Nel panorama lavorativo italiano, il settore della bellezza si distingue per una composizione prevalentemente femminile sia nel retail che nella produzione. Questa caratteristica non è solo un dato demografico, ma riflette una profonda passione che alimenta il settore, contribuendo a una minore flessibilità della forza lavoro. A confermare queste tendenze è Marina Grisolia, Senior Manager della Divisione Fashion & Luxury di Gi Group, che ha presentato un’interessante indagine sui lavoratori del comparto beauty, realizzata grazie alla collaborazione con Intribe.
Il profilo dei lavoratori nel settore beauty
Le risorse umane attive nel mondo del beauty non sono solo impegnate, ma sono guidate da un forte desiderio di crescita. Secondo i dati ottenuti dall’indagine, la maggior parte degli operatori, in particolare quelli del retail, aspirano a migliorare le proprie competenze e ad avanzare nei percorsi di carriera. Infatti, un sorprendente 40% dei lavoratori nel campo cosmetico si dichiara entusiasta della possibilità di sviluppare competenze specifiche, un fattore che riveste un’importanza fondamentale per il loro coinvolgimento professionale. Questo desiderio di evoluzione è corrisposto anche dai giovani, dal momento che il 40,7% di loro aspira a lavorare nel settore beauty proprio per le potenzialità offerte in termini di crescita professionale.
In aggiunta, il valore della formazione non è trascurato; per il 28,4% degli addetti nella filiera produttiva, la possibilità di accrescere le proprie abilità è un elemento chiave per la soddisfazione lavorativa. Questo dimostra che la cultura del miglioramento continuo è ben radicata all’interno di un settore che, pur essendo caratterizzato da sfide, offre possibilità concrete per chi desidera costruire una carriera significativa.
Azioni di avvicinamento tra aziende e nuovi talenti
Marina Grisolia sottolinea l’importanza della narrazione all’interno del settore. Le aziende, secondo quanto dichiarato, devono impegnarsi nel raccontare efficacemente le opportunità di lavoro e i percorsi di crescita disponibili. Un approccio fondamentale è quello di dialogare direttamente con le scuole, dove gli operatori del settore cercano di ispirare e informare i giovani sulle carriere nel mondo della bellezza. Questi incontri hanno lo scopo di far emergere opportunità spesso sottostimate e di far comprendere la varietà delle professioni e il potenziale di crescita.
Promuovere un avvicinamento tra aziende, scuole, ragazzi e famiglie è, quindi, essenziale per creare una consapevolezza condivisa riguardo le professioni nel beauty. Tali azioni non servono solo a valorizzare il settore, ma contribuiscono anche a costruire una cultura che stimola l’interesse per le professioni legate alla bellezza, dall’estetista al consulente di bellezza, fino alle posizioni manageriali.
Il mercato del lavoro nella bellezza: un contesto favorevole
Il mercato del lavoro nel comparto beauty presenta un contesto favorevole e promettente. Secondo l’indagine, molti giovani percepiscono questo settore come un ambiente dinamico, dove la passione e l’impegno possono trasformare sogni professionali in realtà. Le aziende, d’altro canto, stanno riconoscendo sempre più il valore delle risorse umane e l’importanza di investire nella crescita delle proprie squadre.
Inoltre, l’approccio innovativo e la digitalizzazione stanno aprendo nuove strade per professioni che prima potevano sembrare inaccessibili. La formazione continua e l’aggiornamento su nuovi strumenti e pratiche diventano, quindi, essenziali per restare al passo con le evoluzioni del mercato, garantendo agli operatori la possibilità di esplorare nuove carriere e specializzazioni.
Il settore beauty, quindi, non è solo un porto sicuro per chi cerca lavoro, ma rappresenta anche un’opportunità per costruire carriere solide e appaganti. Con un impegno congiunto tra aziende e formazione, si può guardare a un futuro che promette di essere ricco di novità e successi.