Il volume “Insorgenze e Terrore Repubblicano nel Principato Ultra”, scritto da Annibale Cogliano e pubblicato da Terebinto Edizioni, offre una ricostruzione dettagliata degli eventi che segnarono la rivoluzione del 1799 nel Principato Ultra, parte del Regno di Napoli. Questo libro, presentato recentemente alla libreria con il supporto dell’Accademia dei Dogliosi, analizza il complesso rapporto tra classi sociali e dinamiche politiche durante un periodo di grande tumulto. L’incontro ha visto la partecipazione di esperti, tra cui Fiorentino Vecchiarelli, Fiorentino Alaia e Gianluca Amatucci, che hanno contribuito alla riflessione critica su questa interpretazione storica.
La rivoluzione del 1799: un contesto storico
Il contesto che circonda la rivoluzione del 1799 nel Principato Ultra è caratterizzato da un panorama sociale e politico complesso. La fine del XVIII secolo è segnata da un’epoca di grandi tensioni in tutto il Regno di Napoli, dove le contraddizioni tra le diverse classi sociali emergevano con forza. Cogliano esplora queste dinamiche, ponendo l’accento sul fatto che la rivolta non fu esclusivamente il risultato di una marcia di popolo, ma piuttosto un intreccio intricato di interessi e conflitti tra borghesia, nobiltà e clero. Le tensioni non erano solo locali; il cambiamento demografico e la crescente popolazione aggravavano ulteriormente la situazione, creando incertezze economiche e politiche.
Ferdinando IV, re del Regno di Napoli, reagì a queste tensioni non solo con la censura e la repressione, ma anche con la distruzione sistematica dei documenti che avrebbero potuto testimoniare i processi legati al ’99. Questo atto ha pertanto reso la ricostruzione storica un’impresa ardua, ma non impossibile. Cogliano, attraverso materiali in gran parte inediti, riesce a ricostruire un quadro vivido e sfumato dell’epoca, evidenziando la complessità dei protagonisti della rivolta e il loro desiderio di libertà e riforma.
L’analisi critica dei documenti storici
Fiorentino Alaia, durante la presentazione, ha sottolineato l’importanza del metodo critico adottato da Cogliano nell’analizzare gli atti documentari. La base della ricostruzione storica si poggia su documenti raccolti dalla Regia Udienza di Montefusco, che all’epoca era la capitale del Principato Ultra. Questi documenti includono non solo i verbali dei processi legati alla rivoluzione, ma anche atti demaniali e usurpazioni. Attraverso queste fonti, Cogliano svela testimonianze spontanee di individui coinvolti negli eventi, le cui dichiarazioni spesso oscillano tra il desiderio di ottenere benefici e la paura delle ritorsioni.
La divisione della borghesia, tra quella industriale e terriera, è uno dei punti centrali delle analisi di Cogliano. Anche il clero e i feudatari si trovano dislocati in schieramenti contrapposti, sottolineando la varietà di interessi in gioco. Un esempio emblematico è rappresentato dalla famiglia Imperiale, alcuni dei quali si schiereranno con la causa repubblicana, suggerendo come la situazione fosse in continua evoluzione e influenzata da molteplici fattori.
Dinamiche di potere e violenza
Nel suo intervento, Cogliano afferma che il Principato Ultra rappresenta un microcosmo dei conflitti più ampi che caratterizzano il Regno di Napoli. La violenza emerge come una risposta inevitabile in un contesto in cui le tensioni tra le diverse fazioni diventano insostenibili. La città di Avellino, ad esempio, subisce più attacchi e saccheggi nel corso del 1799. Il proliferare della violenza è alimentato dalla condizione di debolezza del governo, che si trova a fronteggiare una crisi di legittimità e di sostegno popolare.
Il libro di Cogliano mette in luce che al di là della semplice oppressione, il Regno di Napoli si trovava a gestire un’impossibilità di affrontare una rivoluzione autentica, costretta a negoziare tra antico e nuovo. Questo renderebbe la situazione ancora più complessa, poiché ogni tentativo di riforma risultava abortito dai contrasti e dai conflitti interni. La narrazione si arricchisce ulteriormente con gli interventi di esperti come Teresa Colamarco e Matteo Zarrella, i quali offrono prospettive locali e giuridiche sui vari aspetti della tumultuosa situazione.
Il volume di Annibale Cogliano non solo contribuisce a una più profonda comprensione della rivoluzione del 1799 nel Principato Ultra, ma apre a nuove interpretazioni delle dinamiche sociali e politiche del periodo, rivelando un mosaico intricato di speranze, conflitti e sogni di libertà.