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La sagra dell’uva di Marino: un secolo di tradizione e celebrazione della cultura locale

La sagra dell'uva di Marino: un secolo di tradizione e celebrazione della cultura locale - Bagolinoweb.it

Dal 27 settembre al 7 ottobre, la storica cittadina di Marino si prepara a festeggiare il centenario della Sagra dell’Uva, un evento che da novant’anni delizia residenti e turisti. Conosciuta come la sagra di maggior longevità in Italia, questa festa annuale celebra l’importanza del vino e delle tradizioni locali, contribuendo a valorizzare la cultura e l’economia del territorio. Quest’edizione speciale promette una serie di eventi ricchi di sapori, colori ed emozioni che renderanno omaggio alle radici storiche di Marino, combinando cerimonie religiose e attività ludiche.

Storia della sagra dell’uva di Marino

La Sagra dell’Uva ha origine nel 1925 grazie all’idea innovativa di Leone Ciprelli, il quale mirava a valorizzare il vino come pilastro economico della cittadina. Scelta la prima domenica di ottobre come data centrale, la manifestazione si è evoluta nel tempo combinando riti religiosi e tradizioni popolari. Ogni anno, il 7 ottobre, viene celebrata anche la Madonna del Rosario, mentre la storia di Marino si intreccia con il rientro trionfale di Marcantonio Colonna dalla Battaglia di Lepanto del 1571.

Questa celebrazione non rappresenta soltanto un momento di festa; si tratta di un legame profondo con le tradizioni locali e con la famiglia Colonna, che ha segnato la storia della città. Le famose “fontane che danno vino”, simbolo di generosità e condivisione, risalgono a una tradizione antica: durante le feste, le statue utilizzate dalla famiglia versavano vino in segno di festeggiamento. La manifestazione fa rivivere momenti chiave della storia di Marino, rendendo onore alle figure e agli eventi che hanno plasmato l’identità culturale della comunità.

Il programma delle celebrazioni per il centenario

L’edizione dei 100 anni della Sagra dell’Uva si distingue per la ricchezza del programma, che include una variopinta gamma di eventi. La manifestazione si apre con cortei storici e rievocazioni che trasportano i visitatori indietro nel tempo, permettendo loro di immergersi nell’atmosfera della Marino antica. Il fulcro dei festeggiamenti è costituito dalle degustazioni di prodotti tipici, come i vini locali, i salumi e i formaggi di produzione artigianale.

L’edizione di quest’anno si distingue anche per la presenza di eventi dedicati ai bambini, che offre un’esperienza coinvolgente anche per le famiglie. Le visite guidate ai sotterranei di Marino, dove è stato recentemente restaurato il celebre Mitreo, completano l’offerta culturale dell’evento. Fra gli appuntamenti da non perdere, vi è anche il Palio della Madonna del SS. Rosario e il concerto del Banco del Mutuo Soccorso, che si svolgeranno durante le prime giornate dei festeggiamenti.

In particolare, la rievocazione del “Ritorno di Marcantonio Colonna dalla Battaglia di Lepanto” con la partecipazione dell’attore Simone Montedoro, è uno dei momenti salienti, previsto per il 6 ottobre. La manifestazione culminerà il 7 ottobre con il “Miracolo delle Fontane” e il noto show di Max Giusti “A tutto Max”, promettendo un finale indimenticabile.

Un’opportunità per la valorizzazione del territorio

La Sagra dell’Uva di Marino non è solo un evento di intrattenimento, ma rappresenta anche una significativa opportunità per la valorizzazione del territorio. Nel momento in cui la città riceve visitatori da vicino e lontano, la sagra diventa un palcoscenico per le eccellenze gastronomiche locali, promuovendo non solo il vino ma anche le produzioni artigianali e tipiche della zona. La locandina dell’evento, realizzata dalla pittrice Lina Passalacqua, riflette l’importanza dei legami tra arte, cultura e tradizioni.

Questi eventi aiutano non solo a preservare la storia e la cultura di Marino, ma anche a sostenere l’economia locale. Il turismo enogastronomico, incentivato dalla sagra, crea occasioni di crescita per gli operatori locali, mentre il coinvolgimento delle nuove generazioni nella gestione e partecipazione attiva attesta un interesse crescente per le tradizionali celebrazioni comunitarie. Così, attraverso una miscela di celebrazione storica e innovazione, la Sagra dell’Uva continua a scrivere la sua storia, tracciando un importante legame tra passato e futuro.

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