La Banca Centrale Cinese ha annunciato una serie di misure destinate a stimolare il mercato immobiliare, gravemente colpito dalla crisi economica. In particolare, viene richiesto alle banche commerciali di ridurre i tassi di interesse su tutti i prestiti immobiliari esistenti, una manovra pensata per alleviare il peso finanziario sulle famiglie e incentivare la ripresa della domanda nel settore.
La riduzione dei tassi di interesse sui mutui
La notte scorsa, la PBOC ha esortato tutte le banche commerciali a implementare una diminuzione di almeno 30 punti base rispetto al tasso di prestito primario entro il 31 ottobre. Questa riduzione si stima possa comportare un abbassamento medio dei tassi dei mutui esistenti di circa 50 punti base. Tale decisione rientra in un pacchetto più ampio di interventi volti a sostenere il mercato immobiliare, il quale ha registrato un significativo rallentamento, incidendo negativamente sulle finanze familiari e sull’intero panorama economico del paese.
Negli ultimi mesi, il settore immobiliare in Cina ha mostrato segni di grande vulnerabilità. La PBOC ha sottolineato che il meccanismo attuale di determinazione dei tassi di interesse presenta “alcuni difetti” che necessitano di interventi urgenti per ottimizzare la situazione. Le riduzioni dei tassi sui mutui rientrano quindi in un obiettivo più ampio di riallineamento del mercato, atteso da famiglie e investitori.
Politiche complementari nelle principali città
Oltre alle indicazioni fornite alle banche, anche diverse metropoli cinesi si stanno attivando per facilitare l’accesso al mercato immobiliare. La città di Guangzhou ha recentemente annunciato la revoca totale delle restrizioni sugli acquisti di case, permettendo così una maggiore libertà per gli acquirenti. Parallelamente, Shanghai e Shenzhen hanno comunicato un alleggerimento delle regole che limitano gli acquisti da parte di acquirenti non locali, accompagnato da una riduzione del tasso minimo di acconto fissato al 15% per i primi acquirenti.
Queste misure regionali sono abbinate alla riduzione dei tassi di interesse sui mutui, creando una rete di incentivi per favorire il rilancio del mercato immobiliare. Nel mese di agosto, si era registrato il calo più significativo dei prezzi delle case nuove nell’ultimo decennio, accrescendo l’urgenza delle recenti politiche. Allo stesso modo, le vendite nel segmento immobiliare hanno mostrato un crollo del 18% nei primi otto mesi del 2024, un dato allarmante che ha spinto le istituzioni a correre ai ripari.
Riflessioni sull’andamento dell’economia cinese
La Banca Centrale Cinese non ha solo formulato misure sui tassi dei mutui, ma ha anche prolungato le politiche di supporto ai prestiti per lo sviluppo immobiliare e per i prestiti fiduciari degli sviluppatori fino alla fine del 2026. Queste iniziative mirano a rispondere alla necessità di finanziamenti per garantire una maggiore stabilità nel settore edilizio, crucialmente legato alla crescita economica generale.
Con una domanda interna che mostra segni di debolezza, le decisioni della PBOC mirano a incoraggiare i consumi e a risollevare un mercato immobiliare che è stato un motore fondamentale per la crescita dell’economia cinese. Queste strategie non solo sono cruciali per i proprietari di case, ma rappresentano anche un tentativo più ampio di rivitalizzare la fiducia e stimolare l’attività economica in un contesto storicamente difficile.
Reazione dei mercati finanziari
Le reazioni sui mercati finanziari cinesi hanno evidenziato ottimismo in seguito all’annuncio della PBOC. Gli indici di Shanghai e Shenzhen hanno registrato nuovi massimi intraday, rispettivamente guadagnando il 5,70% e l’8,32%. Anche la Borsa di Hong Kong ha visto un aumento, con l’Hang Seng che è salito del 3,34%. Tali performance dei mercati finanziari indicano una risposta positiva da parte degli investitori alle recenti misure adottate dalle autorità monetarie, suggerendo una certa fiducia nel futuro del mercato immobiliare e nell’economia cinese complessivamente.
Le politiche della PBOC, combinate con le misure locali, rappresentano quindi un impegno concertato per affrontare le sfide economiche attuali, con la speranza che queste azioni possano portare a una ripresa sostenibile nel lungo termine.