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La visita alla Chiesa di San Vincenzo: arte e cultura nel cuore di Matera

La visita alla Chiesa di San Vincenzo: arte e cultura nel cuore di Matera - Bagolinoweb.it

Un gruppo di artisti, volontari e appassionati d’arte ha avuto l’opportunità di visitare la Chiesa di San Vincenzo da Paoli al Borgo La Martella, un evento che si inserisce all’interno del progetto “La Luna Friabile”, organizzato dall’Associazione A.Ma.Sa.M. Questa iniziativa è parte della 8ª rassegna di arte visuale “Matera l’Arte che Unisce”, promossa dal MIP – Matera International Photography. Con la guida dell’arteterapeuta Carla Cantore, i partecipanti hanno potuto scoprire le meraviglie artistiche e architettoniche di un luogo ricco di storia e significato.

L’accoglienza e l’inizio della visita

La visita è iniziata con un caloroso benvenuto da parte del parroco Gianpaolo Lo Grieco e dell’artista Franco Di Pede, i quali hanno accolto i partecipanti nei locali parrocchiali. Qui, gli ospiti hanno avuto modo di osservare diverse opere d’arte, in particolare quelle realizzate da Floriano Bodini e Pasquale Santoro. La rassegna Tota Pulcra è un evento che mette in evidenza il legame tra queste opere e l’arte contemporanea, creando un interessante dialogo tra passato e presente. Il gruppo ha costantemente interagito, ponendo domande e discutendo l’importanza di queste opere nel contesto artistico locale e nazionale.

Dopo aver esplorato i locali, i partecipanti sono stati guidati all’interno della chiesa, un esempio emblematico di stile architettonico neorealistico. La struttura, con le sue forme armoniose e i dettagli curati, ha colpito i visitatori, che si sono soffermati a contemplare i vari elementi che compongono l’affascinante spazio sacro. Ogni angolo della chiesa racconta una storia, e i partecipanti hanno potuto assaporare l’atmosfera raccolta e spirituale che permea il luogo.

Opere d’arte e singolari sculture

Durante la visita all’interno della chiesa, il gruppo ha ammirato diverse opere notevoli, tra cui la porta bronzea di Floriano Bodini e la scultura “Mater” di Mirella Bentivoglio. Queste creazioni artistiche non solo abbelliscono l’edificio, ma trasmettono anche profondi significati e messaggi, connettendoli al territorio e alla sua storia. L’Invocazione di Pasquale Santoro e il Rotante di Nino Cassani sono state altre opere che hanno suscitato interesse tra i visitatori, dimostrando come la scultura possa dialogare con l’architettura.

Franco Di Pede ha inoltre messo in evidenza i “Quattro fiumi”, un’opera che rappresenta un tributo a Ludovico Quaroni, l’illustre progettista della chiesa. Nostalgia e orgoglio si sono intrecciati nei cuori dei partecipanti mentre Di Pede ricordava come Quaroni avesse presentato il suo progetto all’esposizione Italia 61 a Torino per il centenario dell’Unità d’Italia, un evento di grande risonanza che ha rappresentato l’unica testimonianza della Basilicata in tale rassegna.

“Il labirinto” e la mega scultura dedicata a Adriano Olivetti

Al termine della visita all’interno della chiesa, Franco Di Pede ha presentato “Il labirinto”, un progetto ideato da Luigi Del Pezzo e dallo stimato poeta spagnolo Rhaefel Alberti. Questo progetto, caratterizzato da un’intensa interazione tra arte visiva e poesia, ha catturato l’attenzione di tutti gli ospiti, che hanno potuto apprezzare la potenza evocativa dell’installazione e riflettere sul modo in cui l’arte possa stimolare emozioni e pensieri.

Successivamente, il gruppo ha fatto tappa nei pressi della scuola primaria del borgo, dove hanno potuto osservare una grandiosa scultura in tufo dedicata ad Adriano Olivetti. Quest’opera, realizzata nel 2017 dall’Accademia di Belle Arti di Bari su progetto di Franco Di Pede, rappresenta una celebrazione della filosofia e dell’impatto sociale di Olivetti, un imprenditore visionario che ha trasformato il mondo del lavoro in Italia. L’ammirazione per la scultura ha suscitato nei partecipanti una riflessione sulla connessione tra arte, cultura e innovazione.

Un’importante vetrina per l’arte locale

Le opere e le attività svolte durante il progetto “La Luna friabile” saranno esposte dal 8 novembre al 2 dicembre 2024 nel Palazzo Ducale Malvinni-Malvezzi, in occasione della 8ª Rassegna “Matera l’arte che unisce”. Questo evento, concepito e finanziato dal MIP – Matera International Photography, rappresenta un’importante vetrina per artisti e progetti locali, contribuendo a valorizzare e promuovere l’arte della Basilicata.

La rassegna gode del supporto di significativi patrocinatori, tra cui la Regione Basilicata, la Provincia di Matera e il Comune di Matera, insieme ad importanti istituzioni accademiche come l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata e l’Università degli Studi di Bari. Questa collaborazione dimostra l’impegno della comunità per la diffusione e la promozione dell’arte, contribuendo a rendere Matera un importante centro culturale. Il sostegno delle associazioni locali, tra cui Volontari Matera 2019 e A.Ma.Sa.M., evidenzia l’importanza della partecipazione attiva della comunità nella valorizzazione del patrimonio artistico e culturale.

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