Il XII Rapporto nazionale sull’economia del mare rivela dati significativi sul ruolo del sud Italia nel panorama economico del paese. Con un valore aggiunto diretto di 65 miliardi di euro e un contributo complessivo che raggiunge i 180 miliardi, il settore marittimo si conferma cruciale, con particolare attenzione riservata alle otto regioni del sud, dove si genera il 32% del valore aggiunto nazionale. La Sicilia emerge come leader indiscussa in questo contesto. Questo report è stato presentato durante la seconda edizione del Forum Risorsa Mare, a Palermo, un evento che riunisce esperti e operatori del settore per discutere le opportunità e le sfide del mercato marittimo.
Il valore dell’economia del mare in Italia
L’economia del mare in Italia rappresenta una risorsa essenziale per il sistema economico nazionale, con un valore aggiunto diretto di 65 miliardi di euro. Ma al di là di questo dato, il settore rivela un impatto economico più ampio attraverso il moltiplicatore economico di 1,8, che porta il contributo totale a circa 180 miliardi di euro. Questo straordinario valore rappresenta non solo le attività legate alla navigazione e al trasporto marittimo, ma si estende a turismo, pesca, cantieristica e altri settori correlati. Le otto regioni del sud Italia, tra cui la Sicilia, svolgono un ruolo vitale, generando un valore aggiunto di 21 miliardi di euro, pari al 32% del totale nazionale. Questi dati sono frutto dell’analisi condotta dal Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne in collaborazione con Unioncamere e OsserMare.
La Sicilia si afferma come il fulcro di questa attività economica, con una posizione geografica strategica che favorisce il commercio e il turismo marittimo. Non solo il comparto marittimo sostiene l’economia locale, ma svolge anche un’importante funzione sociale, offrendo opportunità di lavoro e sviluppo sostenibile per le comunità costiere. L’evento di Palermo, Forum Risorsa Mare, rappresenta una piattaforma per discutere strategie e obiettivi su come investire in questo settore, promuovendo la coesione tra pubblico e privato nella direzione di un’economia blu sostenibile e competitiva.
L’industria armatoriale e l’occupazione nel settore marittimo
L’industria armatoriale italiana si posiziona al secondo posto in Europa per numero di navi, superata solo da Malta. Questi dati stanno a testimoniare non solo l’importanza del settore per l’economia nazionale, ma anche il prestigio internazionale dell’Italia nel panorama marittimo. Secondo The European House – Ambrosetti e TEHA Group, il Paese riveste un ruolo di leadership globale nel trasporto traghetti, piazzandosi davanti a giganti come Cina e Giappone. Questo primato è il risultato di investimenti mirati e di politiche che incoraggiano l’innovazione e la sostenibilità.
L’occupazione è un altro aspetto significativo dell’economia del mare, con oltre 111.000 lavoratori impiegati solo nel 2023. Questo numero si confronta favorevolmente con settori storicamente forti come l’automotive, che conta 169.000 occupati, l’industria calzaturiera e quella farmaceutica. La cantieristica navale emerge come uno dei settori d’eccellenza, generando oltre 32.000 posti di lavoro e dimostrando l’elevata specializzazione e il know-how che caratterizzano la filiera. Inoltre, l’industria del mare contribuisce attivamente al tessuto economico delle regioni costiere, creando occupazione e stimolando il turismo, che rappresenta la principale risorsa del settore.
Il turismo marittimo: un tesoro per l’economia del mare
Il turismo si configura come la prima risorsa dell’economia del mare in Italia, generando un valore pari a 18,5 miliardi di euro nel 2022, che corrisponde al 28,6% del valore aggiunto complessivo del settore. Questo segmento è fortemente influenzato da diverse tipologie di attività, tra cui le crociere, che hanno visto una crescita esponenziale del 50% quest’anno rispetto al 2022 e del 12% rispetto al 2019. L’Italia si distingue a livello mediterraneo, con nove porti che figurano tra i primi venti più importanti dell’area.
L’aumento del turismo marittimo non solo galvanizza l’economia locale, creando opportunità di sviluppo per le piccole e medie imprese, ma stimola anche il miglioramento delle infrastrutture e dei servizi offerti. In questo contesto, il Forum Risorsa Mare emerge come un’opportunità imperdibile per condividere esperienze, salvaguardare le tradizioni marittime e promuovere pratiche sostenibili. L’attenzione crescente verso l’economia blu rappresenta un passo avanti nella valorizzazione e nella tutela delle risorse marine, per garantire un futuro prospero a questo settore cruciale per l’Italia.
Questi dati evidenziano l’importanza del settore marittimo non solo per il sud Italia, ma per l’intero paese, confermandone la centralità nello sviluppo economico e nell’occupazione. L’attenzione al settore marittimo si rivela quindi non solo come una opportunità economica, ma come una necessità strategica per il futuro dell’Italia.