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La terapia ormonale sostitutiva: un alleato contro il prediabete in menopausa

La terapia ormonale sostitutiva: un alleato contro il prediabete in menopausa - Bagolinoweb.it

La menopausa rappresenta una fase significativa nella vita di ogni donna, e recenti scoperte scientifiche rilevano che la terapia ormonale sostitutiva non solo allevia alcuni dei sintomi più comuni di questa transizione, ma offre anche benefici inaspettati nel prevenire condizioni metaboliche come il prediabete. Durante un ciclo di conferenze tenutosi a Genova, la Società Italiana di Endocrinologia ha illustrato i risultati di una meta-analisi condotta dalla Drexel University College of Medicine, confermando l’importanza della TOS nel ridurre il rischio di insulino-resistenza e migliorare la salute delle donne in menopausa.

Nuove evidenze sulla terapia ormonale sostitutiva

La meta-analisi presentata durante il congresso della Menopause Society di Chicago ha analizzato i dati di circa 29.000 donne, evidenziando i molteplici vantaggi della TOS. Le analisi mostrano chiaramente che la terapia ormonale può essere efficace nel contrastare la diminuzione dei livelli di estrogeni, fenomeno tipico che segna l’inizio della menopausa. Gli esperti della SIE sottolineano che l’insulino-resistenza rappresenta uno dei precursori più gravi del diabete di tipo 2, nonché un fattore di rischio per altre malattie metaboliche.

Gianluca Aimaretti, presidente della SIE e direttore del Dipartimento di Medicina Translazionale dell’Università del Piemonte Orientale, ha condiviso che, nonostante la sicurezza e l’efficacia della TOS, solo una piccola percentuale, circa il 4-5%, delle oltre 10 milioni di donne in menopausa in Italia ne fa uso. Questo scetticismo spesso deriva da paure infondate riguardo a potenziali rischi, come quello di sviluppare tumori al seno. Tuttavia, Aimaretti rassicura sulla necessità di una terapia personalizzata e sotto attento monitoraggio medico.

Impatti sulla salute a lungo termine

Oggi le donne raggiungono un’aspettativa di vita che può superare gli 85 anni, mentre l’età media per la menopausa è di circa 52 anni. Questo implica che una donna può trascorrere oltre 30 anni in questa fase della vita. Senza adeguate strategie di trattamento, le conseguenze possono essere drammatiche: un aumento del rischio di malattie cardiovascolari, metaboliche e osteoporosi. La TOS diventa quindi non solo una soluzione per il miglioramento della qualità di vita, ma anche un’importante misura preventiva per la salute a lungo termine.

Inoltre, la ricerca ha confrontato i risultati di 15.350 donne sottoposte a trattamenti di TOS – sia a base di estrogeni puri che combinati con progestinici – e 13.937 donne che hanno ricevuto un placebo. I risultati indicano che entrambe le forme di TOS riescono a ridurre significativamente la resistenza all’insulina nelle donne sane in postmenopausa. È interessante notare che la terapia basata unicamente su estrogeni ha mostrato effetti positivi più pronunciati rispetto alla combinazione con progestinici.

Parole d’ordine: proattività e informazione

Nonostante i dati positivi che emergono dalla ricerca, è fondamentale promuovere un’informazione adeguata tra le donne riguardo alla TOS. La possibilità di accedere a un trattamento che può avere un impatto così significativo sulla salute e sulla qualità della vita deve essere conosciuta e condivisa. Le donne devono sentirsi empowerate e supportate nel prendere decisioni informate sulla propria salute, anche in relazione alla menopausa e le sue conseguenze metaboliche.

Incoraggiare l’uso della TOS, con una forte attenzione alla personalizzazione e al monitoraggio medico, potrebbe trasformare radicalmente l’esperienza della menopausa e migliorare la salute generale delle donne.

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