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Liliana Segre: “Il fascismo non è mai morto”, debutta la terza stagione de ‘Il cavallo e la torre’

Liliana Segre: "Il fascismo non è mai morto", debutta la terza stagione de 'Il cavallo e la torre' - Bagolinoweb.it

La senatrice a vita Liliana Segre affronta temi di grande rilevanza storica e culturale in vista del suo 94esimo compleanno. Le sue affermazioni possono far riflettere su come il passato possa influenzare il presente. La terza stagione del programma ‘Il cavallo e la torre‘, in onda su Rai3, ha come ospite d’onore Segre, che sottolinea l’importanza della memoria e il rischio di nostalgia per regimi oppressivi.

L’eredità del fascismo nel dibattito contemporaneo

Liliana Segre, con la sua testimonianza, porta un messaggio forte e chiaro sulla persistenza di alcune ideologie. La senatrice sottolinea che le simpatie per il fascismo non si sono mai completamente spente. Durante l’intervista con Marco Damilano, Segre osserva come tali sentimenti possano manifestarsi anche in frasi comuni e atteggiamenti quotidiani. “Conosco persone” afferma, “che non si limitano più a dire ‘quando si stava peggio si stava meglio'”. Sottolinea che questi tipi di discorsi possono nascondere una nostalgia per epoche buie, evidenziando una retorica che appare pericolosamente attuale.

Il suo richiamo alla responsabilità collettiva è fondamentale in un contesto in cui la storia sembra ripetersi. La senatrice invita a riflettere sulle conseguenze di tali nostalgie, ponendo l’accento sull’importanza di essere custodi della memoria storica. Questo aspetto è cruciale non solo per la dimensione individuale, ma anche per quella sociale e politica. La ripresa di certi slogan e atteggiamenti può creare un clima di paura e divisione, lontano dai valori di unità e democrazia che dovrebbero caratterizzare la società italiana.

Il valore dell’articolo tre della Costituzione

Durante l’intervista, Segre non si limita a parlare di nostalgie fasciste, ma difende a spada tratta l’articolo tre della Costituzione Italiana. “Innamorata come sono dell’articolo tre – prosegue – ogni volta che ho sentito che si vuol cambiare questo, si mette a repentaglio quell’etica morale dei nostri padri costituenti”. Questo articolo è per Segre una pietra miliare fondamentale, che garantisce il diritto all’uguaglianza e al riconoscimento delle diversità.

La senatrice a vita esprime la sua preoccupazione per le potenziali modifiche che potrebbero minacciare le basi su cui si fonda la democrazia italiana. Il suo attaccamento al testo costituzionale rappresenta il legame profondo tra la memoria storica e l’impegno politico attuale. Cambiare la Costituzione è una questione delicata, che richiede una riflessione approfondita e un forte consenso popolare. Segre mobilita il suo passato di antifascista per difendere ciò che considera un patrimonio da preservare. Rinegoziare questi fondamenti, afferma, sarebbe un atto che mette in discussione l’ordine morale su cui si basa la società italiana.

Il ruolo della memoria nella costruzione della società

Il programma ‘Il cavallo e la torre‘, che affronta temi di grande rilevanza sociale e culturale, trova nella figura di Liliana Segre una fonte di ispirazione e di riflessione. La sua longevità e la dignità con cui affronta la vita sono un esempio per le nuove generazioni. Parlando della sua esperienza, Segre parla non solo delle atrocità vissute durante l’Olocausto, ma anche dell’amore per la democrazia e per i principi che la sostengono.

La rinascita della memoria storica è fondamentale per la costruzione di una società coesa e giusta. Segre incoraggia a mantenere viva la memoria del passato, non solo come riflessione su ciò che è stato, ma come avviso per il presente e il futuro. La lotta contro l’intolleranza e il risorgere di ideologie che tentano di sovvertire i principi democratici devono essere affrontati con coraggio e determinazione. Ogni cittadino ha il potere di contribuire a questa battaglia, preservando la memoria e promuovendo una cultura del rispetto e della dignità per tutti.

La presenza di Liliana Segre in questa nuova stagione de ‘Il cavallo e la torre‘ non è solo un omaggio alla sua storia, ma un invito a interrogarsi costantemente su ciò che significa essere cittadini in una democrazia. La pugna per la libertà e l’uguaglianza, secondo Segre, deve continuare, adattandosi ai tempi, ma mantenendo saldi i valori fondamentali.