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Italia espande gli orizzonti scientifici: accordi strategici con Uzbekistan e Kazakistan

Italia espande gli orizzonti scientifici: accordi strategici con Uzbekistan e Kazakistan - Bagolinoweb.it

L’Italia sta intensificando la sua cooperazione accademica e scientifica con due Paesi dell’Asia centrale, Uzbekistan e Kazakistan. La missione della ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, mira a potenziare le relazioni bilaterali nell’ambito dell’istruzione superiore, della ricerca e dell’innovazione. Questo approccio strategico non solo facilita la mobilità di studenti e ricercatori, ma promuove anche opportunità per il conseguimento di titoli accademici doppi e dottorati congiunti. Le tematiche oggetto della collaborazione spaziano dalla geologia alla climatologia, passando per biotecnologie, agritech e design industriale creativo.

Obiettivi della missione italiana

L’Italia si appresta a lanciare, entro un periodo di tre mesi, una serie di progetti di ricerca congiunti in Uzbekistan e Kazakistan. Durante la sua visita, Anna Maria Bernini ha messo in evidenza l’importanza strategica di queste nazioni, sottolineando come esse rappresentino un crocevia geopolitico fondamentale per il continente asiatico. “Uzbekistan e Kazakistan offrono ampie prospettive non solo nell’ambito della formazione superiore, ma anche in termini economico-commerciali e di risorse primarie,” ha dichiarato la ministra. Bernini ha avuto incontri significativi con i suoi omologhi: Kongratbay Sharipov, Ministro dell’Istruzione Superiore, delle Scienze e dell’Innovazione dell’Uzbekistan, e Sayasat Nurbek, Ministro della Scienza e dell’Educazione Superiore del Kazakistan. Questi incontri hanno messo in risalto le politiche ambiziose dei due Paesi nel campo dello sviluppo del capitale umano e la loro proattività nella cooperazione interuniversitaria, che include già l’iscrizione di centinaia di studenti presso università italiane.

La visita in Uzbekistan

La prima tappa del viaggio di Bernini ha avuto luogo in Uzbekistan, dove ha partecipato al Primo Forum dei Rettori, organizzato in collaborazione con la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane . Questo forum ha avuto una significativa valenza, culminando con la firma di 48 nuovi accordi tra 23 università italiane e atenei uzbeki. Tali intese pongono le basi per una cooperazione accademica che potrebbe risultare fruttuosa nel lungo periodo. Un ulteriore sviluppo significativo è stata la decisione di avviare una collaborazione con l’Elettra Sincrotrone di Trieste, un’istituzione di ricerca di rilevanza internazionale.

Durante la sua visita, Bernini ha anche avuto l’opportunità di esplorare il campus del Turin Polytechnic University di Tashkent, un edificio emblematico già attivo da 15 anni e oggetto di una visita ufficiale da parte del presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, nel novembre 2023. Questo luogo rappresenta un esempio concreto di come l’istruzione superiore italiana possa integrarsi e prosperare in contesti internazionali, contribuendo in modo significativo alla formazione di nuovi professionisti in vari ambiti del sapere.

Prospettive future

Guardando al futuro, l’Italia sembra investire fortemente in questo partenariato accademico e scientifico con Uzbekistan e Kazakistan, che potrebbe aprire nuove vie per la ricerca e la mobilità educativa. La ministra Bernini ha espresso un ottimismo ragionato sui progressi che questi accordi potrebbero apportare, non solo al panorama educativo, ma anche alla crescita economica e culturale di entrambe le sponde. Con un’impostazione strategica e proattiva, l’Italia punta a consolidare le proprie alleanze in una regione in rapida evoluzione, caratterizzata da opportunità e sfide uniche.

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