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Licenziamento e mancato pagamento: la denuncia di un’accompagnatrice turistica di Pescara

Licenziamento e mancato pagamento: la denuncia di un'accompagnatrice turistica di Pescara - Bagolinoweb.it

Un caso di licenziamento senza giusta causa sta attirando l’attenzione nel settore turistico abruzzese. Una 55enne, ex pubblicista e attualmente accompagnatrice turistica, ha raccontato la sua esperienza in una lettera indirizzata al deputato del Partito Democratico Luciano D’Alfonso. La vicenda si snoda tra promesse non mantenute e risorse mal gestite presso l’aeroporto d’Abruzzo, una realtà che, secondo l’ex lavoratrice, mostra segnali di degrado e inefficienza.

Il racconto di una professionalità trascurata

La lavoratrice racconta di aver dedicato l’estate a un impegno lavorativo che, sebbene formalmente fosse legato a una mansione di impiegata amministrativa presso un’agenzia di noleggio auto, si è trasformato in un compito ben più complesso. L’agenzia Trabooking, situata all’aeroporto di Pescara, si occupava di incoming turistico, ma la 55enne spiega che molti pacchetti offerti erano di bassa qualità e poco appetibili per i turisti.

In risposta a questa situazione, ha deciso di mettersi in gioco, creando e vendendo pacchetti più attrattivi con l’intento di incentivare l’incoming nella regione. Si è impegnata a diversificare l’offerta, sviluppando alternative che avrebbero potuto risultare più negli interessi dei viaggiatori. Nonostante i suoi sforzi, che avrebbero dovuto essere accolti come un valore aggiunto per l’azienda, il suo lavoro non è stato riconosciuto.

Le modalità del licenziamento

Dopo un periodo di intenso lavoro, l’accompagnatrice si è vista recapitare un licenziamento, senza alcuna giustificazione valida. La donna ha ricevuto solamente un acconto sullo stipendio, mentre il resto del pagamento è rimasto in sospeso. Durante la comunicazione del licenziamento, è stata rassicurata con la promessa di una riassunzione in una forma di lavoro differente, ipotesi che, a tutt’oggi, non si è concretizzata.

Questa situazione ha sollevato interrogativi sulla gestione delle risorse umane all’interno dell’agenzia e sul rispetto dei diritti dei lavoratori in un’industria che si propone come la spina dorsale dell’economia abruzzese. La lettera inviata a D’Alfonso, che esprime il desiderio di vedere tutelati i diritti dei lavoratori, mette in luce un problema sistemico che colpisce non solo l’ex dipendente, ma interessa l’intero settore.

L’intervento del politico

Luciano D’Alfonso ha risposto alla denuncia, manifestando la propria preoccupazione per l’accaduto. Il deputato ha trascorso anni a combattere contro quella che definisce una gestione fallimentare dell’aeroporto d’Abruzzo, ponendo l’accento sull’importanza di un servizio di alta qualità per attrarre viaggiatori. D’Alfonso ha espresso l’auspicio che quanto accaduto non sia frutto di cattive pratiche aziendali, bensì di un errore involontario.

Il deputato ha anche accennato a un’idea provocatoria, suggerendo che nel caso di disfunzioni gravi all’interno della gestione aeroportuale, potrebbe essere necessario un intervento pubblico di denuncia dei problemi, quasi a voler “benedire” il servizio e il suo progressivo miglioramento. La sua azione di advocacy mira a dare voce a chi, come l’accompagnatrice turistica, si trova in una posizione di vulnerabilità.

L’appello alla giustizia sociale

La vicenda non solo fa emergere i diritti dei lavoratori, ma solleva anche questioni più ampie circa la gestione degli spazi aeroportuali e il loro impatto sulle economie locali. Le parole della donna, forti e chiare, pongono in evidenza come sia fondamentale garantire equità e giustizia sociale nei luoghi di lavoro, affinché simili situazioni non si ripetano in futuro.

L’auspicio è che l’attenzione mediatica generata da questo episodio possa contribuire a sollecitare un cambiamento e portare alla luce problemi di occupazione e gestione all’interno di un settore che, per la sua importanza strategica, merita un’attenzione particolare da parte delle istituzioni e degli operatori economici.