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L’avventura americana di Katie e John Edwards: 16mila chilometri in treno

L’avventura americana di Katie e John Edwards: 16mila chilometri in treno - Bagolinoweb.it

Katie e John Edwards, una coppia britannica proveniente dal Derbyshire, hanno intrapreso nel 2023 un’avventura di viaggio straordinaria attraverso gli Stati Uniti. Con una macchina fotografica in mano e una sedia a rotelle, padre e figlia hanno solcato le rotaie americane, attraversando paesaggi vari e raccontando storie attraverso le loro immagini. Questo viaggio non è solo la cronaca di una traversata, ma un resoconto visivo delle contraddizioni e delle realtà della vita americana, immortalata attraverso la lente di una fotografa emergente.

Un viaggio attraverso gli Stati Uniti

La loro avventura inizia nella vivace New York, da dove partono per un lungo tragitto in treno verso Chicago. Durante il viaggio, Katie, una fotografa con grande passione, ha avuto l’opportunità di catturare momenti significativi, dai piccoli centri urbani alle enormi città, dai paesaggi rurali alle aree industriali in declino. Il percorso previsto ha incluso una serie di tappe notevoli, come Flagstaff, in Arizona, e Los Angeles, prima di dirigersi a nord verso Seattle, con soste significative in città iconiche come San Francisco e di notevole importanza come Chicago.

Il viaggio complessivo ha coperto una distanza impressionante di circa 16mila chilometri, con un tempo totale di viaggio di circa 180 ore, un’esperienza che va oltre il semplice turismo. Ogni scatto di Katie non solo documentava il paesaggio, ma rifletteva anche le storie personali e le esperienze vissute da coloro che incontravano lungo la strada. Sia che si trattasse di osservare un piccolo cimitero di campagna o di fotografare un autobus scolastico circondato da splendidi panorami montani, ogni immagine raccontava una parte della narrazione americana.

La sfida della disabilità

Per John, che vive con la sclerosi multipla, la traversata ha presentato delle sfide considerevoli. Soprattutto nei corridoi e negli spazi ristretti degli scompartimenti dei treni, la gestione della sedia a rotelle si è rivelata non solo complessa, ma talvolta anche impegnativa. Tuttavia, con astuzia e preparazione, John ha trovato modi per ottimizzare il viaggio e assistere Katie nella sua passione per la fotografia. Utilizzando lo specchio del lavandino nel bagno della carrozza, è riuscito a segnalare alla figlia quando si presentavano occasioni fotografiche interessanti.

Questa interazione tra padre e figlia ha dimostrato che, nonostante le difficoltà, il legame che li unisce ha reso l’intero viaggio un’esperienza irripetibile. Le due sfide – quella fisica di John e quella creativa di Katie – si sono amalgamate benissimo, creando un’avventura condivisa, puntellata da scatti memorabili e da momenti di connessione.

Un racconto visivo della realtà americana

Le fotografie scattate attraverso i finestrini dei treni Amtrak hanno offerto uno spaccato autentico dell’America contemporanea, mettendo in luce situazioni di povertà e disuguaglianza, così come la bellezza di vasti paesaggi e metropoli affollate. Alcuni dei lavori di Katie, in tutto ventimila scatti, sono attualmente esposti alla Observatory Photography Gallery di Londra. La mostra presenta un’istantanea di un viaggio che va oltre la mera rappresentazione geografica; è una riflessione sulle esperienze che si celano dietro i luoghi.

Un esempio è uno scatto ottenuto alle 5 del mattino nei pressi di Winnemucca, in Nevada, che mostra gli scuolabus immobilizzati. Questo contrasto tra il confinamento degli autobus e la vastità del paesaggio circostante cattura perfettamente il tema centrale del suo lavoro: la tensione tra libertà e limitazione. Quando si parla della California e dei paesaggi che ricordano i romanzi di John Steinbeck, Katie sottolinea che il viaggio è stato in primis una prova di resistenza, testando i limiti fisici e creativi di entrambi durante la lunga esperienza in treno.

Il racconto di Katie e John Edwards è dunque un interessante esempio di come le esperienze personali e le limitazioni fisiche possano trasformarsi in arte e narrazione, creando un legame unico tra padre e figlia nel contesto di un viaggio che abbraccia la vastità e la complessità dell’America.

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