Un’inchiesta della Procura di Milano ha aperto un “procedimento di prevenzione” nei confronti dei club calcistici Inter e Milan. Questo provvedimento è nato in seguito a situazioni che coinvolgono minacce e pressioni da parte delle curve ultrà, in particolare un incontro con il calciatore Skriniar e i contatti con l’allenatore Simone Inzaghi. Richiedendo interventi organizzativi più stringenti, le squadre potrebbero affrontare rilevanti ripercussioni legali se non saranno implementate misure adeguate.
Dettagli sul procedimento di prevenzione
La Procura di Milano ha avviato ufficialmente un procedimento di prevenzione nei confronti delle due celebri società calcistiche. Al centro dell’indagine ci sono le relazioni tra i club e i gruppi ultras che, secondo gli inquirenti, potrebbero aver esercitato pressioni indebite. La situazione si è aggravata con episodi come l’incontro inquietante tra Skriniar e le figure di spicco delle curve, oltre ai contatti segnalati con l’allenatore, esemplificati da aggressivi messaggi vocali. Le autorità stanno cercando di valutare la gestione delle curve da parte delle due società; un’eventuale mancanza di misure preventive potrebbe indurli a considerare la messa in amministrazione giudiziaria.
Questo tipo di procedimento legale, contemplato dall’articolo 34 del decreto legislativo 159/2011, non implica stavolta sanzioni, bensì un monitoraggio di misure che possono ridurre il potenziale di infiltrazione criminale. Attraverso questo approccio, il magistrato mira a promuovere una sorta di cura per garantire che i club non siano coinvolti in attività illecite, pur non avendo contestazioni penali dirette a loro carico.
Rischi di commissariamento per Inter e Milan
L’accento messo sulla necessità di migliorare il controllo organizzativo è cruciale: senza adeguate misure di contenimento delle pressioni esercitate dagli ultras, le società potrebbero essere sottoposte a commissariamento. Attualmente, l’Inter sembra essere l’oggetto principale dell’attenzione investigativa, poiché la sua direzione sta cercando di mediare per il bene della squadra, ma questo potrebbe comportare il rischio di trascurare situazioni critiche. I magistrati si stanno concentrando sulla possibilità di un deterioramento della salute organizzativa e della capacità dei club di operare in modo autonomo.
Le curve rappresentano non solo una fonte di profitto tramite la gestione dei biglietti, ma alimentano anche una legittimazione sociale per le attività delle squadre. Se la situazione non sarà gestita adeguatamente, le società potrebbero trovarsi in un contesto molto complesso dove le responsabilità dirette e indirette iniziano a sovrapporsi, portando a osservazioni critiche da parte degli organi di controllo.
Posizione dei club: difesa e smentite
Nonostante l’apertura di questa indagine, sia l’Inter che il Milan non sono attualmente indagate per reati penali, non avendo legami diretti con le recenti operazioni di polizia che hanno colpito i capi delle curve. Tuttavia, l’ordinanza del giudice fa emergere il tema di una presunta sottovalutazione da parte del club riguardo alla gravità della situazione attuale, e la necessità di un’analisi più attenta delle dinamiche interne. In risposta a queste accuse, l’Inter ha presentato una memoria legale per affermare la propria innocenza, sostenendo di avere la situazione sotto controllo.
Questa difesa è fondamentale per il club, non solo per evitare eventuali misure drammatiche, ma anche per preservare l’immagine di efficienza e legalità che ogni grande società sportiva vuole mantenere. I successivi sviluppi della vicenda determineranno le implicazioni a lungo termine non solo per questi due storici club milanesi, ma anche per l’intero panorama calcistico italiano, dove le relazioni tra calcio, tifoserie e legalità sono sempre più sotto scrutinio.