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La mostra “Archetipi” al Palazzo della Cultura di Avellino: un dialogo tra arte contemporanea e storia antica

La mostra “Archetipi” al Palazzo della Cultura di Avellino: un dialogo tra arte contemporanea e storia antica - Bagolinoweb.it

Un viaggio che intreccia il presente con il passato prende vita nella mostra “Archetipi”, allestita al Palazzo della Cultura di Avellino. Ideata da Eleonora Picariello, l’esposizione funge da ponte tra l’arte contemporanea e i reperti archeologici esposti nel Museo Irpino. Da antiche statuette alle iscrizioni storiche, l’installazione supera i confini temporali e invita i visitatori a riflettere sulle origini delle immagini che permeano la nostra esistenza. In un contesto in cui arte e cultura si fondono, “Archetipi” riesce a evocare una dialogicità viva e coinvolgente, gettando uno sguardo profondo sulle radici della civiltà irpina.

Un confronto tra arte contemporanea e reperti archeologici

La mostra “Archetipi” si distingue per la sua impostazione originale, unendo opere di artisti moderni con reperti storici risalenti a periodi significativi della storia della regione. Tra le opere esposte, si trovano creazioni di artisti noti come Eleonora Picariello, Nunzio Paci, Lucio Perone, Peppe Perone e Marco Rossetti, che interagiscono direttamente con i reperti archeologici della Sezione Archeologica del Museo Irpino. Tra questi, spiccano esempi di arte antica, come lo Xoanon della Mefite, simbolo di divinità legate all’acqua e alla fertilità, e una varietà di cippi funerari, che raccontano storie di una civiltà antica e affascinante.

Il dialogo tra le opere contemporanee e i reperti storici offre ai visitatori un’opportunità unica di riflessione. Infatti, come sottolinea Picariello, “mettere in relazione l’arte contemporanea con reperti archeologici consente di meditare sulle origini, mentre la memoria e l’immaginazione competono per restituirci immagini che appartengono alla nostra vita”. La mostra invita a esaminare gli archetipi, che non sono solo semplici simboli visivi, ma rappresentazioni profonde e collettive dell’inconscio umano.

La dea Mefite come fil rouge dell’esposizione

Al centro dell’esposizione troviamo la figura della dea Mefite, che rappresenta un tema ricorrente nelle opere della mostra. Essa viene interpretata attraverso molteplici sfaccettature, suggerendo come divinità antiche possano ancora trovare rilevanza nel contesto contemporaneo. Le opere di Picariello offrono uno sguardo inedito sui caratteri variegati della Mefite, evincendo la sua importanza come simbolo di continuità culturale. Parallelamente, Lucio Perone reinterpreta il paesaggio della Valle d’Ansanto come uno spazio avvolto da una sorta di “eterno inverno”, dove una maschera suggerisce la presenza di forze invisibili e ancestrali.

La diversità di interpretazioni non si limita però a Mefite: Gianluca Capozzi mescola simboli esoterici e antiche iconografie, dando vita a opere che richiamano le prime espressioni artistiche preistoriche e i temi della fertilità. Peppe Perone, invece, elabora l’idea dell’uovo come archetipo universale della vita, utilizzando l’immagine per esprimere il ciclo della nascita e della rinascita. Questi artisti, attraverso le loro scelte stilistiche e tematiche, dimostrano come i simboli collegati alle origini della civiltà irpina possano continuare a influenzare il presente e ampliare le possibilità di interpretazione delle esperienze umane.

Una mostra che coinvolge e invita alla riflessione

“Archetipi” si contraddistingue non solo per la qualità delle opere esposte, ma anche per l’approccio innovativo che promuove. La mostra, infatti, è il frutto di un’iniziativa congiunta che coinvolge diverse istituzioni, tra cui il Museo Madre di Napoli e il Complesso Monumentale Donnaregina. Questa sinergia è fondamentale per garantire una diffusione dell’arte contemporanea che si radica nella storia della Campania, ponendo l’accento sull’importanza di intrecciare passato e presente.

L’evento è inserito nel calendario degli Art Days – Napoli Campania – 2024, e rappresenta un’opportunità di crescita culturale per il territorio. Inoltre, Artesicura s.r.l. sostiene la mostra in qualità di partner ufficiale, dimostrando l’interesse del settore privato nella valorizzazione dell’arte e della cultura locale. Con un programma così ricco e stimolante, “Archetipi” si configura come un’esperienza indimenticabile per dipanare le trame della memoria e dell’immaginazione.

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