispettano i tempi previsti per le prestazioni. In questo modo, i cittadini potrebbero avere una garanzia di ricevere le cure nei tempi stabiliti, con particolare attenzione ai casi più urgenti.

Azioni urgenti e responsabilità

La mozione presentata da Vizziello e dal gruppo di minoranza in Consiglio Regionale è un appello a intervenire attivamente e con determinazione per migliorare l’attuale situazione. Secondo quanto affermato, la Regione ha a disposizione circa 7 milioni di euro che potrebbero essere impiegati per migliorare i tempi di attesa per visite mediche e accertamenti diagnostici.

Angelo Chiorazzo, leader di Basilicata Casa Comune, ha ribadito la necessità di un monitoraggio continuo delle liste d’attesa per garantire trasparenza e responsabilità da parte delle autorità sanitarie. Ha inoltre sottolineato che la Piattaforma nazionale di monitoraggio rappresenta una delle innovazioni più importanti introdotte dal Decreto Schillaci, confermando così un approccio sistematico nella gestione delle lunghe attese. Questa piattaforma potrebbe fornire strumenti pratici per una gestione più efficace delle prestazioni sanitarie nella regione.

Queste operazioni di monitoraggio e le misure proposte da Vizziello mirano non solo a migliorare l’attuale situazione, ma anche a garantire che i diritti fondamentali dei cittadini lucani siano rispettati.