Il progetto di integrazione tra competenze tecnologiche e giuridiche nell’ambito della giustizia amministrativa segna un passo significativo verso l’innovazione. Sviluppato attraverso il Servizio per l’Informatica e inserito nella crisi del PNRR, il progetto promette di potenziare l’efficienza dei procedimenti amministrativi tramite una sofisticata piattaforma di business intelligence e intelligenza accelerata. Mantenendo il controllo esclusivo dell’attività decisionale da parte dei giudici, quest’iniziativa ha come obiettivo la digitalizzazione dei processi, promuovendo un miglioramento della qualità del servizio erogato nel settore.
Un progetto innovativo nel contesto della digitalizzazione
La digitalizzazione nella giustizia amministrativa in Italia ha fatto significativi passi avanti dal 2017, quando il processo amministrativo telematico è diventato operativo. Oltre alla digitalizzazione dei fascicoli, la Giustizia ha ora l’opportunità di integrare tecnologie di intelligenza artificiale nei suoi processi. Queste tecnologie vengono sviluppate con il supporto della Presidenza del Consiglio e il Dipartimento per la Trasformazione Digitale, evidenziando un forte impegno verso il miglioramento dell’efficienza burocratica e dell’accessibilità ai servizi giudiziari.
Il progetto si concretizza in una piattaforma di AI pensata per coadiuvare il lavoro dei giudici. Sebbene la tecnologia offrirà strumenti avanzati, l’attività di elaborazione resterà nelle mani dei giuristi, garantendo che il processo decisionale mantenga la sua integrità e controllo. Le informazioni dettagliate sulle metodologie e strategie di implementazione saranno presentate nel convegno “La giustizia moderna alla luce dei regolamenti adottati dall’Ue nel decennio digitale“, che si svolgerà a Capri.
L’importanza del controllo del giudice nel processo decisionale
Uno degli aspetti fondamentali del progetto è la salvaguardia del processo decisionale giudiziario. Come afferma Giulio Castriota Scanderbeg, Segretario Generale della Giustizia amministrativa, l’implementazione delle tecnologie di intelligenza artificiale deve mantenere un equilibrio tra innovazione e tradizione. L’obiettivo è costruire una Giustizia moderna che però non trascuri le storiche radici e caratteristiche della istituzione. Gli strumenti come sintesi di testi o chatbot potrebbero avere un ruolo futuro, ma non sono considerati elementi fondamentali per il successo di questo progetto.
La sinergia tra magistrati e specialisti della tecnologia risulta dunque cruciale per arrivare a soluzioni soddisfacenti, garantendo la massima qualità dei risultati e una trasparenza nei sistemi di intelligenza artificiale. La metodologia utilizzata per lo sviluppo del progetto è centrata su un confronto continuo tra tutte le parti coinvolte, assicurando così che il sistema sarà adattato in modo specifico alle esigenze della Giustizia amministrativa.
Futuro e sostenibilità della piattaforma di intelligenza artificiale
Domenico Franco Sivilli, Direttore Generale per le risorse Informatiche e la Statistica del Consiglio di Stato, fornisce ulteriori dettagli sui potenziali sviluppi della piattaforma di intelligenza artificiale. Questo sistema sarà integrato con il centro operativo della Giustizia amministrativa e si baserà su strumenti di sicurezza avanzati. L’enfasi sulla sostenibilità è uno dei punti chiave del progetto, in quanto le tecnologie utilizzate saranno basate su sistemi cloud, contribuendo così a una significativa riduzione dell’impatto ambientale e del consumo energetico all’interno del processo.
Grazie a questi sviluppi, è possibile prevedere un’accelerazione dei processi amministrativi, rendendo i servizi più agili e disponibili per i cittadini. Questo approccio innovativo potrebbe rappresentare un punto di svolta nella maniera in cui la giustizia amministrativa opera, combinando efficienza tecnologica e rigoroso controllo giuridico. La connessione tra le tecnologie moderne e il tradizionale sistema giuridico potrebbe portare vantaggi significativi per tutti gli attori coinvolti nel processo legale.