Un nuovo studio pubblicato sul British Journal of Ophthalmology ha svelato un dato allarmante: oltre un terzo dei bambini e degli adolescenti nel mondo è affetto da miopia, una condizione che, se non affrontata, porterà a un aumento esponenziale di casi entro il 2050. Condotto da Yajun Chen della Sun Yat-Sen University in Cina, l’analisi mette in luce non solo l’attuale diffusione della miopia ma anche le proiezioni future, sollevando interrogativi riguardo ai fattori socio-demografici e ambientali che influenzano questa malattia visiva.
Un panorama globale della miopia
L’analisi condotta su 276 studi, coinvolgendo oltre 5 milioni di bambini e adolescenti, ha evidenziato un incremento significativo della miopia dal 1990 a oggi. I dati indicano una crescita esponenziale: la percentuale di giovani affetti da miopia è passata dal 24% nei periodi 1990-2000 al 36% nel periodo 2020-2023. Nei dettagli, la prevalenza tra gli adolescenti ha superato quella tra i bambini, toccando il picco del 54% nel recente biennio. Questi numeri rivelano un raddoppio dei casi di miopia negli ultimi decenni, suggerendo che il problema sta assumendo proporzioni sempre più serie.
Le aree geografiche più colpite includono l’Asia orientale e le zone urbane, con tassi di miopia stimati rispettivamente al 35% e al 29%. Inoltre, le bambine risultano più vulnerabili, segnando una prevalenza del 34% rispetto al 37,5% dei maschi. Questa disparità potrebbe essere legata sia a fattori biologici che socioculturali, rendendo necessaria una riflessione su come le differenze di genere influenzino la salute visiva.
Previsioni inquietanti per il futuro
Le previsioni sono altrettanto preoccupanti: si stima che entro il 2050 la percentuale di bambini e adolescenti affetti da miopia raggiungerà il 40%, equivalenti a oltre 740 milioni di casi. Questa crescita è destinata a colpire principalmente le donne, con il 42% di esse che sarà miope entro la data prevista, rispetto al 37,5% dei maschi. Inoltre, è stato evidenziato un contrasto significativo tra le fasce di età: il 52,5% degli adolescenti di età compresa tra 13 e 19 anni sarà miope nel 2050, mentre solo il 27,5% dei bambini di 6-12 anni manifesterà la stessa condizione.
Le stime per l’Asia sono drammatiche: sono previsti tassi di miopia che raggiungeranno il 52% nel 2030, il 62% nel 2040 e addirittura il 69% nel 2050. Questi dati pongono l’accento sulla necessità di strategie di prevenzione e sensibilizzazione, soprattutto in occasione di incrementi progressivi nella popolazione giovanile.
Le cause dell’aumento della miopia
Alla base della crescente diffusione della miopia ci sono diversi fattori, alcuni dei quali potrebbero essere stati amplificati dalla pandemia. Gli esperti suggeriscono che il confinamento e la riduzione del tempo trascorso all’aperto abbiano avuto un impatto significativo, esacerbando una problematica già in aumento. La condizione è particolarmente accentuata nelle aree urbane, dove lo stile di vita sedentario e l’uso intensivo della tecnologia sono entrambi associabili a un aumento del rischio di sviluppare miopia.
In aggiunta, il fattore sessuale gioca un ruolo importante; le ragazze tendono a raggiungere la pubertà prima dei ragazzi, una fase in cui le richieste visive e il tempo trascorso all’esterno potrebbero contribuire a una maggiore incidenza della miopia. È quindi fondamentale considerare non solo l’aumento del tempo trascorso davanti agli schermi, ma anche le modalità in cui i giovani trascorrono il loro tempo libero e le opportunità di interazione con l’ambiente esterno.
La consapevolezza di questi trends e fattori di rischio è cruciale per sostenere politiche sanitarie più efficaci e sviluppare strategie che promuovano abitudini visive più sane tra i giovani.