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La sanità privata in Italia: un appello per correggere il progetto delle farmacie dei servizi

La sanità privata in Italia: un appello per correggere il progetto delle farmacie dei servizi - Bagolinoweb.it

Nell’ambito della sanità italiana si sta generando un acceso dibattito, particolarmente attinente alla definizione dei nuovi nomenclatori tariffari e alla ristrutturazione del servizio delle farmacie. Luca Marino, vicepresidente della Sezione Sanità di Unindustria, esprime preoccupazione riguardo a questi temi cruciali, sottolineando la necessità di preservare un equilibrio tra le strutture pubbliche e private, un principio considerato un distintivo dell’efficacia del sistema sanitario nazionale. Questa settimana, una manifestazione promossa da UapUnione Nazionale Ambulatori, Poliambulatori, Enti e Ospitalità Privata avrà luogo a Roma, creando un’occasione di confronto su questi temi.

La richiesta di sinergia tra pubblico e privato

Luca Marino, parlando con Adnkronos, evidenzia che il sistema sanitario nazionale Italiano ha sempre operato con un’ottimizzazione delle risorse, rendendosi riconoscibile nel panorama internazionale. Tuttavia, l’equilibrio tanto faticosamente raggiunto è ora messo in discussione a causa della revisione dei servizi ambulatoriali e del recente disegno di legge sulle liste d’attesa. “Riteniamo sia fondamentale migliorare la collaborazione tra pubblico e privato”, afferma Marino, “per garantire ai cittadini il diritto alla salute in modo efficiente”. La situazione attuale colpisce in particolare le oltre 8.700 strutture ambulatoriali private, che si trovano a fronteggiare budget fermi da oltre un decennio.

Marino sostiene che, con un minimo incremento di risorse da parte del Governo, sarebbe possibile ampliare immediatamente l’offerta di servizi ambulatoriali e, quindi, abbattere le lunghe liste d’attesa che affliggono il sistema. Le strutture private, accreditate e non, possono e devono giocare un ruolo cruciale in questo contesto. Avere la chiarezza e le certezze necessarie è indispensabile per una programmazione efficace degli interventi sanitari nel paese.

Futuro incerto: nomenclatore tariffario e farmacie dei servizi

Un altro tema caldo di discussione, come evidenziato da Marino, riguarda l’introduzione del nuovo nomenclatore tariffario previsto per il primo gennaio 2025. Questo documento, se approvato, rischia di comportare riduzioni tariffarie significative, in alcuni casi fino all’80%, per un ampio ventaglio di prestazioni. Nonostante le rassicurazioni da parte del Governo, l’assenza di un vero dialogo su questo argomento genera preoccupazione tra gli operatori del settore.

“Ciò che ci preoccupa è che ci troviamo di fronte a una situazione di stallo”, continua Marino, “dove la mancanza di un accordo potrebbe portare a un nuovo tariffario che diventa impraticabile per le strutture sanitarie. Rischiamo di compromettere la sostenibilità di sistemi ambulatoriali faticosamente costruiti.” La crescita costante dei costi operativi rappresenta un ulteriore elemento di angoscia, poiché il futuro di molte strutture potrebbe essere messo in pericolo.

La questione della diagnostica nelle farmacie

Un ulteriore punto critico è rappresentato dall’idea di consentire l’esecuzione di esami diagnostici nelle farmacie. Marino avverte che circa il 70% delle decisioni mediche dipendono dai risultati di laboratori accreditati. “Affidare l’esecuzione di test diagnostici alle farmacie senza le garanzie adeguate che forniscono i laboratori privati accreditati potrebbe portare a risultati inattendibili”, afferma Marino.

Il confronto tra l’accreditamento necessario per le strutture sanitarie e le poche richieste per le farmacie crea un disequilibrio significativo. Le strutture ambulatoriali devono rispettare oltre 400 requisiti per l’accreditamento, mentre le farmacie potrebbero operare con semplici autorizzazioni comunali. Marino sottolinea che se le farmacie desiderano ampliare la loro operatività in ambito diagnostico, dovrebbero rispettare le stesse regole previste per le strutture sanitarie.

Mobilitazione per la salute dei cittadini

In vista delle sfide imminenti, Unindustria ha deciso di prendere parte attiva alla manifestazione programmata, in difesa della sanità privata. Marino ha dichiarato che la sua presenza sarà testimonianza dell’importanza di avere presidi di sanità privata operativi e efficienti sul territorio. “La nostra missione è indivisa: garantire una sanità sicura e al servizio dei cittadini”, afferma, ribadendo l’impegno a rappresentare le esigenze degli operatori del settore.

In una congiuntura complessa e incerta, come quella attuale, il contributo delle strutture di sanità privata è fondamentale per il rafforzamento di un sistema sanitario in evoluzione, che deve affrontare le sfide del presente con idee chiare e strategie condivise. La mobilitazione, quindi, non è solo un segno di protesta, ma un invito a riconsiderare il ruolo delle strutture private nella complessità del panorama sanitario italiano.

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