L’attuale conflitto in Ucraina continua a segnare il territorio del Donbass, dove si intensificano le operazioni militari russe. Le forze guidate da Mosca hanno recentemente conquistato due villaggi e sembrano aver intensificato la pressione su diverse aree, creando timori significativi per le difese ucraine. La strategia adottata dall’esercito russo è caratterizzata da manovre più agili e meno concentrate, segnalando un possibile cambiamento nell’andamento delle ostilità.
La nuova strategia dell’esercito russo
Negli ultimi giorni, l’esercito russo ha optato per un approccio tattico inedito, concentrandosi su pattuglie agili composte da veterani piuttosto che su forze pesantemente equipaggiate. Questa scelta consente un’azione più flessibile e meno prevedibile, con l’obiettivo di sondare le difese ucraine e individuare le aree più vulnerabili. Le operazioni si svolgono in più punti del fronte, spesso distanti tra loro, per creare confusione tra le forze nemiche. L’obiettivo strategico è duplice: costringere l’esercito di Kiev a concentrare le sue risorse in un’area limitata, mentre si attua un attacco in un altro fronte, in questo caso su Vuhledar, a circa 30 chilometri più a sud di Pokrovsk.
Questa strategia di dispersione delle forze e di attacco in diverse località ha portato ad avanzamenti graduali, ma significativi, nel terreno occupato dalle truppe russe. Sebbene le avanzate siano di poche decine di chilometri e lontane da quanto dichiarato dal Cremlino riguardo la potenza dell’esercito, esse rappresentano comunque una minaccia concreta per le difese ucraine. Ogni piccolo successo sul terreno è motivo di grande preoccupazione per i comandi militari di Kiev, che devono fronteggiare una situazione complicata e sempre più precaria.
I villaggi di hostre e hryorivka: nuove conquiste nel settore di donetsk
Recentemente, le forze russe hanno occupato due villaggi strategici, Hostre e Hryorivka, all’interno della provincia di Donetsk. Questi piccoli centri abitati sono stati presi in seguito a un’intensa campagna di avanscoperta. È noto che da oltre una settimana l’esercito russo sta puntando a circondare la cittadina mineraria di Vuhledar, che in passato ha avuto una popolazione di circa 14.000 abitanti. Secondo le analisi dell’Institute for the Study of War di Washington, Vuhledar è sempre più isolata, con tre delle sue quattro vie d’accesso ora controllate dai russi. L’ultima via di fuga rimasta è costantemente bombardata, rendendo difficile ogni tentativo di evacuazione.
Le incursioni nei villaggi vicini aumentano le già serie preoccupazioni legate alla sicurezza della cittadina, con i residenti costretti a vivere in una situazione di estrema incertezza. Gli attacchi russi hanno già avuto un impatto letale: a Kramatorsk, un missile ha colpito un’area residenziale, uccidendo due civili e ferendone circa venti.
Le ripercussioni sul fronte ucraino e le dichiarazioni di mosca
Le operazioni russe nel Donbass non sono solo un tentativo di conquista territoriale, ma servono anche a contrastare le recenti offensive ucraine, in particolare quella lanciata il 6 agosto nella regione di Kursk. L’esercito di Kiev sostiene che le sue operazioni abbiano costretto le forze russe a spostare alcune truppe dal Donbass per difendere questo nuovo fronte. In risposta, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha affermato che “la dinamica resta positiva”, suggerendo che l’offensiva russa stia procedendo secondo i piani stabiliti.
Denis Pushilin, governatore provvisorio sostenuto dalla Russia nel Donbass, ha riferito che i combattimenti sono già avvenuti all’interno della città di Vuhledar, mentre Vadym Filashkin, omologo ucraino, ha smentito queste affermazioni, assicurando che le forze russe si trovano ancora all’esterno delle periferie. La disparità nelle informazioni provenienti da entrambe le parti del conflitto aumenta la confusione e la tensione sulla situazione reale sul campo.
L’avanzata delle forze russe e i timori di un possibile crollo delle difese ucraine nel Donbass si configurano come una fase cruciale della guerra, costringendo Kiev a prendere misure drastiche per mantenere il controllo della regione. Le dinamiche attuali pongono interrogativi cruciali sul futuro intero equilibrio militare della zona, con conseguenze potenzialmente devastanti per la sicurezza dell’Ucraina.