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La magia della luce: il tributo di Dan Flavin alla chiesa di Santa Maria Annunciata a Milano

La magia della luce: il tributo di Dan Flavin alla chiesa di Santa Maria Annunciata a Milano - Bagolinoweb.it

Nel cuore di Milano, la chiesa di Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa si trasforma al calare del sole, quando il gioco di luci creato dall’artista americano Dan Flavin si anima, regalando un’esperienza visiva senza eguali. Quattro colori s’intrecciano tra le navate, donando un’atmosfera universalmente evocativa, frutto della creatività di un pezzo della storia dell’arte minimalista. Questo articolo esplora la straordinaria collaborazione tra Flavin e la Parrocchia locale, mettendo in luce l’impatto che l’artista ha avuto su questo angolo di periferia milanese.

La trasformazione della chiesa: un incontro speciale

Nel 1984, don Giulio Greco assunse il ruolo di parroco della chiesa di Santa Maria Annunciata, un edificio voluto dall’architetto Giovanni Muzio e inaugurato nel 1932. Durante il suo operato, non solo si dedicò alla comunità, ma cercò anche modi innovativi per valorizzare lo spazio religioso. La scoperta dell’arte contemporanea coincise con una visita a Villa Panza di Biumo, un prestigioso museo con una collezione di opere di Dan Flavin. Fu qui che Greco, supportato da parrocchiani come Laura e Gianni Rossi, ebbe il primo approccio all’arte del minimalismo, attirato in particolare dall’uso della luce.

La visita a Villa Panza non fu solo una semplice escursione; rappresentò un momento di apertura verso l’arte moderna e la creatività, elementi che avrebbero arricchito la vita della comunità parrocchiale. Greco, colpito dalla bellezza delle opere di Flavin, decise di contattarlo. Divenne così protagonista di un racconto che univa fede e arte contemporanea, l’arte pensata e creata proprio in risposta alle esigenze del foro spirituale. Una lettera scritta da Greco a Flavin chiese esplicitamente un intervento artistico. La risposta dell’artista, sebbene filtrata dalla gravità della malattia, usò la sua sensibilità per il design e la progettazione per creare un progetto che avrebbe dato vita alla chiesa.

L’installazione luminosa: un ultimo atto di creatività

Il progetto di Dan Flavin per la chiesa di Santa Maria Annunciata si sviluppò durante i suoi ultimi mesi di vita. Nonostante fosse debilitato da una grave malattia, Flavin dimostrò una dedizione ineccepibile, richiedendo fotografie, disegni e piante della chiesa per concepire l’opera. Il modello in scala che realizzò unì elementi architettonici esistenti con un sofisticato gioco di luci, creando un ambiente unico e suggestivo. Quando Flavin morì il 29 novembre 1996, il suo desiderio di vedere realizzato il progetto diventò l’eredità che lasciò alla parrocchia e alla comunità.

La Fondazione Prada, insieme alla Dia Art Foundation, si assunse la responsabilità di completare l’installazione di Flavin. Nel 1997, l’opera venne finalmente inaugurata nel primo anniversario della sua morte. La luce artificiale dei tubi di neon, così semplice eppure così profonda, trasformò la chiesa in un luogo di riflessione e contemplazione, dove la luce diventava il principale strumento di comunicazione.

L’eredità di Dan Flavin e la continua illuminazione di Santa Maria Annunciata

L’opera di Dan Flavin si distingue per la sua essenzialità; filari di tubi di neon azzurri e dorati si intrecciano con il design architettonico della chiesa, creando una sinergia tra spazio sacro e arte contemporanea. Quando il sole tramonta, la luce emessa dai neon rivela la magia del luogo, offrendo ai visitatori un’esperienza spirituale e visiva che va oltre il concetto tradizionale di bellezza. La chiesa di Santa Maria Annunciata è ora rinomata non solo come luogo di culto, ma anche come importante punto di riferimento nel panorama artistico contemporaneo.

C’è una bellezza intrinseca nell’eredità che Flavin ha lasciato nel quartiere di Stadera, dove la combinazione di luce e architettura crea un dialogo intenso tra il sacro e il profano. Questo spazio è diventato un simbolo di come l’arte possa intervenire nella vita quotidiana, portando un messaggio di speranza e rinnovamento alle comunità. Anche oggi, grazie all’opera di Flavin, l’attesa della sera diventa un momento di gioia, dove la luce continua a brillare per tutti coloro che si avvicinano a quest’angolo di Milano.

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